(AGENPARL) - Roma, 26 Febbraio 2024(AGENPARL) – lun 26 febbraio 2024 comunicato stampa, lunedì 26 febbraio 2024
Manfredonia, “NO all’autonomia differenziata”
Martedì 27 febbraio, alle ore 18, incontro pubblico nelle Ex Fabbriche San Francesco
Cgil, Uil, Acli, Anpi e Arci insieme per contrastare il progetto di dividere l’Italia tra ricchi e poveri
MANFREDONIA – “Contro una autonomia regionale differenziata che spacca il paese”. È
questo il tema dell’incontro che si svolgerà a Manfredonia martedì 27 febbraio, alle ore 18, nelle
ex Fabbriche San Francesco, in via San Francesco. All’iniziativa saranno rappresentate Cgil
Foggia, Uil Foggia, Acli, ANPI Comitato Provinciale di Foggia, Arci Foggia. L’incontro pubblico sarà
presieduto da Cecilia Simone, segretaria sezione ANPI di Manfredonia. Interverranno Gianni
Palma, segretario generale CGIL Foggia, e Domenico Rizzi, presidente provinciale ARCI Foggia.
Le conclusioni saranno affidate al magistrato e docente universitario Nicola Colaianni.
Il progetto di autonomia differenziata del Ministro Calderoli prevede che alcune Regioni possano
richiedere più autonomia e più poteri, rispetto alle altre, su tanti argomenti centrali per la vita dei
cittadini, fra cui la sanità, la scuola, l’ambiente, l’energia, il commercio con l’estero, la ricerca
scientifica. Così avremmo un Paese arlecchino, con diritti dei cittadini e prestazioni diverse dei
servizi a seconda delle regioni. Aumenterebbero le diseguaglianze, il Paese si frantumerebbe e
crescerebbe l’impoverimento delle regioni più deboli. Occorre invece un altro regionalismo:
solidale, non competitivo, rispettoso della natura una e indivisibile della Repubblica.
Il disegno di legge Calderoli definisce le procedure per l’attuazione delle richieste di autonomia
delle Regioni, procedure che non prevedono un intervento di merito del Parlamento, le cui
commissioni possono solo esprimere un atto di indirizzo. Le Camere approvano o respingono la
legge di recepimento dell’intesa avvenuta tra lo Stato e la Regione interessata, senza poter
intervenire nel merito dell’accordo: materie rilevanti per la vita dei cittadini vengono sottratte al
controllo di chi li rappresenta. Il disegno di legge inoltre stabilisce che tali intese possono essere
attuate solo dopo la definizione dei Livelli essenziali delle prestazioni (LEP) da garantire a tutti i
cittadini e il cui finanziamento va concordato da una apposita commissione paritetica Stato-
Regione. Prevede pero? che dalle intese non debbano derivare nuovi o maggiori oneri per la
finanza pubblica. Già oggi esistono grandi differenze di spesa pubblica tra Nord e Sud del Paese,
a discapito del Sud, ed è evidente che, senza investimenti economici, nelle regioni più
svantaggiate non ci sarà nessuna possibilità di colmare le diseguaglianze sociali e territoriali, che
anzi tenderanno ad aumentare.
