
(AGENPARL) – lun 26 febbraio 2024 MOLTO PIÙ
DI UN NEGOZIO
Le attività commerciali di
Bari fanno crescere la città
MOLTO PIÙ
DI UN NEGOZIO
Le attività commerciali di
Bari fanno crescere la città
UNO STUDIO SUL
COMMERCIO LOCALE
E LE MISURE PER IL
SUO SOSTEGNO DEL
COMUNE DI BARI.
‘MOLTO PIÙ DI UN NEGOZIO’ È UN PROGETTO
DEL DISTRETTO METROPOLITANO DEL COMMERCIO
DI BARI NELL’AMBITO DI D_BARI 2022-2024, IL
PROGRAMMA PER IL SOSTEGNO ALL’ECONOMIA
DI PROSSIMITÀ DELLA CITTÀ DI BARI.
‘Molto più di un negozio’ è cofinanziato dalla
Regione Puglia ai sensi del R.R. 15/2011 per la
costituzione dei Distretti Urbani del Commercio
Per ulteriori informazioni
Sito web: dbari.it
d_Bari 2022-2024 Programma per il sostegno
all’economia di prossimità della città di Bari è realizzato
con il contributo di:
Antonio Decaro, Sindaco di Bari
Carla Palone, Assessore alla Città Produttiva e Presidente
del Distretto Metropolitano del Commercio di Bari
Eugenio Di Sciascio, Vice Sindaco e Assessore alle Politiche
per il Lavoro
Vito D’Ingeo, Presidente ConfCommercio Bari e VicePresidente del Distretto Metropolitano del Commercio
Raffaella Altamura, Presidente ConfEsercenti Bari e Membro
del Direttivo del Distretto Metropolitano del Commercio
Marisa Lupelli, Dirigente Ripartizione Programmazione,
Innovazione e Comunicazione del Comune di Bari
Michele Cassano, Dirigente Settore Polizia Annonaria,
Ecologia e Attività Produttive del Comune d Bari
Gigi Ranieri, Staff del Sindaco Programmazione e Bilancio
Roberto Covolo, Staff del Sindaco Economia Urbana e nuove
iniziative imprenditoriali
Mina Bonante, Funzionario PoEQ Responsabile dell’Ufficio
Politiche del Lavoro e Innovazione Urbana
Franco Lacarra, responsabile Porta Futuro fino al 2021
Viviana Lazzo, Funzionario Staff Autorità Urbana e PoEQ
Programmazione e Monitoraggio PON Metro Asse 3, 4, 7
Fabrizio Gentile, Sociologo e funzionario tecnico
Domenico Scarpelli, Architetto e funzionario tecnico
Silvana Serini, Funzionario Assistente Sociale
Fernando Fabio Gala, Funzionario amministrativo
Emanuela Muolo, Istruttore Amministrativo
Jennifer Maria Loconte, Istruttore Amministrativo
Paola Terrone, Istruttore Amministrativo
Salvatore Liddo, Istruttore Amministrativo
Vito Introna, Istruttore Amministrativo
Lucia Rizzo, Istruttore Amministrativo
Nicoletta Anello, Segreteria Assessorato alla Città Produttiva
Stefano De Matteis e Antonella Rotolo, DDR Consulting
Francesco Valenzano e Roberta Troiano, POOYA
Luca Langella, Assistenza tecnica
Leo Volpicella, Direttore ConfCommercio Bari-Bat
Raphael Aboav, Consulente Distretto Metropolitano
del Commercio
Pantaleo Carriera – Presidente CAT Confcommercio Bari
Salvatore Sanghez – Direttore CAT Confesercenti Puglia
Progetto curato da FROM
Davide Agazzi, Stefano Daelli,
Laura Magnani, Tommaso Tresso
Marianna Ginosa, Funzionario ARPAL già funzionario
tecnico del Comune di Bari
Vito Carrassi e tutti gli operatori di Bari Multiservizi del desk
Gli operatori e le operatrici di Porta Futuro
Calù
Illustrazioni a cura di Giulia Bertuzzo
e di tutti i commercianti e le commercianti che hanno avuto
fiducia in noi.
Un ringraziamento speciale a Guido Caselli dell’Ufficio
Studi Unioncamere Emilia-Romagna per aver condiviso
dati e rielaborazioni ottenuti tramite il sistema Pablo.
Un ringraziamento a tutte le testate giornalistiche e televisive
che hanno seguito le attività del programma d_Bari.
Un grazie particolare a Rita Schena de La Gazzetta del
Mezzogiorno per aver raccontato con passione le storie dei
commercianti di Un negozio non è solo un negozio.
Per ulteriori informazioni:
ucer.camcom.it/chi-siamo/nuovi-servizi-unioncamere/pablo
INDICE
PREFAZIONI E INTRODUZIONI
1 – IL COMMERCIO URBANO
2 – I TREND DEL COMMERCIO DI PROSSIMITÀ
3 – BARI E LA SUA STORIA: IL FILO ROSSO DEL
COMMERCIO CHE UNISCE PASSATO E FUTURO
4 – D_BARI E IL PERCORSO DI
CRESCITA DEL COMMERCIO CITTADINO
Le realtà e i progetti protagonisti della prima
edizione di ‘Un negozio non è solo un negozio’
5 – UN NEGOZIO A PROVA DI FUTURO
Il Manifesto di d_Bari
d_Bari e la Rinascita
della città e del commercio
Prefazione a cura di
ANTONIO DECARO
Sindaco di Bari
Il Commercio è per Bari anima, sviluppo, identità. È un intreccio di storie
sedimentate tra le strade, negli angoli e nelle case dei commercianti baresi
che negli anni sono state botteghe che hanno accompagnato le vicende
della nostra città.
Il commercio è per Bari una vocazione, accompagnata da quello spirito
levantino che nei secoli ha ispirato la crescita della città di Bari rendendola
punto di riferimento nella provincia, nella Regione e nel sud Italia.
Tanti sono stati i momenti belli e altri ancora meno belli. Tra questi certamente
quello più difficile è stato il 2020, quando tutti noi abbiamo dovuto far fronte
alle restrizioni dovute all’avvento della pandemia da Covid 19.
Una tragedia di portata mondiale che ha rimesso in discussione tutto
quello che avevamo costruito fino ad allora. Abbiamo avuto paura che nulla
sarebbe stato mai più come prima. E per i commercianti baresi costretti
a spegnere le luci delle loro vetrine sono stati momenti terribili, di grande
incertezza e sconforto.
Sembrava in quel momento drammatico che tutti i nostri sforzi per rendere
Bari una città viva e attrattiva si stessero rivelando vani. Chiesi ai miei
concittadini cittadini e ai commercianti baresi di tenere duro, e promisi loro
che avremmo recuperato tutto quello che avevamo realizzato insieme negli
anni precedenti.
Il programma d_Bari 2022-2024 per sostenere l’economia di prossimità della
nostra città nasce in quel momento. Abbiamo voluto mettere in campo
un impegno straordinario – probabilmente il più importante mai realizzato
da una città italiana in termini di risorse investite – per sostenere la scena
commerciale barese ed accompagnarla al cambiamento e alla crescita.
Con le misure del programma d_Bari abbiamo dato l’opportunità a
centinaia di commercianti di investire sulle proprie attività per aff rontare le
sfide dei nuovi stili di consumo, adeguarsi alle mutate modalità di acquisto,
affrontare le sfide della transizione digitale, migliorare la sicurezza dei
propri negozi. Il commercio a Bari è sempre stato un’opportunità, una
ventata di futuro e di bellezza. E noi, a questa possibilità abbiamo sempre
creduto e abbiamo cercato di dare il nostro contributo per rinvigorire e dare
nuova linfa a questa anima considerando ogni commerciante della città, dal
centro alla periferia, una risorsa per tutta la comunità. A ciascuno di loro va il
mio ringraziamento per ciò che fanno per la nostra città.
