
(AGENPARL) – mer 06 marzo 2024 Concluso oggi il secondo anno di attività | Da marzo a maggio gli insegnanti della Scuola di Sicurezza incontreranno studenti e docenti delle superiori in tutto il FVG nell’ambito di un progetto in partnership con Regione e INAIL | Presto anche un incontro su lavoro nero e caporalato promosso da CCIAA di Pordenone – Udine su impulso di CAA
Pordenone, 6 marzo 2024 – Prosegue la campagna di presidio alla sicurezza sul lavoro promossa da Confindustria Alto Adriatico che questo pomeriggio, nella sede dell’Ente Scuola Maestranze Edili Prevenzione e Sicurezza di Pordenone (ESMEPS) ha promosso l’incontro conclusivo del secondo anno della Scuola della Sicurezza dedicato alla analisi delle tecnologie di più recente concezione applicabili per evitare la caduta dall’alto, una delle forme di infortunio maggiormente diffuse.
«Questa Scuola – ha detto il Presidente di CAA, Michelangelo Agrusti – è nata dopo la morte di Marco Celant, il trentottenne deceduto nel 2021 a causa di un infortunio in un’azienda metalmeccanica del Sanvitese. Quell’episodio ci colpii molto; tutte le morti sul lavoro colpiscono, sono tragedia e fallimento. Ci siamo interrogati su cosa, in quel caso, avremmo potuto o dovuto fare per scongiurare la tragedia. Ed abbiamo dato vita alla Scuola assieme agli altri partner. L’idea, o meglio, l’obiettivo è che questa piaga possa estinguersi ma sappiamo che la perfezione non esiste. Quindi, possiamo auspicare a una rapida riduzione del fenomeno avvalendoci da un lato della tecnologia e, dall’altro, della formazione permanente. Col prezioso aiuto dei responsabili della sicurezza affinché governino certi processi con intransigenza e degli imprenditori stessi, affinché comprendano con chiarezza il peso delle conseguenze di ciò che può avvenire dentro le aziende».
Il Presidente di CAA ha ricordato anche la Carta di Lorenzo sottolineando che l’Associazione è stata tra le prime a sottoscriverla facendola diventare il suo “undicesimo comandamento”. L’impegno, quindi, è massimo. «Però – ha ammonito Agrusti – esistono procedure di sicurezza dalle quali non ci si può sottrarre e chi lo fa deve essere sanzionato. Se vai a 180 all’ora per strada ti danno la multa». Il Presidente ha infine anticipato che la Camera di Commercio di Pordenone – Udine, su spinta di CAA, organizzerà nelle prossime settimane un incontro mirato alla prevenzione del lavoro nero e del caporalato: «Non sono cose che riguardano solo il Sud del Paese. I nostri imprenditori sono straordinariamente virtuosi ma non ci si può esimere dal ricordare che l’eccesso di domanda innescatasi ai tempi del bonus edilizio ha innescato arruolamenti di manodopera priva di formazione. Causando purtroppo un incremento degli incidenti sul lavoro».
Luca Spagnol, Presidente di ESMEPS ha spiegato che l’Ente punta molto sulla formazione sia dei dipendenti sia dei collaboratori aziendali. «Purtroppo, in Italia, il tasso dei controlli si intensifica dopo fatti tragici e in quelle specifiche circostanze si ricomincia a parlare di regole più ferree. Ma secondo noi la legislazione va bene com’è, va rispettata e fatta rispettare, serve fermezza per far fare il maggior numero di corsi e un aggiornamento costante. Perché – ha detto ancora – in un cantiere intervengono più ditte, dipendenti che provengono da altri Paesi dove forse la cultura per la sicurezza sul lavoro non è poi così matura. A noi, quindi, il compito di farla rispettare. Valutandola, proprio come ha detto Agrusti, non come un costo: la vita non ha prezzo. Bisogna investire».
COSA È STATO FATTO. La Scuola per la Sicurezza, al suo secondo anno di operatività, affianca l’attività dell’Organismo Paritetico Provinciale che, da una trentina di anni – è stato ricordato – provvede a garantire, una delle poche realtà esperienza in Italia, la formazione obbligatoria per i Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza. Quattro gli approfondimenti che hanno contraddistinto il secondo anno della Scuola: alla LEF (sul tema della valutazione del rischio da sovraccarico biomeccanico nell’era dell’industria 4.0), al Polo Tecnologico Alto Adriatico (dispositivo Sobereye per la prevenzione degli infortuni) e due in ASFO.
La Scuola entra nelle scuole. L’attività della Scuola, dopo alcune positive esperienze sperimentali avvenute nei mesi scorsi all’ITST J.F. Kennedy di Pordenone e all’ISIS Carniello di Brugnera, sarà dedicata proprio alla formazione degli studenti degli Istituti superiori. A partire da marzo e per i prossimi due mesi, infatti, come ha spiegato il Direttore operativo di CAA, Giuseppe Del Col, gli insegnati della Scuola saranno impegnati in una ventina di incontri in tutto il territorio regionale con studenti e docenti delle superiori per un approfondimento sui temi comportamentali collegati alla prevenzione infortuni nell’ambito di un progetto formativo in partnership con Regione e INAIL in cui è stata inserita la Carta di Lorenzo – così come descritto dagli stessi genitori in un incontro avvenuto nella sede cittadina della Camera di Commercio di Pordenone – Udine lo scorso maggio.
Massimo Boni