
(AGENPARL) – gio 29 febbraio 2024 Gentile collega,
ti segnaliamo la notizia appena pubblicata su Media Inaf riguardante il
lavoro di un team coordinato da Anna Fabiola Marino dell’Inaf che, grazie
al James Webb Space Telescope, ha osservato per la prima volta le stelle
più piccole in un ammasso globulare, spingendosi addirittura agli oggetti
che non sono stati in grado di attivare le reazioni nucleari, che
definiscono chiaramente la sequenza delle nane brune:
Nell’occhio di Webb, le minuscole stelle del Tucano
Di seguito riportiamo il testo integrale della news:
È LA PRIMA CHIARA OSSERVAZIONE DI NANE BRUNE IN AMMASSI GLOBULARI
Nell’occhio di Webb, le minuscole stelle del Tucano
Analizzando dati ottenuti al James Webb Space Telescope, un team coordinato
da Anna Fabiola Marino dell’Inaf ha osservato per la prima volta le stelle
più piccole in un ammasso globulare, spingendosi addirittura agli oggetti
che non sono stati in grado di attivare le reazioni nucleari, che
definiscono chiaramente la sequenza delle nane brune. Lo studio su The
Astrophysical Journal
Redazione Media Inaf
29/02/2024
Emanuele Dondoglio e Anna Fabiola Marino, entrambi dell’Inaf, indicano due
nane brune all’interno del campo di vista osservato da Jwst. Crediti:
Antonino Milone/Univ. Padova
Gli ammassi globulari sono
tra gli oggetti piu? affascinanti del cielo notturno e sono utilizzati
dagli astronomi come laboratori per gli studi sull’evoluzione stellare.
Nonostante la maggior parte delle stelle che li costituiscono siano deboli,
i limiti imposti dalla strumentazione disponibile hanno a lungo confinato
l’osservazione di questi oggetti a una porzione di massa relativamente
piccola. Quindi, quello che sappiamo di questi antichi aggregati stellari
costituisce *de facto* solo la punta dell’iceberg.
Come questi oggetti si siano formati agli albori dell’universo, quanto
massicci fossero in origine, come abbiano formato popolazioni stellari
diverse in composizione chimica, quali siano le proprieta? delle stelle di
massa piu? piccola e delle stelle “mancate” – cioe? le nane brune – che non
hanno acceso le reazioni nucleari, costituiscono tutte questioni irrisolte.
Con l’avvento del James Webb Space Telescope (Jwst
), lanciato con successo alla fine del
2021, le stelle meno luminose mai osservate in un ammasso globulare sono
state finalmente rilevate dalle spettacolari immagini ottenute per 47
Tucanae . I risultati sono
riportati in uno studio a guida Inaf in
uscita su *The Astrophysical Journal.*
«Queste immagini incredibilmente profonde», dice *Antonino Milone*
dell’Universita?
di Padova, fra i coautori dello studio, «hanno rivelato le proprieta? delle
stelle di piccolissima massa, mostrando per la prima volta la sequenza
delle nane brune: una scoperta di inestimabile valore per i modelli di
evoluzione stellare e per l’analisi delle proprieta? che marcano il
“confine” tra le stelle e le nane brune».
Nel pannello a sinistra, immagine di una porzione del campo di vista
osservato dal Jwst. I pannelli a destra mostrano immagini monocromatiche
nel vicino e lontano infrarosso per la regione indicata dal riquadro in
giallo nel pannello di sinistra. I cerchi blu e rosso indicano due nane
brune. Crediti: A. F. Marino et al. ApJ, 2024