Bari laboratorio di
innovazione: un modo nuovo
per affrontare le sfide del
commercio di prossimità
Prefazione a cura di
CARLA PALONE
Assessore alla città produttiva
Il commercio al dettaglio sta attraversando un periodo critico che necessita
di una riflessione approfondita. La concorrenza generata dall’e-commerce
e dalle grandi catene di distribuzione, unita alle restrizioni dovute alla
pandemia e ai cambiamenti negli stili di vita, ci spinge a esplorare nuovi
percorsi per tutelare e potenziare il commercio di prossimità.
Ma perché dovremmo concentrarci proprio sulle attività commerciali locali?
Perché, per parafrasare il titolo di questo studio, sono ben più che semplici
punti vendita, fungendo da centri di socializzazione e interazione, dove si
incontrano le esigenze dei cittadini e si valorizzano le risorse del territorio.
Contribuiscono alla creazione di posti di lavoro di qualità e abbelliscono i
centri storici, i quartieri e le strade, giocando un ruolo cruciale nel rendere le
città luoghi vivibili, stimolanti e accoglienti.
A Bari, il commercio rappresenta non solo un settore economico, ma
l’essenza stessa dell’identità cittadina. È imensabile disgiungere Bari dal
suo tessuto commerciale. Per rilanciare questo complesso ecosistema di
imprenditori, imprese e professionisti è necessaria una strategia robusta e
coordinata. In quest’ottica, il Comune di Bari, insieme a ConfCommercio BariBat e ConfEsercenti Puglia, ha istituito il Distretto Urbano del Commercio.
Questa iniziativa ha lo scopo di attuare programmi di incentivo e supporto,
quali “Un negozio non è solo un negozio”, “Impresa Prossima”, “Bari Artigiana”
e la “Scuola barese di commercio”, che stanno contribuendo a sbloccare
significative risorse economiche, a diffondere conoscenze e a costruire nuove
reti imprenditoriali, vitali per l’economia e il benessere della città.
Il futuro del commercio a Bari, come altrove, si giocherà sulla capacità dei
negozi di adattarsi e innovarsi, mantenendo al contempo un saldo legame
con la propria identità culturale e comunitaria. Da parte nostra, come
Amministrazione cittadina, abbiamo deciso di puntare sulle persone, sulla
loro capacità di rinnovarsi, di promuovere il progresso e di supportare il
settore, preservandone storia e cultura, per garantire al commercio locale e
alla città un futuro florido.
L’Anima
Commerciale
di Bari:
Sfide e Rinascite
Prefazione a cura di
STAFF D_Bari
Nei nostri ricordi di bambini siamo mano nella mano con le nostre madri
a fare compere per le vie dello shopping di Bari; un paio di volte l’anno
raggiungevamo il centro cittadino per trovare il vestito giusto per una
ricorrenza o le scarpe di tutti i giorni prima dell’inizio della scuola.
Da ragazzi, le scorribande in città con gli amici, in cerca di librerie, da quelle
fornitissime dai marchi evocativi a quelle piccole e indipendenti, dei primi
store vintage, dei negozi di dischi. Il commercio al dettaglio di Bari, con la
sua sequenza luminosa di negozi, vetrine, pubblici esercizi, è stato per una
lunga stagione attrattivo e vitale, capace di innovazione nella proposta.
Nel corso degli ultimi venti anni lo scenario è progressivamente cambiato,
f ino a mutare radicalmente nella sua composizione.
Stretta tra le dinamiche della grande distribuzione organizzata, della
diffusione dei centri commerciali e del boom dell’e-commerce, la piccola
economia urbana è oggi di f ronte ad una crisi ‘di sistema’ che impone
un ripensamento complessivo sul ruolo e l’offerta degli esercizi di
vicinato. Confermando un trend comune a tutti i Comuni capoluogo di
provincia italiani, anche a Bari si abbassano le saracinesche dei negozi,
specie quelli di vendita al dettaglio di beni ‘tradizionali’ non alimentari
(abbigliamento, arredamento, ecc.). Tale tendenza è solo parzialmente
contrastata dal segno positivo registrato da oltre un decennio dai pubblici
esercizi (bar, ristoranti) e dalle attività di alloggio, per i cambiamenti
negli stili di consumo ed alla ormai consolidata identità turistica della
città. La pandemia, inf ine, ha sottoposto ad un’ulteriore dura prova le
attività commerciali per i lunghi periodi di attività bloccata o ridotta, i
cambiamenti nei comportamenti sociali e d’acquisto, l’incremento di costi,
le giacenze invendute, le diff icoltà di accesso al credito.
La strategia di uscita dalla crisi non può limitarsi a contenere o ristorare, ma
deve puntare su fattori di discontinuità ed innovazione per accompagnare
gli esercizi commerciali a costruirsi un nuovo ruolo in città.
Nel prossimo futuro, quello che vedremo rigenerarsi sarà un commercio
profondamente cambiato per trovare soluzioni ed equilibri nuovi anche in
seguito alla variazione della domanda: un commercio capace di cogliere le
opportunità della digitalizzazione e di utilizzare tutte le leve del marketing
contemporaneo, di orientarsi rispetto alle nuove scelte di consumo della
clientela, di off rire nuovi servizi al cliente, di off rire esperienze legate
all’unicità del prodotto e del servizio, di costruire un ruolo nel contesto
dei quartieri, di garantire più funzioni e servizi al suo interno, di assicurare
accessibilità e sicurezza. I primi segnali di questo nuovo scenario sono
già visibili, spesso legati ad una nuova generazione di negozianti che
sta prendendo piede e chiede ascolto, condivisione delle strategie,
protagonismo. Muove in questa direzione, per esempio, il bando ‘Un
negozio non è solo un negozio’.
L’idea è semplice: il Comune di Bari f inanzia i commercianti nello sviluppo
di progetti di investimento, verso l’innovazione, la diversif icazione, la
sostenibilità, l’accessibilità, la sicurezza, la qualità urbana.
In cambio, chiede loro di impegnarsi a promuovere iniziative, eventi e
servizi per migliorare la città e contribuire al progresso della comunità
locale. Per il Comune di Bari, i negozi della città non sono solo
l’inf rastruttura di vendita più ‘prossima’ ai consumatori, e quindi un servizio
fondamentale per i cittadini, un richiamo per i visitatori, un l’elemento
chiave per la qualità della vita nei quartieri, ma anche una rete vitale di
luoghi capace di aff iancare alle tradizionali funzioni di compravendita di
beni e servizi, compiti sociali e culturali.
Il f ilosofo libanese Taleb sostiene che ‘‘il commercio è la porta della
tolleranza’ sottolineando il ruolo storico e antropologico dei traff ici per la
costruzione di f iducia, relazioni e reciprocità.
A Bari il tempo è maturo perché la comunità dei commercianti sia
protagonista di una nuova stagione di innovazione, sperimentazione e
proposta per tornare a dire con parole nuove che, sì, il commercio è ancora
l’anima della città.
Molto più di un
negozio: come è nato
questo progetto
Prefazione a cura di
STEFANO DAELLI
E LAURA MAGNANI
“Cosa è oggi un negozio? E come se ne crea uno di successo quando il
mondo sembra andare in tutt’altra direzione? Perché amministratori,
progettisti e cittadini dovrebbero interessarsi di un argomento
apparentemente così ordinario? E cosa ha da insegnarci in questo senso
Bari? Cosa ha di speciale e sta facendo di diverso Bari tra tutte le città
piccole e grandi italiane che vale la pena osservare con cura?
Queste sono solo due delle domande da cui siamo partiti quando il Comune
di Bari e il Distretto Urbano del Commercio hanno chiesto a FROM un
supporto nell’organizzare il percorso della ‘Scuola barese di commercio’ e
nell’analizzare e raccontare le iniziative messe in campo dal 2022 a sostegno
delle attività economiche di prossimità. Nasce così ‘Molto più di un negozio’:
il report sul commercio di prossimità che analizza la scena barese in
relazione a quella nazionale e internazionale.
Nell’esplorazione di questo settore, il nostro lavoro si è focalizzato su
tre aspetti. Innanzitutto restituire una fotografia di come il commercio
di prossimità sta cambiando, soprattutto in relazione alla sua funzione
trasformatrice delle città e perché dovrebbe interessare non solo i ricercatori
economici ma chiunque si interessi della qualità delle città in cui abitiamo.
