
La giustizia rappresenta il fondamento di uno Stato democratico, essenziale per tutelare i diritti e la sicurezza dei cittadini. Tuttavia, quando emergono incertezze riguardo alle azioni di una corte o di un giudice, è compito delle istituzioni intervenire per garantire l’imparzialità e la correttezza del sistema giudiziario.
Recentemente, si è sollevata un’importante questione riguardante il Tribunale di Roma, in particolare la sua sezione delle esecuzioni immobiliari, che richiede un’attenta revisione da parte delle autorità competenti.
In un caso specifico, il Tribunale di Sora ha sospeso un’azione esecutiva a causa di gravi dubbi sulla titolarità del credito da parte della banca cessionaria. Questa decisione si basava sul principio che la prova della cessione del credito dovesse essere inequivocabile e non limitata alla semplice pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. Tuttavia, nonostante la giurisprudenza consolidata su questo punto, il Giudice dell’Esecuzione del Tribunale di Roma, nell’istanza Rg 48 del 2019, ha respinto un ricorso del debitore, sostenendo la preclusione dell’opposizione in base all’articolo 615 del codice di procedura civile.
Le divergenze interpretative e applicative delle norme procedurali sollevano dubbi sulla coerenza e l’equità delle decisioni prese dal Tribunale di Roma – esecuzioni immobiliari. La sospensione dell’azione esecutiva da parte di un altro tribunale su basi simili solleva interrogativi sul perché il Tribunale di Roma abbia optato per un approccio diverso, nonostante la giurisprudenza consolidata.
È urgente richiedere un’indagine accurata sull’operato del Tribunale di Roma esecuzioni immobiliari al fine di garantire che le decisioni giudiziarie siano basate sulla corretta interpretazione della legge e siano prese in modo imparziale e trasparente.
A tal fine, si chiede al Ministro della Giustizia di inviare ispettori ministeriali presso il Tribunale di Roma – sezione delle esecuzioni immobiliari – per condurre un’indagine approfondita sull’operato del Giudice dell’Esecuzione Rg 48 del 2019 e sulla conformità delle sue decisioni alla legge e alla giurisprudenza vigente.
L’invio degli ispettori ministeriali non solo garantirà la trasparenza e l’imparzialità del processo, ma invierà anche un chiaro segnale di vigilanza e controllo sulle istituzioni coinvolte nelle esecuzioni immobiliari, compresa l’AMCO, l’agenzia incaricata della gestione dei crediti deteriorati, che è stata coinvolta in questo caso.
Solo attraverso un’indagine approfondita e imparziale sarà possibile ripristinare la fiducia dei cittadini nel sistema giudiziario e assicurare che la giustizia sia veramente servita per tutti.