
(AGENPARL) – lun 11 marzo 2024 Il DG Marco Olivotto: «Integrare la sostenibilità nel business riduce i rischi associati a problemi ambientali, sociali e di governance e, conseguentemente, può includere rischi legali, reputazionali, operativi e finanziari» | Collaborazione con Schneider Electric e Intertek Italia | Il corso è già allineato con il nuovo documento sviluppato da UNI per definire le competenze delle figure professionali che operano nell’ambito della sostenibilità, oggi riconosciuto per accedere agli esami di certificazione
Pordenone, 11 marzo 2024 – Riduzione dei rischi, opportunità di mercato, efficienza operativa, innovazione, e compliance normativa: sono alcuni dei termini che legano la competitività d’impresa alla sostenibilità, una porzione di responsabilità sociale che le aziende devono assumersi per le proprie azioni sul fronte sociale, ambientale ed economico. La figura attorno alla quale ruota questo principio di nuova realtà è il Sustainability Manager che può aiutare a definire strategie e politiche per garantire che l’azienda agisca in modo etico e sostenibile.
Alla LEF, l’azienda digitale modello dove sono state sino a oggi formate 1.200 aziende, prende avvio domani, 12 marzo, un appuntamento formativo di grandissima importanza. Come conferma Marco Olivotto, Direttore generale dell’azienda fondata da Confindustria Alto Adriatico e McKinsey & Company, «integrare la sostenibilità nel business riduce i rischi associati a problemi ambientali, sociali e di governance e, conseguentemente, può includere rischi legali, reputazionali, operativi e finanziari». Ed è anche vero che, sul versante più squisitamente commerciale i consumatori siano sempre più sensibili alle pratiche sostenibili e preferiscano spesso prodotti o imprese in cui l’impegno verso l’ambiente e la società siano effettivamente inseriti nella policy aziendale. Non è tutto: «L’adozione di pratiche sostenibili, che richiede spesso innovazione in azienda, può portare a una maggiore efficienza operativa e a risparmi sui costi. Senza dimenticare che leggi e regolamenti in materia ambientale e sociale stanno diventando sempre più stringenti, perciò, un Sustainability Manager può garantire che l’azienda rispetti tutte le normative e gli standard pertinenti».
In questa direzione specifica LEF ha attivato una collaborazione con Schneider Electric e Intertek Italia – parte di Intertek Group, tra le aziende leader del settore qualità e sicurezza di prodotti, processi e sistemi con un organico di oltre 44.000 persone in 1.000 sedi in più di 100 paesi – secondo la quale, come spiega Franco Fontana, Business Assurance South Europe Service and Person Certification Manager, «il corso proposto da LEF è già allineato con il nuovo documento che Intertek ha sviluppato con UNI per definire le competenze delle figure professionali che operano nell’ambito della sostenibilità, oggi riconosciuto per accedere agli esami di certificazione. Il documento, noto come UNI Pdr 109, pubblicato tre anni fa, ha subito una revisione della Prassi di Rifermento che include aggiornamenti per incorporare le nuove norme sulla sostenibilità, come la CSRD (Corporate Sustainability Reporting Directive), la DNSH (Do No Significant Harm), la UNI Pdr 125 (Linee Guida per la Parità di Genere), e la PAS 24000 (Sistemi di Gestione Sociale), ed altre piccoli aggiustamenti che portano ad un livello sempre più attuale e rilevante il ruolo delle persone e dei professionisti che operano nell’ambito della sostenibilità». Intertek Italia è, ad oggi, ancora il primo ed unico Ente di certificazione accreditato Accredia ISO IEC 17024 per la UNI Pdr 109 per tutti i profili citati.
Massimo Boni