In secondo luogo abbiamo ripercorso e analizzato la strategia e le misure
messe in campo dal Comune di Bari per il rilancio del suo commercio e
tessuto imprenditoriale, inquadrandolo nella più ampia storia ed evoluzione
di questo settore con la città, di cui è uno degli elementi identitari.
Studiando le attività commerciali che sono state sostenute da queste
misure, abbiamo infine potuto non solo ricostruire la “nuova scena”
barese del commercio, ma anche capire quali sono le caratteristiche che
rendono unica l’interpretazione dei nuovi trend attraverso il modo unico
di fare commercio a Bari. Uno dei risultati finali è quindi un decalogo, un
vademecum di raccomandazioni per chiunque voglia ripensare la propria
attività o lanciarne una nuova a Bari o non solo, facendo tesoro però delle
buone pratiche e degli insegnamenti che proprio qui si sono sviluppati.
IL COMMERCIO URBANO
Il commercio urbano, l’economia di prossimità e la qualità delle città rappresentano
fattori essenziali e interconnessi per il benessere urbano.
L’avvento della crisi nel settore retail tradizionale, scatenata dalla concorrenza dell’e-commerce e della grande distribuzione, insieme
all’impatto delle misure di lockdown imposte
dalla pandemia di COVID-19, ha messo in evidenza l’importanza vitale di questi elementi.
La situazione ha stimolato amministratori,
specialisti e cittadini a riconsiderare e valutare strategie per preservare e rafforzare il
commercio locale e l’economia di prossimità
come pilastri fondamentali per la vitalità e la
resilienza delle città.
È emersa chiaramente la necessità di intervenire con azioni mirate per sostenere questi aspetti, riconosciuti come prioritari per
garantire la qualità della vita urbana.
IL COMMERCIO
URBANO OGGI:
LUCI E OMBRE
Partiamo da due numeri, due indicatori di importanza e criticità di questo settore.
Il primo è che la produzione di valore economico si sta sempre più concentrando nelle città: da una ricerca pre-pandemia
dell’Unione Europea si stima che la percentuale sia del 51%. Le
tendenze in atto ci fanno pensare che questo dato è destinato
a crescere. Il secondo è l’11.5%, cioè il contributo del retail alla
generazione di valore dell’Unione Europea, rendendolo l’ecosistema industriale più importante, anche grazie al fatto che è il
più grande datore di lavoro privato nell’economia dell’Unione,
impiegando quasi 30 milioni di persone.
Con 5.5 milioni di aziende che servono ogni giorno 450 milioni
di consumatori europei, l’ecosistema del commercio, che
comprende vari settori, è inevitabilmente interconnesso a
molteplici attori economici: produttori, importatori, confezionatori, fornitori di servizi di trasporto e logistica, fornitori di
servizi postali e di corriere, servizi di marketing e comunicazione, piattaforme digitali, servizi finanziari e di pagamento
e immobili commerciali. Affiancare questi dati ci dà l’idea di
quanto il commercio urbano rappresenti una componente
indispensabile non solo per la salute economica di un paese
ma anche per la qualità della nostra vita, specialmente nel
contesto europeo post-pandemico.
Per questo è importante avere un’immagine chiara dello stato
attuale del settore, tra punti di forza e debolezza, minacce e
opportunità, e la sua evoluzione recente. Inoltre, dato il ruolo
chiave del commercio di prossimità nella costruzione delle
città, è fondamentale approfondire quali possono essere le
azioni che le amministrazioni possono mettere in campo per
favorirlo. Infatti le amministrazioni pubbliche in Europa, attraverso misure di sostegno quali incentivi fiscali e investimenti
nella riqualificazione urbana, stanno giocando un ruolo fondamentale nel rafforzare il commercio di prossimità.
Queste iniziative non solo stimolano la crescita economica ma
rafforzano anche il tessuto sociale e culturale delle città dove
vengono implementate.
Un esempio è proprio il caso di Bari, dove attraverso la misura
‘Un Negozio non è solo un Negozio’ ha permesso non solo
a oltre 90 attività di ricevere finanziamenti e supporto, di
migliorare la loro offerta e di far crescere la città, rendendola
più attrattiva e accogliente sia per i suoi abitanti che per chi
la frequenta per lavoro o turismo, ma soprattutto di attivare
un cambiamento culturale il cui impatto moltiplicativo va ben
oltre il perimetro della misura messa in campo dall’Amministrazione e che dato il suo successo oggi è stata migliorata
e replicata. I negozi di prossimità infatti sono un nodo nella
rete dei servizi del welfare locale, uno dei primi luoghi dove
si manifestano e si esprimono i bisogni dei cittadini e dove si
intercettano le risorse di un territorio.
Per questo sono componenti fondamentali dell’ecosistema
cittadino. La prossimità alla cittadinanza, abbinata a un’innata capacità di adattabilità e innovazione, ha permesso a molti
commercianti di navigare con successo le acque tumultuose
del cambiamento, adattando la propria offerta e le modalità
di vendita per soddisfare le diverse esigenze dei clienti.
CONCORRENZA ONLINE E AUMENTO DEI COSTI METTONO
ALLA PROVA IL COMMERCIO DI PROSSIMITÀ
Il commercio di prossimità, ovvero quell’insieme di attività
commerciali radicate nel tessuto urbano e facilmente accessibili a piedi dalla clientela locale, affronta quotidianamente
sfide di rilievo, messe in luce dalla crescente concorrenza
del commercio online e dalle grandi catene di distribuzione.
Questi ostacoli emergono in un contesto in cui i negozi fisici
devono fare i conti con limitazioni spaziali intrinseche alla
loro ubicazione urbana e con costi di affitto notevolmente
elevati, fattori che possono compromettere seriamente la loro
capacità di competere sul mercato. In particolare, la concorrenza online rappresenta una minaccia considerevole per il
commercio di prossimità, grazie alla capacità di off rire prezzi
inferiori per una vasta gamma di prodotti.
Questo vantaggio è reso possibile dalla struttura di costo ridotto
degli e-commerce, che non devono sostenere le spese legate
alla gestione di uno spazio fisico. Allo stesso modo, le grandi
catene di distribuzione, con la loro capacità di acquistare grandi
volumi e di ottimizzare la logistica, riescono a proporre prezzi
competitivi difficilmente eguagliabili dai piccoli commercianti.
Un ulteriore punto di forza del commercio online e delle grandi
catene è rappresentato dalla flessibilità oraria, che permette ai
consumatori di effettuare acquisti in qualsiasi momento, senza
essere vincolati agli orari di apertura tradizionali dei negozi
fisici. Questa convenienza si traduce in un vantaggio competitivo significativo, in quanto risponde alla crescente domanda
di accessibilità e praticità da parte dei consumatori moderni.
In questo scenario, il commercio di prossimità è chiamato a
rivedere le proprie strategie per mantenere la propria rilevanza e attrattività. La sfida consiste nel valorizzare gli aspetti
distintivi che possono fare la differenza rispetto ai concorrenti
digitali e alle grandi catene: la prossimità fisica al cliente, la
personalizzazione dell’offerta, la qualità del servizio e l’esperienza d’acquisto unica che solo il negozio fisico può off rire.
SFRUTTARE LE TENDENZE EMERGENTI PER TORNARE
RILEVANTI PER LA CLIENTELA DI OGGI
Nel contesto attuale, segnato da rapidi cambiamenti e nuove
sfide, il commercio di prossimità scopre l’opportunità di trasformare le difficoltà in momenti di sviluppo e crescita. La pandemia di COVID-19 ha generato un rinnovato interesse verso gli
acquisti locali e ha accentuato la ricerca di esperienze d’acquisto
autentiche e personalizzate da parte dei consumatori. Questi
aspetti sono particolarmente vantaggiosi per i negozi di prossimità che, a differenza delle grandi catene o del commercio
online, possono offrire un servizio personalizzato e una stretta
relazione con il cliente.
