(AGENPARL) - Roma, 20 Marzo 2024(AGENPARL) – mer 20 marzo 2024 DIPARTIMENTO DELLA PUBBLICA SICUREZZA
D IREZIONE
CENTRALE DE LLA
P OLIZIA C RIMINALE
Servizio Analisi Criminale
ATTI INTIMIDATORI
NEI CONFRONTI DI GIORNALISTI
ANNO 2023
Roma, Febbraio 2024
Indice
INDICE
INDICE ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………. 2
PRINCIPALI ATTIVITÀ 2023 ……………………………………………………………………………………………………………………………………. 3
ABSTRACT ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………….. 5
ANNO 2023 ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………. 6
ANNO 2022 ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………… 7
MODUS OPERANDI ………………………………………………………………………………………………………………………………………………. 8
SOGGETTI PASSIVI DEGLI ATTI INTIMIDATORI – 2022/2023 ………………………………………………………………………………………. 10
GEOREFERENZIAZIONE DEGLI ATTI INTIMIDATORI – 2023 ………………………………………………………………………………………… 11
GEOREFERENZIAZIONE DEGLI ATTI INTIMIDATORI – 2022 ………………………………………………………………………………………… 13
GEOREFERENZIAZIONE – LIVELLO DI RISCHIO ANNI 2022/2023 …………………………………………………………………………………. 15
Principali attività 2023
PRINCIPALI ATTIVITÀ 2023
Il Centro di coordinamento delle attività di monitoraggio, analisi e scambio
permanente di informazioni sul fenomeno degli atti intimidatori nei confronti dei
giornalisti, presieduto dal Ministro dell’Interno, si è riunito il 6 aprile 2023. Durante
l’incontro è stata sviluppata un’accurata analisi del fenomeno, con particolare riferimento
all’andamento degli episodi registrati nell’anno precedente e sono state esaminate le
dinamiche che hanno caratterizzato i più recenti fatti di intimidazione e violenza. Hanno
partecipato al meeting il Sottosegretario per l’Interno Nicola Molteni, il Capo di Gabinetto
Maria Teresa Sempreviva, il Capo della Polizia-Direttore Generale della Pubblica Sicurezza
Lamberto Giannini, la Consigliera Segretaria del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei
Giornalisti Paola Spadari e il Presidente della Federazione Nazionale Stampa Italiana Vittorio
Di Trapani.
L’Organismo Permanente di Supporto al Centro di coordinamento delle attività di
monitoraggio, analisi e scambio permanente di informazioni sul fenomeno degli atti
intimidatori nei confronti dei giornalisti, presieduto dal Vice Direttore Generale della Pubblica
Sicurezza – Direttore Centrale della Polizia Criminale, si è riunito:
il 9 maggio 2023, presso la Prefettura di Milano. L’incontro è stato co-presieduto dal
prefetto di Milano Renato Saccone e dal Vice Direttore Generale della Pubblica
Sicurezza – Direttore Centrale della Polizia Criminale Vittorio Rizzi. Nel corso del
meeting, promosso per garantire vicinanza ai territori interessati dal fenomeno in
parola, è stata ascoltata la testimonianza dei giornalisti Paolo Berizzi e Nello Scavo
minacciati a causa del loro lavoro di operatori dell’informazione.
È stata ribadita l’importanza della condivisione tempestiva delle informazioni fra Forze
di polizia, necessaria per un’analisi sempre più puntuale e approfondita del fenomeno.
È stato, altresì, sottolineato che i giornalisti possono fare sicuro affidamento sulla
costante presenza delle Istituzioni.
il 4 ottobre 2023, presso la Direzione Centrale della Polizia Criminale. L’incontro
è stato presieduto dal Vice Direttore Generale della Pubblica Sicurezza – Direttore
Centrale della Polizia Criminale Prefetto Raffaele Grassi. All’incontro hanno
partecipato i giornalisti Mimmo Rubio e Marilena Natale, che hanno avuto modo di
testimoniare le proprie esperienze di operatori dell’informazione impegnati nel
denunciare con i loro articoli contesti di illegalità in alcune aree del nostro Paese.
La riunione ha offerto l’occasione per evidenziare che gli episodi intimidatori risultano
in decrescita e che permane la necessità di un attento monitoraggio al fine di assicurare
un’adeguata attività di prevenzione e contrasto di ogni forma di compressione del
diritto della libertà di stampa.
