
(AGENPARL) – dom 17 marzo 2024 Tre bambini e la madre morta. Si rimane impressionati nella mia Bologna una
delle città più ricche d’Europa sentire che in una strada della nostra
città, che ha diversi primati in Italia, sono morti tre bambini e la madre
per il fumo provocato di notte da una stufetta elettrica, Conosco bene via
Bertocchi dove si è verificata la tragedia, è anche una strada decorosa,
ben servita. ma ovviamente anche qui si annidano forti povertà, perchè era
accesa la stufetta di notte, il riscaldamento funzionava o era spento per
l’impossibilità di pagare le bollette, gli impianti erano a norma, si
poteva affittare se non lo erano? La bella e giovane mamma rumena faceva le
pulizie e si era separata dal marito, anche se erano rimasti in buoni
rapporti. Ecco i drammi della solitudine. Ecco alcuni casi. Il 4 gennaio
muore anziano per asfissia in casa, sempre in provincia di Bologna il 6
gennaio muore un’ anziana bruciata per aver voluto accendere il camino con
l’alcol, Itala mazzetti aveva 87 anni, sempre il 6 gennaio a Paternò in
Sicilia una donna sola di 52 anni ha battuto la testa cadendo in casa,
sempre in Sicilia Antonino Facella muore per un incendio in casa, Giuliano
Lazzari aveva solo 56 anni, ma anche lui è morto intossicato dai fumi a
Trento. l’8 gennaio Rocco De Nuzzo muore fulminato sotto la doccia a Lecce,
a Imperia il giorno dopo una coppia muore intossicata dal monossido di
carbonio. Anche a Firenze un morto per il monossido di carbonio di una
stufetta il 15 gennaio, il 17 gennaio a Perugia, una donna prende fuoco si
era avvicinata troppo al camino, aveva 78 anni. Ana Maria Rodigrues
peruviana di 58 anni, stesso giorno a Trieste uno straniero muore bruciato
nell’appartamento il 24 gennaio. Il 28 gennaio a Bologna Roma e Novara
altri 3 infortuni domestici mortali, ustionato da un fornello, corto
circuito di un bollitore elettrico e esalazioni di una stufa. Ombretta
Castellani aveva solo 50 anni rimase travolta da un carico di legname di un
camion. Giovanni Crimi a Sassari è morto il 4 febbraio per un’ esplosione
di una bombola. Mi fermo qui ma la casistica e la registrazione di questi
morti è infinita: c’è chi si improvvisa antennista e cade dal tetto, chi
infila la testa in un tombino, chi si improvvisa imbianchino e cade dalla
scala, chi si mette a lavare i vetri delle finestre e cade sulle strade,
chi diventa montatore di tende e tapparelle e cade all’interno e
all’estero. chi si recide le arterie in garage con “frullini” di vario
genere, chi si mette a potare gli alberi del giardino e ne rimane
travolto, ecc… potrei continuare all’infinito. Insomma la casa è piena
di pericoli e mettersi a fare lavori che richiedono cautela è molto, molto
pericoloso. Nulla è cambiato da quando nel 198 dipinsi questo quadro sulla
solitudine