Per capitalizzare queste tendenze, è fondamentale che le
attività commerciali di prossimità enfatizzino le loro caratteristiche distintive: la capacità di fornire un’esperienza d’acquisto personalizzata, basata sulla conoscenza diretta dei
propri clienti e sulla capacità di rispondere in modo flessibile
e immediato alle loro esigenze. Valorizzando l’elemento locale
e sottolineando la qualità e l’unicità dei prodotti offerti, i
negozi di prossimità possono rafforzare il loro legame con la
comunità e consolidare la propria posizione nel mercato. In
aggiunta a queste strategie, l’integrazione delle tecnologie
emergenti e il potenziamento della presenza online rappresentano passaggi cruciali.
Questi strumenti consentono ai negozi di raggiungere un pubblico più vasto, estendendo il proprio bacino di utenza oltre i
confini fisici e migliorando la visibilità del negozio. Attraverso
una presenza online efficace, i negozi possono attrarre nuovi
clienti, incrementare le vendite e competere su un palcoscenico più ampio. Combinando un approccio che valorizza l’autenticità e la personalizzazione dell’offerta con l’adozione
delle nuove tecnologie, il commercio di prossimità può non
solo espandere il proprio mercato ma anche rispondere efficacemente alle aspettative di un consumatore moderno, alla
ricerca di esperienze d’acquisto significative e consapevoli.
IL RAPPORTO TRA
COMMERCIO DI
PROSSIMITÀ E CITTÀ
Le città, fin dalle loro origini, sono state centri vitali di scambio e mercato. Qui, individui con diverse storie e culture si
sono incontrati per vendere e comprare beni e servizi, ma
anche per condividere idee, informazioni ed esperienze. Il
commercio di prossimità rappresenta oggi la continuazione
moderna di questa antica tradizione. Questi negozi di vicinato svolgono un ruolo fondamentale nell’economia delle
città, mantenendo vivi i legami sociali e culturali essenziali
per le comunità urbane. I negozi portano numerosi vantaggi
alle città: sostengono l’economia locale offrendo lavoro e stimolando il flusso di denaro all’interno della comunità. Favoriscono l’integrazione sociale, fungendo da luoghi d’incontro
che rafforzano i legami comunitari.
Contribuiscono alla sicurezza e alla tranquillità urbane, aiutando a costruire reti sociali solide. Preservano inoltre l’identità
culturale delle città, arricchendo l’estetica e la vitalità delle
strade. I negozi di prossimità riflettono le tradizioni, i valori e
la storia della comunità, offrendo prodotti unici e arricchendo
l’offerta commerciale con un tocco di autenticità. Contribuiscono significativamente all’estetica urbana, con vetrine
decorate, interni accoglienti e un’architettura caratteristica
che migliora la qualità della vita urbana e stimola il turismo.
Creano punti di interesse che favoriscono l’interazione sociale,
rafforzando il senso di appartenenza alla comunità e stimolando la crescita economica e culturale. Custodi dell’identità
culturale delle città, off rono un’esperienza di acquisto che
rispecchia la ricchezza e la diversità delle comunità urbane.
CONTRASTO ALLE SFIDE DEL MODELLO URBANO ATTUALE
Il commercio di prossimità non solo arricchisce l’esperienza
urbana con la sua diversità e autenticità, ma svolge un ruolo
essenziale nel contenere diverse problematiche associate al
modello urbano contemporaneo. Uno dei suoi maggiori contributi è nella lotta contro l’omologazione commerciale. I negozi
di vicinato offrono prodotti e servizi unici differenti dalle opzioni
standardizzate delle grandi catene, arricchendo così la diversità
e l’unicità dell’offerta urbana.
? Grafico che mostra la distribuzione e la
concentrazione territoriale media delle
attività economiche nei paesi EU (2019)
Fonte: Eurostat
Un altro aspetto significativo è il suo impatto sul traffico e
sull’inquinamento. I negozi di prossimità, facilmente raggiungibili a piedi o con mezzi pubblici, riducono la dipendenza
dalle automobili, secondo il modello della ‘Città a 15 minuti’,
un concetto accolto con entusiasmo da molte amministrazioni
e esperti di pianificazione urbana.
Questo calo nel traffico veicolare non solo decongestiona le
strade, ma contribuisce anche a ridurre l’inquinamento atmosferico e acustico, migliorando la qualità dell’ambiente urbano.
Inoltre, il commercio di prossimità combatte lo spopolamento
dei quartieri periferici. Spesso, le aree meno centrali soffrono
di una carenza di servizi e attività commerciali, che porta a un
progressivo declino. I negozi di vicinato possono rivitalizzare
queste aree, attirando residenti e visitatori e promuovendo
uno sviluppo urbano più equilibrato.
Inf ine, il commercio di prossimità ha un ruolo fondamentale nel ridurre la solitudine e il disagio sociale nelle città.
Creando spazi di incontro naturale e favorendo le interazioni
quotidiane, questi negozi rafforzano il senso di comunità
e appartenenza, fondamentali per il benessere psicologico
degli abitanti.
I “LATI OSCURI” DEL COMMERCIO LOCALE
Il commercio locale, pur essendo un motore di sviluppo urbano,
si confronta con sfide rilevanti che riguardano l’accessibilità
della sua offerta e l’effetto sui contesti sociali e culturali dei
quartieri in cui è presente.
Nonostante i vantaggi apparenti del commercio di prossimità,
emergono anche effetti negativi che richiedono un’attenzione
specifica. L’aumento dei costi operativi può portare a prezzi
più elevati, rendendo i prodotti meno accessibili per alcuni segmenti della popolazione. Questa situazione rischia di minare la
sostenibilità economica dei negozi di vicinato, creando barriere
economiche all’interno delle comunità. Inoltre, il commercio
locale può accelerare la turistificazione dei quartieri, infatti
come sottolinea l’esperta di placemaking Maki Kawaguchi: «ai
turisti piace andare dove vanno i locali, ma ai locali non piace
andare dove vanno i turisti».
Se da un lato l’unicità e l’autenticità dei negozi di vicinato
attraggono i visitatori, contribuendo all’economia del quartiere,
dall’altro possono indurre una certa omologazione dell’offerta
per soddisfare le aspettative turistiche.
Questa tendenza rischia di alterare profondamente l’identità dei quartieri, trasformandoli da spazi di vita comunitaria
in destinazioni turistiche e generando potenziali conflitti tra
residenti e visitatori.
UN CIRCOLO VIRTUOSO
Nonostante le sfide legate all’accessibilità economica e alla
turistificazione, il commercio di prossimità gioca un ruolo
cruciale nell’arricchimento delle città, sia grandi che piccole. Questi negozi innescano un circolo virtuoso che apporta
benefici estesi all’intero contesto urbano. Contribuiscono a
creare ambienti urbani più vivibili, integrando spazi che favoriscono l’interazione sociale e la coesione comunitaria. La loro
esistenza promuove la sostenibilità, incoraggiando modelli di
consumo locale che riducono l’impronta ecologica e sostengono l’economia circolare.
Inoltre, i negozi di prossimità rafforzano la dinamicità economica delle città. Generano posti di lavoro locali e stimolano la
circolazione di denaro all’interno della comunità, contribuendo
a un’economia più equilibrata e distribuita. La loro presenza
aiuta anche a preservare l’unicità culturale e l’identità dei
quartieri, off rendo prodotti e servizi che riflettono le specificità locali e arricchiscono l’offerta urbana.
La capacità dei negozi di vicinato di creare comunità più interconnesse emerge dalla loro funzione come punti di incontro
naturale per i residenti. Favoriscono le interazioni quotidiane,
rafforzando i legami sociali e costruendo una rete di supporto
reciproco che è fondamentale nei momenti di crisi, dimostrando la resilienza che possono offrire alla struttura urbana.
Il commercio di prossimità rappresenta un elemento insostituibile nel tessuto urbano contemporaneo. Oltre a superare
le sfide intrinseche al loro modello di business, questi negozi
svolgono un ruolo vitale nel promuovere una città più vivibile,
sostenibile, coesa e dinamica. La loro importanza va oltre il
mero scambio commerciale, contribuendo significativamente
alla qualità della vita urbana e alla resilienza delle comunità.
