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(AGENPARL) – gio 21 marzo 2024 LE IMPRESE PROMUOVONO L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE
«PER CRESCERE E INNOVARE RESPONSABILMENTE»
Sondaggio CAA/LEF tra gli Associati per esplorare ruolo e percezione dell’IA nel contesto aziendale | Il 74% degli intervistati dichiara di possedere una buona conoscenza della materia, il 60% di farne già utilizzo | Sì agli investimenti per il prossimo quinquennio (70%) | Il 58% crede che l’IA avrà un impatto significativo nel proprio settore, il 14% prevede una vera e propria rivoluzione.
Pordenone, 21 marzo 2024 – LEF, l’azienda digitale modello che da anni accompagna le imprese italiane nella fase di transizione e crescita, ha svolto in collaborazione con Confindustria Alto Adriatico un sondaggio finalizzato ad approfondire il grado di conoscenza dell’IA tra le imprese associate. «Uno studio particolarmente approfondito – spiega il Presidente di CAA e LEF, Michelangelo Agrusti – finalizzato ad analizzare in dettaglio il pensiero di imprenditori e manager per comprendere, dati alla mano, se l’IA è già utilizzata o meno e quanto le aziende siano realmente disposte a investire nel prossimo quinquennio». Alle domande ha risposto un campione di oltre 200 imprese (di cui 53% di piccole dimensioni, 30% medie, 17% grandi)
LA VISIONE DI INSIEME. Il 74% degli intervistati ritiene di possedere una buona conoscenza sull’IA (e, di questo, il 40% dice di averla approfondita); solo il 4% si è detto scarsamente informato, il 22% poco informato.
L’UTILIZZO DELL’IA. Il 60% delle imprese utilizza già l’IA in azienda (il 10% intensivamente), mentre la quota restante parla di ricorso “limitato” e/o “moderato”. Non utilizza l’intelligenza artificiale il 42% del campione. Ciò nonostante, c’è voglia di conquistare delle posizioni: alla domanda su quanto l’impresa sia interessata all’adozione di soluzioni IA, infatti, il 29% ha dichiarato di essere molto interessato, il 37% abbastanza interessato, il 25% moderatamente interessato mentre solo il 9% si è detto poco o per nulla interessato.
INVESTIMENTI IN IA CANTIERIZZATI. Risposte, quelle precedenti, che tengono conto della necessaria pianificazione di investimenti. Ebbene: il 70% delle imprese dichiara di voler investire in AI nel prossimo quinquennio. Più attendista il resto del campione.
L’IMPATTO DELL’IA NEL PROPRIO SETTORE DI BUSINESS. La consapevolezza all’investimento è guidata da una forte convinzione, ossia che l’IA rappresenti un elemento di profondo cambiamento in ciascun settore. Ben il 58% degli intervistati, infatti, crede che essa impatterà in modo significativo nella propria area di business mentre il 14% pensa che si tratterà di una vera e propria rivoluzione. Solo l’1% qualifica come trascurabili gli effetti dell’intelligenza artificiale nella propria organizzazione di lavoro; il 7% pensa infine che avrà un impatto minore.
IA GENERATIVA. Molto approfondita appare anche la familiarità con la IA Generativa, la branca specifica dell’intelligenza artificiale che si concentra sulla creazione di modelli capaci di generare nuovi dati o informazioni originali che sta rapidamente diventando una tecnologia chiave in vari settori, incluso l’intrattenimento, la creatività, la progettazione, la ricerca scientifica e molti altri. Oltre il 50% degli intervistati ha espresso familiarità e/o conoscenza specifica asserendo di possedere know-how appropriato. Il 33%, invece, ne ha scarsa familiarità mentre il 9% non ne ha mai sentito parlare.