L’Organismo permanente di supporto ha espresso il focal point nazionale nell’ambito del
Progetto extrabilancio OSCE (Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa).
sulla sicurezza dei giornalisti avviato il 21 settembre 2022. L’iniziativa, sviluppatasi in una serie
Principali attività 2023
di incontri sia da remoto che nella sede OSCE di Vienna, è stata concepita per identificare e
raccogliere misure e buone pratiche, esistenti o pianificate, relative alla sicurezza dei
giornalisti in tutti i Paesi dell’OSCE, al fine della formulazione di raccomandazioni concrete.
L’insieme delle relazioni sulle best practice presentate dai Paesi aderenti all’OSCE è stato
compendiato in un Toolbox, presentato il 22 novembre a Vienna.
Il 6 ottobre 2023 è stata avviata a Riga (LV) la campagna del Consiglio d’Europa “Journalist
Matter”, volta a migliorare la sicurezza dei giornalisti, a proteggere la libertà dei media nonché
a sensibilizzare le comunità rispetto al ruolo di giornalisti nel mantenimento di una società
democratica e pluralista. Per l’Italia l’Organismo permanente di supporto partecipa in
rappresentanza del Ministero dell’Interno.
Abstract
ABSTRACT
Nel 20231 sono stati censiti 98 episodi intimidatori (-11,7% rispetto ai 111 episodi segnalati nel
2022), 12 dei quali riconducibili a contesti di criminalità organizzata (12,2%) e 40 a contesti
politico/sociali (40,8%).
Gli episodi consumati tramite i canali web sono stati 30 (corrispondenti al 30,6% del totale
degli eventi), pari al numero degli eventi registrati nel 2022 allorquando l’incidenza sul totale
era stata del 27%; i mezzi più utilizzati sono risultati il social network Facebook, con 13 episodi
e le e-mail con 8.
Le regioni che, nel periodo in esame, hanno fatto registrare il maggior numero di eventi sono
Lazio, Lombardia, Campania, Calabria e Sicilia, con 68 episodi complessivi, pari al 69,4%
del totale.
Quanto alle aree metropolitane, il maggior numero di episodi è stato segnalato con
riferimento a Roma (17 eventi intimidatori), seguita da Milano (15), Reggio Calabria (8) e
Napoli (6).
Per alcuni atti intimidatori non risulta che la vittima abbia presentato denuncia-querela.
Nel complesso, negli eventi rilevati nel 2023 appaiono coinvolti, in qualità di vittime, 92
professionisti dell’informazione, tra i quali 21 donne (22,8%) e 71 uomini (77,2%).
L’8% delle segnalazioni totali è relativo ad episodi intimidatori perpetrati nei confronti di sedi
giornalistiche o di troupe non meglio specificate.
Dati operativi
Abstract
ANNO 2023
Nel 2023 le Forze di polizia hanno segnalato 982 episodi intimidatori commessi nei confronti
di giornalisti (-11,7% rispetto al 2022 quando i casi registrati risultavano 111).
Gli atti consumati tramite canali web risultano 30 (pari al 30,6% del totale).
La matrice è riconducibile per:
? 12 episodi a contesti di Criminalità Organizzata (di cui 4 via web), pari al 12,2%;
? 40 casi a contesti Socio/Politici (di cui 15 via web), pari al 40,8%;
? 46 atti ad altri contesti (di cui 11 via web), pari al 46,9%.
Atti intimidatori nei confronti di
giornalisti anno 2023
…di cui tramite web
12 /12,2%
4 / 13,3%
46 /46,9%
11 / 36,7%
40 /40,8%
15 / 50,0%
Crim. Org.
Socio politici
Altri contesti
Atti intimidatori – anno 2023
Dati operativi.
Abstract
ANNO 2022
Nel 2022 le Forze di polizia hanno segnalato 1113 episodi intimidatori commessi nei confronti
di giornalisti. Si registra, pertanto, un decremento del 52% rispetto ai 232 eventi del 2021.
Gli atti consumati tramite il canale web risultano 30 (pari al 27% del totale).
La matrice è riconducibile per:
? 11 episodi a contesti di Criminalità Organizzata (di cui 4 via web), pari al 10%;
? 53 casi a contesti Socio/Politici (di cui 12 via web), pari al 48%;
? 47 atti ad altri contesti (di cui 14 via web), pari al 42%.
Atti intimidatori nei confronti di giornalisti anno
…di cui tramite web
4 / 13%
11 / 10%
47 / 42%
Crim. Org.