LA CAPACITÀ DEI NEGOZI DI
VICINATO DI CREARE COMUNITÀ
EMERGE DALLA LORO FUNZIONE
COME PUNTI DI INCONTRO
NATURALE PER I RESIDENTI:
FAVORISCONO LE INTERAZIONI
QUOTIDIANE, RAFFORZANDO I
LEGAMI SOCIALI E COSTRUENDO
UNA RETE DI SUPPORTO
RECIPROCO, FONDAMENTALE NEI
MOMENTI DI CRISI.
I TREND DEL COMMERCIO
DI PROSSIMITÀ
Nel contesto del mondo in costante e accelerato cambiamento, lo studio dei trend europei
nel commercio, con un focus sul commercio
fisico nelle aree urbane, è utile per l’obiettivo
di questa pubblicazione: inquadrare la vicenda
politica e culturale del rilancio del commercio locale a Bari in un più ampio fenomeno
di rivalutazione e ripensamento del ruolo di
questo settore nelle città.
Prima di addentrarci, è essenziale comprendere “cosa è un trend”. I trend sono modelli
che emergono da dati, osservazioni e analisi statistica, riflettendo le tendenze e gli
sviluppi che influenzano il comportamento
dei consumatori, la crescita economica e le
strategie commerciali.
8 TREND PER IL
COMMERCIO LOCALE
Nelle pagine seguenti vengono raccontati 8 trend, quelli più
importanti e al tempo stesso rilevanti per il contesto di Bari.
Per individuarli, ci siamo basati su una meta-analisi di fonti e
report provenienti da centri di ricerca sia pubblici che privati.
Questo approccio incrociato tra dati provenienti da diverse
fonti e metodi di analisi diversificati garantisce una visione
completa e affidabile delle tendenze emergenti nel commercio. La conoscenza dei trend globali nel commercio, con
particolare attenzione al commercio fisico nelle aree urbane,
rappresenta uno strumento fondamentale per comprendere
le trasformazioni a livello locale.
Questi trend non solo forniscono una panoramica accurata
del passato, ma servono anche come guida per individuare
cambiamenti significativi e anticipare le sfide future. Consentono alle imprese di adattare le proprie strategie, ai decisori
politici di sviluppare politiche efficaci e agli individui di prendere decisioni informate. In questo modo, l’analisi dei trend
diventa un importante strumento nella navigazione.
ANIMA DEL QUARTIERE
Il commercio di prossimità stanno tornando ad esser il fulcro
delle comunità locali di riferimento, trasformando i negozi
in centri di aggregazione culturale e sociale. Questi spazi
diventano luoghi dove si condividono idee, passioni e si
creano legami profondi, rafforzando il senso di appartenenza
e l’identità comunitaria.
Il commercio di prossimità sta vivendo una trasformazione significativa, diventando
veri e propri fulcri della comunità. Questi negozi di vicinato non si limitano più a
essere semplici luoghi di vendita; si trasformano in autentici centri di aggregazione
culturale e sociale, dove persone con interessi comuni si riuniscono e interagiscono.
Questi spazi diventano delle vere e proprie piazze, dove si condividono idee, passioni
e si creano legami profondi. I negozi contribuiscono a rafforzare il senso di appartenenza e di identità comunitaria, diventando il mezzo attraverso cui i residenti si
sentono parte di qualcosa di più grande, dove possono condividere le proprie esperienze e contribuire alla crescita della comunità.
Questa evoluzione non solo migliora la coesione sociale ma contribuisce anche a mantenere vivo il tessuto urbano, garantendo la vitalità dei quartieri. In questo contesto, i
negozi di vicinato diventano veri custodi della cultura e delle tradizioni locali, promuovendo eventi culturali, incontri e attività che celebrano l’identità unica della comunità.
Questi spazi diventano luoghi di apprendimento, di esplorazione e di scoperta, dove
la cultura locale è al centro dell’attenzione. L’Anima del Quartiere significa questo:
essere veri e propri pilastri del quartiere, luoghi vitali che contribuiscono al benessere sociale e culturale delle comunità in cui sono radicati.
OGNI NEGOZIO È UN MEDIA
I negozi di vicinato stanno diventando aziende media a tutti
gli effetti, utilizzando social media, blog e newsletter per
comunicare con i clienti, creando contenuti che rafforzano
il brand e coinvolgono la clientela, contribuendo a costruire
relazioni più profonde.
Nell’epoca digitale, i negozi di prossimità stanno vivendo una vera e propria trasformazione, trasformandosi in vere e proprie aziende mediatiche. Attraverso l’utilizzo
intelligente dei social media, dei blog e delle newsletter, questi esercizi commerciali
si stanno evolvendo in potenti canali di comunicazione, creando contenuti che rafforzano il loro marchio, informano e coinvolgono i clienti. Questa strategia non solo
consente loro di raggiungere un pubblico più vasto, ma anche di costruire relazioni
più profonde e significative con la loro clientela.
Questo trend riflette l’importanza crescente della presenza online per i negozi di
prossimità. Non si tratta solo di vendere prodotti o servizi, ma di diventare una fonte
di informazioni e intrattenimento per la propria comunità. I negozi creano contenuti
che vanno oltre la semplice pubblicità, offrendo consigli, notizie locali, storie interessanti e altro ancora. Inoltre, questa trasformazione digitale consente ai negozi di interagire direttamente con i clienti, ascoltarne i feedback e adattarsi alle loro esigenze
in tempo reale. Questa interazione costante crea un legame più forte e fiducioso
tra il negozio e la sua clientela, contribuendo a garantire il successo a lungo termine
dell’attività. Questo trend rappresenta un passo avanti nella capacità dei negozi di
prossimità di prosperare nell’era digitale, sfruttando la potenza della comunicazione
online per coinvolgere e servire la loro comunità in modo più completo e significativo.
LOOK LOCALE
Al centro del commercio di prossimità, si afferma la tendenza
nell’impegno ad incarnare le peculiarità, la cultura e le
tradizioni di una comunità o di un quartiere specifico.
I negozi che abbracciano questa tendenza non sono
semplicemente situati fisicamente nel loro ambiente, ma sono
strettamente intrecciati con la storia, i valori e le narrazioni
delle persone che li circondano.
Essere parte integrante di un luogo implica che gli esercizi commerciali incarnano
un’identità radicata nella cultura e nell’essenza della comunità a più livelli e non perdono occasione per mostrarlo e raccontarlo. Dal punto di vista dell’offerta, questi negozi
offrono prodotti e servizi che riflettono le tradizioni, le preferenze e i gusti della comunità locale. Questi prodotti sono selezionati per soddisfare le esigenze specifiche della
clientela locale sia le aspettative dei turisti. Il loro “look” riflette anche la mentalità, i
valori e l’atteggiamento della comunità.
I proprietari e il personale dei negozi fanno parte integrante della comunità stessa,
interagendo in modo autentico con i residenti e dimostrando una sincera dedizione
ai suoi interessi e bisogni. Il brand dei negozi trasmette l’identità unica della comunità, utilizzando simboli, colori e messaggi che evocano l’essenza locale. Ugualmente
l’immagine del negozio, l’interior design e l’estetica generale riflettono la cultura e lo
stile di vita della comunità. L’ambiente all’interno del negozio è accogliente, familiare
e crea un’atmosfera che si allinea con la sensibilità locale. Questo branding distintivo
contribuisce a posizionare il negozio come un punto di riferimento nella mente dei
residenti e a creare un’esperienza di acquisto autentica e significativa.
IL POTERE DELLE COLLABORAZIONI
I negozi di vicinato collaborano tra loro, con grandi marche,
aziende e le amministrazioni per iniziative, serie limitate e
promozioni condivise, creando una rete di opportunità che
rafforza le comunità e l’identità locale.
