
(AGENPARL) – mar 19 marzo 2024 1. Il nome come diritto della personalità
2.
Ladri di biciclette, alla scoperta della memoria riluttante dell’Italia occupata.
1. Alla Settimana dell’Inclusione, il film “Nata per te”
Comunicati stampa / 19 marzo 2024
Il nome come diritto della personalità.
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Giovedì 21 marzo all’Università di Macerata una riflessione corale sui temi dell’identità e del riconoscimento, dalle vittime delle Fosse Ardeatine ai naufraghi senza volto del Mediterraneo.
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L’Università di Macerata, nella ricorrenza degli ottant’anni dall’eccidio delle Fosse Ardeatine (24 marzo) e in occasione della Giornata mondiale contro la discriminazione razziale (21 marzo), organizza la giornata di studio “Nomen omen. Il nome come diritto della personalità. Riflessioni sparse fra negazioni, riconoscimenti, mescolanze” che si terrà giovedì 21 marzo palle 9 nell’Aula Blu del Polo Didattico Pantaleoni in via della Pescheria Vecchia.
L’input muove dall’indagine medico-legale svolta da Attilio Ascarelli per l’identificazione delle vittime dell’eccidio delle Fosse Ardeatine, il 24 marzo 1944; dai 335 morti di quella tragica pagina della nostra storia ai migliaia di morti di oggi, a cui Cristina Cattaneo, medico e antropologa, prova a dare un nome: la mente corre subito ai naufraghi senza volto del Mediterraneo, parafrasando il titolo di un celebre libro della docente. E in questo percorso storico, giuridico e antropologico si colgono altre intersezioni, altri filoni di indagine, perché il tema del nome si presta a una lettura “a più voci” che tocca molte questioni sensibili che animano un acceso dibattito, a cui l’accademia contribuisce mettendo in gioco i suoi saperi: il tema dell’identità e del riconoscimento, quello della cultura e delle radici, dei legami sociali e familiari da tutelare e promuovere, delle differenze e dei razzismi, più in generale quello della dignità e dei diritti di cui ogni persona è portatrice.
L’iniziativa, che vede il contributo dell’Istituto storico di Macerata, dell’Anpi provinciale e del Comitato 3 ottobre ed è accreditata dall’Ordine degli avvocati di Macerata, è organizzata all’interno del ciclo di incontri “Identità/Meticciati” promosso dal Coordinamento nazionale delle Giornate di studio sul razzismo che riunisce gli Atenei di Salento, Modena e Reggio Emilia e Macerata.
“Sono passati ottant’anni da quel 24 marzo 1944 – dice Lina Caraceni, docente di diritto processuale penale e coordinatrice del convegno – e la storia non sembra averci insegnato molto. Ancora oggi facciamo fatica a comprendere che il nome è un diritto fondamentale, di tutti, perché attraverso il nome passa il riconoscimento della dignità di una persona. Purtroppo milioni di esseri umani anche oggi non sono che numeri, da aggiungere a qualche elenco o statistica a seconda della convenienza del momento, ma di cui poco o nulla ci interessano i volti, le storie, i vissuti. Al contrario, è nostra responsabilità come studiosi, contribuire a riaffermare la centralità dell’identità di ogni essere umano attraverso il nome. Del resto nomen omen, come dicevano i latini!”.
Ladri di biciclette, alla scoperta della memoria riluttante dell’Italia occupata.
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Giovedì 21 marzo alle 17 nella Sala Mostre dei Musei Civici di Palazzo Buonaccorsi la presentazione del libro di Gianni Scipione Rossi.
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