14 / 47%
53 / 48%
Socio politici
12 / 40%
Altri contesti
Atti intimidatori – anno 2022
Dati operativi
Modus operandi
MODUS OPERANDI
Nell’anno 20234 le minacce perpetrate tramite web si sono attestate come principale modus
operandi (30 episodi), pari al 30,6% del totale degli episodi. Il social network più utilizzato in
assoluto è risultato Facebook, con 13 eventi, seguito dagli illeciti a mezzo e-mail, con 8.
Nell’elenco che segue sono riportate le altre modalità di esecuzione, con relativo dato
numerico:
Aggressioni fisiche (19);
Minacce verbali (17);
Danneggiamenti (12);
Scritte ingiuriose e/o minacciose (9);
Missive (7);
Invio di oggetti/proiettili/parti di animali (4)
Modus operandi
Invio di oggetti 4
Whatsapp/Telegram 1
Missive 7
Scritte ingiuriose
e/o minacciose 9
Youtube 2
Twitter 2
Danneggiamenti 12
Instagram 4
Mail e/o altri
contenuti online 8
Minacce verbali 17
Aggressioni fisiche 19
Facebook 13
Social
network/web 30
Dati operativi
Modus operandi
Nel 20225 sono stati segnalati 30 episodi intimidatori perpetrati via web, pari al 27% del totale
degli eventi; i social network più utilizzati sono risultati Facebook (con 11 episodi) ed
Instagram (con 7).
Il modus operandi registrato negli altri casi è riportato di seguito:
minacce verbali (20);
aggressioni fisiche (20);
scritte ingiuriose/minacciose (16);
danneggiamenti (11);
invio di oggetti/proiettili (9);
missive minatorie (5).
Modus operandi
Missive 5
Invio di oggetti/proiettili/parti
di animali 9
Whatsapp/Telegram 1
Danneggiamenti 11
Twitter 3
Instagram 7
Scritte ingiuriose
e/o minacciose 16
Aggressioni fisiche 20
Mail e/o altri
contenuti online 8
Minacce verbali 20
Social network/web 30
Facebook 11
Dati operativi
Soggetti passivi degli atti intimidatori – 2022/2023
SOGGETTI PASSIVI DEGLI ATTI INTIMIDATORI – 2022/2023
Nel 2023 il 22,8% degli atti intimidatori diretti ai professionisti dell’informazione è stato
registrato nei confronti di giornaliste (21), mentre il 77,2% nei confronti di uomini (71). La
restante parte (8%) riguarda episodi censiti in riferimento a sedi o immobili appartenenti a
redazioni giornalistiche ovvero a troupe non meglio specificate.
Anno 2023
Nel 20226 il 15% dei 111 atti intimidatori segnalati è stato censito ai danni di sedi di redazioni
giornalistiche o altri immobili ovvero di troupe non meglio specificate. Il 92% del totale degli
eventi ha visto coinvolti, in qualità di vittime, 102 professionisti dell’informazione, di cui 28
donne (27%) e 74 uomini (73%).
Anno 2022
Dati operativi
Georeferenziazione degli atti intimidatori – 2023
GEOREFERENZIAZIONE DEGLI ATTI INTIMIDATORI – 2023
I 987 atti di intimidazione registrati nel corso del 2023 hanno interessato, complessivamente,
14 regioni. Nelle 5 regioni che hanno fatto registrare il maggior numero di eventi (Lazio,
Lombardia, Campania, Calabria e Sicilia) si sono verificati 68 episodi (pari al 69,4% del
totale degli atti intimidatori consumati nel periodo in riferimento).
Per la georeferenziazione dell’atto di intimidazione è stato preso in considerazione il luogo
dove lo stesso è avvenuto e/o quello in cui la parte lesa ha sporto denuncia-querela8.
In merito alla loro matrice, si può rilevare che i 68 atti di intimidazione consumati nelle 5
regioni richiamate sono riconducibili in 10 casi alla Criminalità Organizzata (pari all’83%
del totale della matrice di riferimento, sull’intero territorio nazionale), in 30 sono da attribuire
a questioni Socio/Politiche (pari al 75% del totale della matrice di riferimento) mentre in 28
risultano relativi ad altri contesti (pari al 61% del totale della matrice di riferimento).
Dati operativi
Relativamente alle minacce pervenute via web, è stata considerata la provincia in cui il giornalista ha presentato
denuncia.
Georeferenziazione degli atti intimidatori – 2023
La provincia che, nel 2023, ha fatto registrare il maggior numero di episodi è Roma, con 17
eventi, seguita da Milano (15), Reggio Calabria (8) e Napoli (6). Le province di Agrigento,
Cagliari e Torino hanno fatto registrare 4 episodi ciascuna, mentre in quelle di Bari, Latina
e Palermo ne sono stati rilevati 3.