La tendenza riflette l’evoluzione dei negozi di vicinato da semplici punti vendita
a veri e propri centri di influenza all’interno delle comunità. I negozi di prossimità
stanno riconoscendo il loro potenziale come veri e propri “tastemaker” e influencer nelle loro aree di competenza. I negozi si aprono a collaborazioni con altre
attività complementari per realizzare iniziative specifiche come iniziative speciali, serie limitate di prodotti o promozioni. Un approccio che genera awareness
ma offre anche un’opportunità di business aggiuntiva attraverso la condivisione
di clienti e risorse. I negozi di prossimità stanno anche cercando partnership con
grandi marche e aziende per portare prodotti o servizi esclusivi ai loro clienti. Le
partnership possono portare a iniziative di marketing congiunte, lanci di prodotti
speciali e promozioni uniche, il che contribuisce a valorizzare ulteriormente il ruolo
dei negozi di vicinato come attori influenti all’interno delle loro comunità. Inoltre, i
negozi di vicinato stanno collaborando sempre di più con le amministrazioni locali
per promuovere iniziative a livello urbano. Ciò può includere eventi di quartiere,
progetti di riqualificazione urbana o iniziative culturali che coinvolgono attivamente i negozi di prossimità come partner chiave. Queste collaborazioni creano
un’identità distintiva per un’intera area urbana, aumentando la sua attrattività e
il suo appeal per i residenti e i visitatori. La chiave è la capacità dei negozi di prossimità di raggiungere comunità molto specifiche e difficili da coinvolgere attraverso le loro collaborazioni. Questi negozi agiscono da ponti tra marchi, aziende
e una base di clientela fedele e altamente mirata. Il commercio di prossimità è il
fulcro di una rete dove i negozi di vicinato, le aziende e le città lavorano insieme per
costruire comunità più forti, identità più vibranti e un ambiente urbano più vivace.
TECH COME COPILOTA
I negozi integrano nativamente le nuove tecnologie per
gestire fornitori, operazioni interne e migliorare l’esperienza
del cliente, offrendo servizi più efficienti.
E-commerce, database intelligenti, software di customer relationship management,
strumenti di loyalty, assistenti basati sull’intelligenza artificiale: l’integrazione di
nuove tecnologie nei punti vendita fisici rappresenta una trasformazione significativa nel commercio di prossimità. Questo approccio non si limita solo all’integrazione della vendita online con quella fisica, ma implica anche l’utilizzo di tecnologia
avanzata per gestire in modo efficiente l’intera operazione commerciale. Una componente fondamentale di questa evoluzione è l’uso di strumenti online e soluzioni
tecnologiche per gestire i fornitori. Questo significa che i negozi di prossimità possono migliorare la loro catena di approvvigionamento, tenere traccia delle scorte
in modo più preciso e ottimizzare la gestione degli ordini. La tecnologia consente
una maggiore efficienza nell’approvvigionamento di prodotti, garantendo che
siano sempre disponibili. Coinvolge anche l’implementazione di sistemi avanzati
per il back office. Ciò include la gestione delle operazioni interne, la contabilità, la
logistica e molto altro. Grazie a soluzioni tecnologiche moderne, i negozi possono
automatizzare processi complessi, riducendo gli errori e migliorando l’efficienza
dell’attività. Un altro aspetto importante è l’uso della tecnologia per migliorare l’esperienza del cliente. Ciò può includere l’implementazione di sistemi di pagamento
digitali o l’utilizzo di app per fornire informazioni dettagliate sui prodotti e promozioni. Questi strumenti creano un’esperienza più fluida e conveniente per i clienti,
aumentandone soddisfazione e fedeltà. Questo trend significa ampliare la base
clienti e raggiungere nuove categorie, raccogliere e elaborare dati per il continuo
miglioramento della gestione corrente, ridurre i costi e minimizzare gli sprechi.
Inoltre, permette di sviluppare servizi più efficienti e convenienti per la clientela.
COMMERCIO COME CONSULENZA
L’evolversi della professione di commerciante comporta
una crescente trasformazione in un consulente altamente
specializzato nel proprio settore, il cui valore principale
consiste nell’assistere nell’orientamento attraverso la
complessità dell’offerta, facilitare la scelta delle opzioni più
vantaggiose e mantenere costantemente aggiornati i clienti.
Perché varcare la porta di un negozio? Per ricevere consigli personalizzati, suggerimenti su misura e soluzioni ad hoc per soddisfare le proprie esigenze e aspettative.
In sostanza: il commerciante diventa un consulente esperto, in grado di fornire
assistenza completa e personalizzata ai clienti, soddisfacendo le loro esigenze
specifiche. Questa evoluzione della figura del commerciante porta a un ampliamento dell’offerta, con un focus su servizi a valore aggiunto che variano in base
alla categoria merceologica e vanno oltre la semplice vendita di prodotti.
In base alla categoria merceologica, i commercianti off rono ora consulenze personalizzate, piani di manutenzione regolari, formazioni specializzate e altri servizi rilevanti per soddisfare al meglio le esigenze dei clienti. Questa espansione
dell’offerta mira a migliorare l’esperienza complessiva del cliente e la sua soddisfazione, l’adozione di nuovi prodotti e servizi, a generare passaparola e creare
relazioni durature con la clientela.
PALESTRE DI PROGETTI SOCIALI
I negozi di vicinato si trasformano in centri di attività
sociali e culturali, promuovendo valori sociali e iniziative di
sensibilizzazione per creare un legame più profondo tra il
negozio e la comunità.
I negozi di vicinato si trasformano nell’approccio alla propria clientela e quindi
ai propri spazi: da ambienti di vendita diventano luoghi coinvolgenti e interattivi. I fornitori, partner e clienti non sono elementi della catena del valore, ma
attori protagonisti di una missione più grande. Eventi, workshop, dimostrazioni,
iniziative, dentro e fuori dallo spazio del negozio per promuovere attivamente
valori sociali, iniziative di sensibilizzazione e un impatto positivo sulla comunità
circostante. L’obiettivo principale è creare un legame più profondo tra il negozio
e la comunità, generando un senso di appartenenza e coinvolgimento attivo e
diventare voci riconosciute e ascoltate. Queste iniziative possono essere incentrate
su temi come la sostenibilità, l’inclusione sociale, la cultura locale o altre cause
rilevanti per la comunità di riferimento. Rappresenta un cambiamento significativo nel modo in cui i negozi di prossimità operano, trasformandoli in hub sociali
e culturali che contribuiscono in modo tangibile al benessere della comunità.
La missione sociale diventa il motore trainante di queste attività, off rendo ai
clienti un’esperienza di acquisto arricchita e un senso di partecipazione attiva
alla realizzazione di progetti socialmente significativi.
MODELLI DI CONSUMO SOSTENIBILE
Una tendenza chiave nel commercio di prossimità è
l’adozione di pratiche sostenibili come la circular economy,
il riciclo, l’auto-produzione e l’autoriparazione.
Questo approccio non solo risponde alla crescente domanda
di prodotti sostenibili, ma anche promuove un consumo più
consapevole e rispettoso dell’ambiente.
I negozi di vicinato stanno ridefinendo il concetto di consumo. La circular economy,
ad esempio, promuove il riutilizzo e il riciclo dei prodotti, riducendo al minimo gli
sprechi. I negozi si impegnano a riparare e riutilizzare prodotti invece di sostituirli, contribuendo così alla riduzione degli impatti ambientali. L’auto-produzione e
l’autoriparazione sono altre pratiche in crescita, incoraggiate dai negozi di prossimità. Queste iniziative spingono i consumatori a essere più autonomi, imparando
a creare o riparare i propri beni. Questo non solo promuove la sostenibilità, ma
anche un maggiore coinvolgimento dei consumatori nella gestione dei loro beni.
Inoltre, questa tendenza mette in evidenza la responsabilità sociale dei negozi
di prossimità nel promuovere pratiche sostenibili tra i loro clienti. Attraverso una
gamma di prodotti e servizi che abbracciano questi modelli di consumo sostenibile,
i negozi diventano veri sostenitori di un futuro più ecologicamente consapevole.
CONCLUSIONI:
FACCIAMO ROTTA
VERSO BARI
Nei capitoli precedenti abbiamo esplorato in dettaglio le molteplici sfaccettature del commercio di prossimità, mettendo in
luce le sue forze e debolezze, le sfide e le opportunità, nonché
le tendenze innovative che stanno contribuendo a plasmare il
futuro di questo settore cruciale. Abbiamo osservato come il
commercio urbano, sebbene debba affrontare ostacoli significativi, stia attraversando una fase di rinascita, sostenuta dagli
sforzi delle amministrazioni pubbliche e dall’ingegno degli operatori commerciali. Inoltre, abbiamo analizzato in dettaglio il
ruolo centrale che i negozi di prossimità svolgono all’interno del
tessuto sociale e culturale delle città, esaminando le tendenze
emergenti che stanno ridefinendo l’esperienza di acquisto locale.
