
(AGENPARL) – sab 02 marzo 2024 COMUNICATO STAMPA
Si è svolta questa mattina al PalaLissaro di Mestrino (Pd) la Cerimonia della “Giornata della Cittadinanza”.
Alla presenza del Vice Direttore Generale della Pubblica Sicurezza, Direttore Centrale della Polizia Criminale Prefetto Raffaele Grassi, del Questore della Provincia di Padova Marco Odorisio e del Sindaco di Mestrino Marco Agostini, è stata conferita la Cittadinanza Onoraria all’Assistente Capo della Polizia di Stato Maurizio Cesarotto, Medaglia d’Oro al Valor Civile.
Durante la cerimonia il vicecapo della Polizia Raffaele Grassi ha sottolineato come parlare di cittadinanza vuol dire tratteggiare un importante presupposto per l’affermazione della legalità. Iniziative come quella odierna, ha proseguito il prefetto Grassi, pongono il cittadino al centro del villaggio nella costruzione di una comunità collaborativa, solidale ed attiva. La consegna della cittadinanza a Maurizio Cesarotto, ha evidenziato il Vice Capo della Polizia, rende onore al gesto da lui compiuto, che riassume le più alte virtù umane: disciplina, coraggio, sprezzo del pericolo, dovere istituzionale. Questi comportamenti sono l’espressione di valori altissimi, che sono d’esempio per i giovani e per tutti i poliziotti.
Il 20 Aprile 1993 a Olmo di Creazzo (VI), Ennio e Massimo Rigato, Stefano Ghiro e Pasqualino Crosta, tutti vicini agli ambienti della Mala del Brenta, perpetrarono una rapina alla filiale locale della Banca Popolare di Vicenza. In quella circostanza i quattro malviventi, a bordo di una autovettura e di un autocarro, poi risultati rubati e con targhe false, arrivarono alla Banca Popolare Vicentina di Creazzo, sfondarono la vetrata con l’autocarro ed entrarono armati di revolver e fucile mitragliatore. Di lì a pochissimo giunse sul luogo della rapina la “Volante Uno” della Questura di Vicenza con a bordo l’Assistente Capo Giuseppe Giudice, l’Agente Scelto Loris Giazzon e l’Assistente Maurizio Cesarotto. Durante l’intervento si sviluppò un conflitto a fuoco quando i malviventi cercarono di fuggire prendendo in ostaggio il direttore della filiale ed un cliente.
L’allora ventottenne Loris Giazzon, fu brutalmente ucciso a colpi di Kalashnikov, lasciando la moglie e un figlio di soli due anni, mentre il collega Maurizio Cesarotto venne ferito gravemente, rimanendo in sedia a rotelle. Solo Giuseppe Giudice riuscì a salvarsi dai colpi sparati dai banditi.
Maurizio Cesarotto era padre da soli dodici giorni. Gli assassini riuscirono a scappare e vennero arrestati alcuni anni dopo il delitto.
Nel 1993 l’allora Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro conferì a Loris Giazzon, Giuseppe Giudice e Maurizio Cesarotto la medaglia d’oro al valor civile.
Padova, 02 marzo 2024