PROVINCE CON
MAGGIOR NUMERO DI
EVENTI
Milano
Reggio C.
Napoli
Agrigento
Cagliari
Torino
Latina
Palermo
Georeferenziazione degli atti intimidatori – 2022
GEOREFERENZIAZIONE DEGLI ATTI INTIMIDATORI – 2022
I 1119 atti di intimidazione registrati nel 2022 hanno interessato, complessivamente, 16 regioni.
Nelle 5 regioni che hanno fatto registrare il maggior numero di eventi (Lazio, Lombardia,
Campania, Calabria e Sicilia) si sono verificati 76 episodi complessivi, pari al 68,5% del
totale.
Per la georeferenziazione dell’atto di intimidazione è stato preso in considerazione il luogo
dove lo stesso è avvenuto e/o quello in cui la parte lesa ha sporto denuncia-querela10.
In merito alla matrice degli atti di intimidazione consumati nelle 5 regioni richiamate, si può
rilevare che 10 casi sono riconducibili alla Criminalità Organizzata (pari al 91% del totale
della matrice di riferimento sull’intero territorio nazionale), 30 sono da attribuire a questioni
Socio/Politiche (pari al 57% del totale della matrice di riferimento) e 36 risultano relativi ad
altri contesti (pari al 77% del totale della matrice di riferimento).
Dati operativi
Relativamente alle minacce pervenute via web, è stata considerata la provincia in cui il giornalista ha presentato
denuncia.
Georeferenziazione degli atti intimidatori – 2022
Quanto alle aree metropolitane, nel 202211 il numero maggiore di episodi è stato registrato con
riferimento a Roma (22 eventi intimidatori), seguita da Milano (13), Napoli (7) e Bari (6),
seguite, con 3 eventi ciascuna, da Bologna, Palermo, Reggio Calabria e Torino.
PROVINCE CON MAGGIOR
NUMERO DI EVENTI
Milano
Napoli
Bologna
Palermo
Reggio C.
Torino
Dati operativi
Georeferenziazione – livello di rischio anni 2022/2023
GEOREFERENZIAZIONE – LIVELLO DI RISCHIO ANNI 2022/2023
Di seguito vengono georeferenziati, su base regionale, gli episodi che, nel 2023, hanno fatto
registrare un maggior rischio per l’incolumità del cronista:
AGGRESSIONE FISICA
LOMBARDIA
SICILIA
CAMPANIA CALABRIA
LAZIO
ABRUZZO
FRIULI
VENEZIA
GIULIA
PUGLIA
VENETO
PIEMONTE SARDEGNA
MINACCE VERBALI
CAMPANIA LOMBARDIA
PUGLIA
SICILIA
SARDEGNA
CALABRIA
EMILIA
ROMAGNA
FRIULI
VENEZIA
GIULIA
PIEMONTE
VENETO
DANNEGGIAMENTI
CALABRIA
LAZIO
PUGLIA
CAMPANIA
FRIULI VENEZIA
GIULIA
PIEMONTE
LOMBARDIA
Per quanto concerne le minacce “via web”, la distribuzione regionale risulta la seguente:
MINACCE TRAMITE WEB
LAZIO
LOMBARDIA
SICILIA
CAMPANIA
CALABRIA
EMILIA
ROMAGNA
SARDEGNA
TOSCANA
UMBRIA
PUGLIA
Georeferenziazione – livello di rischio anni 2022/2023
Con riferimento al 202212, la distribuzione regionale degli episodi che hanno fatto registrare
un maggior rischio per l’incolumità del cronista risulta la seguente:
AGGRESSIONE FISICA
LOMBARDIA CAMPANIA
CALABRIA
PUGLIA
SICILIA
ABRUZZO
BASILICATA
FRIULI
VENEZIA
GIULIA
LAZIO
TOSCANA
CALABRIA
PUGLIA
SICILIA
MINACCE VERBALI
CAMPANIA
LOMBARDIA
EMILIA
ROMAGNA
LAZIO
TOSCANA
VENETO
DANNEGGIAMENTI
LAZIO
SICILIA
CALABRIA
CAMPANIA
TOSCANA
ABRUZZO
Per quanto concerne le minacce tramite web, le risultanze sono le seguenti:
MINACCE TRAMITE WEB
LAZIO
LOMBARDIA CALABRIA CAMPANIA
EMILIA
ROMAGNA
FRIULI
VENEZIA
GIULIA
PUGLIA
SICILIA
TOSCANA
TRENTINO PIEMONTE
ALTO ADIGE
Dati operativi