Ora, è il momento di esplorare come queste dinamiche globali
si concretizzano nella realtà del commercio all’interno della città
di Bari. Con la sua storia unica e la forte identità culturale, la città
costituisce un caso di studio affascinante nel contesto del commercio di prossimità. La città, grazie alla sua vibrante comunità
imprenditoriale, si trova ad affrontare sfide notevoli, ma dimostra
anche una notevole capacità di adattamento e rinnovamento.
SFIDE E OPPORTUNITÀ PER I COMMERCIANTI DI BARI
Le tendenze globali nel mondo del commercio, come la digitalizzazione, la sostenibilità e l’esperienza del cliente, trovano
terreno fertile a Bari. Le particolarità storiche e culturali della
città off rono un ambiente unico per l’integrazione di queste
tendenze in un contesto locale. Ad esempio, l’accento crescente
sull’identità iper-locale si sposa perfettamente con il contesto
barese, dove storia, cultura e tradizioni possono essere tessute
in un’esperienza di acquisto autentica e ricca di significato.
I commercianti di Bari, pur aff rontando sfide come la concorrenza dell’e-commerce e le complessità logistiche urbane,
hanno l’opportunità di capitalizzare la propria unicità e il profondo legame con la comunità per creare esperienze di acquisto
veramente distintive. L’adozione di strategie omnicanali, con
un’enfasi speciale sull’esperienza fisica in negozio, potrebbe
dimostrarsi particolarmente efficace in una città dove storia e
cultura svolgono un ruolo così cruciale.
VERSO UN FUTURO MIGLIORE,
CON IL COMMERCIO AL CENTRO
Il futuro del commercio a Bari, così come in altre città con
simili peculiarità, dipenderà dalla capacità di questi negozi
di adattarsi e innovare, mantenendo al contempo saldo il
legame con la loro identità culturale e comunitaria. Questo richiederà un equilibrio delicato tra l’adozione di nuove
tecnologie e tendenze globali e la conservazione della specificità locale che conferisce al commercio barese la sua unicità. Il commercio di prossimità a Bari, con tutte le sue sfide e
opportunità, costituisce un microcosmo rappresentativo delle
tendenze globali e locali. Studiare e comprendere come questi fenomeni si intrecciano in città come Bari non solo offre
preziosi spunti per i commercianti locali, ma presenta anche
un modello che può essere replicato da altre città desiderose
di ravvivare il proprio settore commerciale. La chiave per un
futuro prospero nel commercio di prossimità risiede nell’arte
di rivitalizzare e innovare, mantenendo salda la connessione
con la ricca storia e cultura locale.
BARI E LA SUA STORIA:
IL FILO ROSSO DEL
COMMERCIO CHE UNISCE
PASSATO E FUTURO
Nel contesto del mondo in costante e accelerato cambiamento, lo studio dei trend europei
nel commercio, con un focus sul commercio
fisico nelle aree urbane, è utile per l’obiettivo
di questa pubblicazione: inquadrare la vicenda
politica e culturale del rilancio del commercio locale a Bari in un più ampio fenomeno
di rivalutazione e ripensamento del ruolo di
questo settore nelle città.
Prima di addentrarci, è essenziale comprendere “cosa è un trend”. I trend sono modelli
che emergono da dati, osservazioni e analisi statistica, riflettendo le tendenze e gli
sviluppi che influenzano il comportamento
dei consumatori, la crescita economica e le
strategie commerciali.
DA SEMPRE CITTÀ DI
COMMERCIO
Ancora oggi le origini delle città di Bari non sono ancora state
chiarite, con diverse possibilità ancora aperte che si perdono
nella leggenda e nel folklore. Le diverse ricostruzioni concordano però su un punto: la sua vocazione mercantile-imprenditoriale e di punto nevralgico di scambi tra mondi e
culture diverse, portandola ad essere oggi il comune italiano
ed europeo più popoloso che si affaccia sul Mare Adriatico. Il
commercio a Bari ha radici profonde che si intrecciano con la
sua storia millenaria caratterizzata da spirito di adattamento.
Da importante porto medievale a moderno centro urbano, il
tessuto commerciale della città si è continuamente evoluto
rispondendo alle sfide dei tempi mantenendo salde le sue
radici e i suoi tratti distintivi. Studiare il percorso storico del
commercio cittadino quindi non solo fornisce un contesto per
comprendere il commercio contemporaneo a Bari, ma offre
anche preziose lezioni su come le città possono navigare il
cambiamento preservando la loro identità unica.
DALL’ANTICHITÀ ALL’ETÀ MODERNA
Fin dall’antichità, Bari ha avuto un ruolo cruciale nei commerci marittimi. La sua posizione strategica sul Mare Adriatico
ha favorito gli scambi commerciali sin dai tempi dell’Impero
Romano facendo sì che la città fosse un punto di incontro e
scambio di diverse culture, idee e innovazioni. Bari è così subito
un melting pot di influenze greche, romane, bizantine, e persino orientali. Questa miscela culturale si rifletteva nei prodotti
commercializzati, nei metodi di scambio e nelle tecniche di
navigazione e commercio. Tuttavia, è nel Medioevo, intorno
al XII secolo, che Bari raggiunge un’importanza significativa
come centro commerciale. La costruzione del porto, datata
intorno al 1132, ha segnato un’epoca di prosperità, con l’arrivo
di merci e culture da tutto il Mediterraneo. Durante il Rinascimento e l’età moderna, Bari continuò a crescere sia come
città che come centro commerciale. Il XVI e il XVII secolo videro
un’espansione significativa del tessuto urbano, con la costruzione di nuove strade e mercati che favorirono ulteriormente
il commercio. Questo periodo vide anche l’introduzione di
nuove merci, come tessuti e spezie, che arricchiranno l’offerta
commerciale della città.
LO SVILUPPO INDUSTRIALE E LA NASCITA DELLA SCUOLA
PRATICA COMMERCIALE
Con l’avvento della rivoluzione industriale nel XIX secolo, Bari
iniziò a modernizzarsi. Uno dei cambiamenti più significativi
fu l’espansione del porto di Bari, che si affermò come uno dei
principali snodi commerciali del sud Italia. Questa modernizzazione permise un incremento del volume di merci scambiate,
favorendo l’importazione di prodotti industriali e l’esportazione
di prodotti agricoli tipici della regione, come olio d’oliva e vino.
Parallelamente, l’arrivo della ferrovia nel 1864 aprì nuovi orizzonti per il commercio barese. La connessione ferroviaria, facilitando il trasporto di merci e persone, integrò ulteriormente Bari
nell’economia nazionale e internazionale. Le merci potevano ora
raggiungere mercati lontani più rapidamente e efficientemente,
stimolando una crescita economica senza precedenti. Questi
sviluppi portarono a un aumento del commercio e della produzione industriale, trasformando Bari in uno dei principali centri
economici del sud Italia. Nel 1880, Bari contava oltre 25.000
abitanti, un numero che continuò a crescere rapidamente nei
decenni successivi. È in questo contesto che nel 1873 fu istituita
la Scuola pratica commerciale con Banco Modello, un’istituzione educativa all’avanguardia – che connetteva mondo scolastico-accademico e mondo dell’impresa – dedicata formare
la classe imprenditoriale della città attraverso casi reali legate
al commercio e arbitraggio.
Questa scuola fu fondata grazie agli sforzi di Tommaso Columbo,
giovane consigliere ventisettenne della Camera di Commercio
ed Arti di Bari, che chiese e ottenne lo stanziamento di un bilancio 6mila lire per lanciare questa scuola che sarebbe servita a
«ridurre il divario tra la debole economia del sud ancora borbonico e il ricco nord». Dal 1889 i docenti e studenti furono ospitati
nel bellissimo palazzo in prossimità del mare, al tempo appena
ultimato, che ancora oggi è sede della Camera di Commercio.
? Veduta storica
della Camera di
Commercio di Bari.
