(AGENPARL) – mer 13 marzo 2024 FIRENZE – È stato presentato ieri a palazzo del Pegaso, in Regione Toscana,
a Firenze, il libro ‘La pasta fresca nella cultura alimentare toscana:
storia e saperi di un’arte antica’ scritto dallo storico Maurizio Tuliani.
Il libro, stampato da Confesercenti Toscana, è la pubblicazione della
ricerca voluta da Confesercenti Grosseto e Siena proprio per conoscere e
valorizzare la pasta fresca fatta in casa.
Il libro parte dai romani, e arriva ai giorni d’oggi. Ma è nel Medioevo che
la pasta fresca inizia a diventare un vero e proprio piatto, anche se
riservato alle tavole più ricche.
“La pasta fresca fa parte della nostra tradizione culinaria, si è radicata
già all’inizio del Medioevo, quando diventa un piatto vero e proprio, anche
grazie all’influenza araba”, spiega *Maurizio Tuliani*. Nei secoli, “i due
grandi poli furono Siena e Firenze, nel Trecento troviamo già nei documenti
la figura del lasagnaio”.
Confesercenti sta portando avanti un lavoro importante sulla pasta fresca,
in particolar modo su Grosseto per la creazione di un marchio Igp per il
tortello maremmano.
All’incontro per la presentazione del libro erano presenti il presidente
del Consiglio regionale Antonio Mazzeo, l’assessore regionale Leonardo
Marras e la consigliera regionale Donatella Spadi e Maila Bettaccini,
responsabile area turismo di Confesercenti Toscana.
“È bello raccontare questa storia in una pubblicazione – dice il
presidente *Antonio
Mazzeo* –, quando si scrive un libro si lascia un segno del nostro
passaggio e della nostra cultura. Ogni volta che si fa memoria si
costruisce un pezzo di futuro. Il modo di fare la pasta è cambiato molto
nel tempo. Ricordo che è in corso l’iter per ottenere il disciplinare Igp
(identificazione geografica protetta) anche per il tortello maremmano.
Cogliamo l’occasione per prendere l’impegno, anche come Consiglio
regionale, a sostenere questo iter. Ringrazio Confesercenti Toscana e
Confesercenti Grosseto per questa iniziativa”.
“Quella della pasta fresca è una bellissima storia. La Toscana in genere e
in particolare i territori grossetano e senese sono ricercati anche per i
loro prodotti enogastronomici: il picio senese e il tortello maremmano
vengono esportati in tutto il mondo. Bene ha fatto Confesercenti a
commissionare questo studio”, dichiara la consigliera* Donatella Spadi*.
“Oltre al percorso di ricerca e alla prospettiva del riconoscimento della
qualificazione di identificazione geografica protetta, c’è di mezzo anche
il fatto che la Toscana tutta cerca di promuoversi anche attraverso
l’enogastronomia”, ricorda l’assessore *Leonardo Marras*. “Vetrina Toscana
è il progetto che accompagna da oltre vent’anni la produzione turistica dal
punto di vista enogastronomico e incrocia ormai oltre duemila imprese, che
possono presentarsi con una carta d’identità chiara, autentica,
sostenibile”.
“Abbiamo sposato l’idea perché riteniamo che l’enogastronomia rappresenti
le peculiarità del territorio e abbiamo avviato un percorso formativo negli
anni scorsi per promuovere la pasta fresca. Questa pubblicazione
rappresenta per noi la conclusione di questo percorso”, conclude *Maila
Bettaccini*.
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