? Foto di Tommaso Columbo, all’epoca
giovane consigliere della Camera di
Commercio ed Arti di Bari. Grazie a lui nel
1873 si istituì la Scuola pratica commerciale,
fino ad allora presente solo a Venezia.
Fonte: Il pionierismo della camera di
commercio di Bari nella formazione nella
moderna cultura d’impresa, Camera di
Commercio di Bari, Dicembre 2023
Bari divenne così tra le prime città in Europa a dotarsi di una
scuola di istruzione superiore in materia commerciale e che
costituì il seme da cui nacque l’attuale facoltà di Economia e
Commercio nata nel 1936. La crescita demografica e il processo
di urbanizzazione, caratterizzato dalla costruzione di nuove
strade, piazze e mercati che trasformarono il volto della città,
fu accompagnato quindi da un grande sforzo di trasformazione culturale. In quegli anni si assistette quindi a un fiorire di
botteghe, negozi e mercati che offrivano una varietà sempre
maggiore di prodotti, sia locali che importati.
La città continuò a ricoprire un ruolo importante anche durante
le due guerre mondiali, influenzando sia l’economia che il
commercio, con la ricostruzione post-bellica e il boom economico degli anni ’60 che portarono a una nuova ondata di
crescita. Negli anni ‘50 e ‘60 del ‘900 si assistette ad una forte
crescita demografica e il commercio crebbe di pari passo,
emblematica è la nascita e l’evoluzione del quartiere popolare
Cep – San Paolo dove sorsero in maniera spontanea esercizi
commerciali di vicinato “di fortuna” visto che l’aff rettata progettazione architettonica aveva trascurato l’inserimento di
questa funzione nei primi lotti costruiti. Negli anni ’70 e ’80,
Bari si consolidò come un centro commerciale importante, con
l’apertura di numerose attività imprenditoriali e commerciali.
La città si adattò e rispose alle nuove esigenze di un mercato
in rapida evoluzione, mantenendo al contempo la sua unicità
e il suo spirito imprenditoriale. I tradizionali negozi di vicinato
iniziarono a convivere con strutture commerciali più grandi e
moderne, come i supermercati e i primi centri commerciali,
che offrivano una varietà di prodotti mai vista prima. Questi
decenni lasciarono un’eredità duratura sulla scena commerciale barese, ponendo le basi per le dinamiche economiche e
sociali che continuano a definire il commercio cittadino oggi.
BARI È COMMERCIO:
I NUMERI DI OGGI
Come sta oggi il commercio di vicinato a Bari? Per rispondere
correttamente, per prima cosa dobbiamo allargare l’inquadratura.
Come evidenziato nel Capitolo 1, il commercio di prossimità
si trova in una fase storica altamente complessa. Nell’ultimo
decennio, l’incremento dei costi energetici, la contrazione e
cambiamento dei consumi e la concorrenza del commercio
online e delle grandi superfici hanno inflitto un duro colpo ai
negozi di vicinato. Le restrizioni imposte dalla pandemia di
COVID-19 hanno peggiorato ulteriormente la situazione. Il risultato è che tra il 2012 e il 2022 in tutte le città italiane, in particolar modo quelle medio-grandi, si è assistito a un processo di
desertificazione commerciale che sembrava senza ritorno, con
una drastica diminuzione del numero di esercizi commerciali
al dettaglio. Sono state quasi 100.000 le attività di commercio
che hanno cessato la loro attività, oltre alle 15.000 di commercio ambulante. Ma non è solo una questione di quantità, ma
anche di qualità del tessuto commerciale a cambiare, soprattutto all’interno dei centri storici. Per venire incontro alle nuove
esigenze e ai consumi, l’equazione è molto semplice: meno
negozi di beni tradizionali, più tecnologia e soprattutto servizi
di accoglienza e ristorazione.
Cosa significa concretamente per i cittadini? Significa una
riduzione dell’offerta e dei livelli minimi di servizio. Ecco un
numero esemplificativo per raccontare questa storia di desertificazione: in Italia siamo passati da 9 a 7,3 negozi per mille
abitanti, registrando un calo di quasi il 20% (fonte: Centro Studi
Confcommercio 2023).
? Entrate per
macrosettore,
quota sul totale
(dati da Pablo)
È in questo panorama cupo che preoccupa tutti gli attori pubblici e privati coinvolti, così come i cittadini e le cittadine, che
dobbiamo inquadrare la situazione di Bari.
Ritroviamo gli effetti di questa tendenza generale anche nella
città di Bari. Il saldo negativo dal 2012 al 2022 è di 723 attività
di commercio al dettaglio, con una riduzione percentuale del
-17%, che possiamo considerare solo in parte “tamponata” dalla
crescita di attività ricettive come alberghi, bar e ristoranti, che
hanno aggiunto 202 imprese, con un trend di crescita del 15%,
confermando però il fenomeno di “sostituzione commerciale”,
soprattutto nel centro storico.
Si conferma però la vocazione commerciale di Bari. Se nei
comuni della sua provincia il settore del commercio rappresenta
un quarto di tutte le attività imprenditoriali, nella città il “peso
del commercio” sale al 32%, confermando la presenza di questo settore nel suo DNA.
? Addetti per
macrosettore,
quota sul totale e
entrate previste
ogni 1000 addetti
(dati da Pablo)
Ci sono allora segnali incoraggianti? Per rispondere a questa
domanda abbiamo consultato Pablo, uno strumento innovativo
di analisi socio-economiche e di studi di benchmark, realizzato
dal Centro Studi di Unioncamere Emilia-Romagna.
I dati estratti aggiornati a ottobre 2023 confermano che, nonostante la contrazione, il commercio al dettaglio resta un settore ancora vitale e centrale nella vita della città. Si posiziona al
secondo posto per numero di addetti (19%) e al terzo per quota
sul totale delle entrate per macrosettore (16%), superiore di due
punti alla media nazionale.
È anche il settore che esprime il maggior numero di imprenditori, il 31,7%, contro una media italiana del 23,3%, con la nota
dolente rappresentata dall’imprenditoria femminile, che si attesta al 25,2%, al di sotto della media italiana del 28,7%. Aumenta
il commercio al dettaglio effettuato anche online (+83 attività),
un segnale che una nuova spinta propulsiva arriva proprio all’incrocio tra modelli commerciali vecchi e nuovi.
L’analisi incrociata di diversi input di dati che Pablo raccoglie
restituisce la fotografia di un territorio comunale poco dinamico
dal punto di vista del ricambio generazionale, ma solido come
tessuto produttivo e con una spiccata propensione a creare un
ambiente favorevole allo sviluppo di nuove imprese.
Quindi il bilancio complessivo non può che essere preoccupato per la progressiva desertificazione, ma ottimista perché
le azioni che il Comune sta mettendo in atto si inseriscono in
un tessuto sociale ed economico ancora forte e accogliente,
condizione ottimale per la strategia dell’Amministrazione di
rilancio del commercio.
? Dati su persone e imprese – confronto
delle performance di Bari rispetto al
territorio dell’Altro Bari e al territorio
nazionale (dati da Pablo)
D_BARI E IL PERCORSO
DI CRESCITA DEL
COMMERCIO CITTADINO
Come abbiamo visto nel capitolo precedente
la storia di Bari è inscindibile dal tema del
commercio, ha caratterizzato il suo passato
e ancora oggi definisce la città. Ad oggi Bari
è un modello internazionale e italiano di città
di città che adotta politiche innovative per
sostenere e promuovere il commercio locale
e stimolare le economie urbane basate sulla
prossimità. Nelle sezioni che seguono, ci dedicheremo a esaminare “d_Bari”, il programma
innovativo volto a rafforzare l’economia locale
e a evidenziare l’importanza dei commercianti nel tessuto economico, sociale e culturale di Bari.
Illustreremo le fondamenta strategiche su cui
si basa il programma e passeremo in rassegna
le iniziative chiave e i progetti implementati
nel periodo 2022-2024.
D_BARI:
PROMUOVERE IL
COMMERCIO LOCALE
CON UNA VISIONE
INNOVATIVA
d_Bari è un’iniziativa che nasce dalla volontà del Comune di
Bari di rispondere in maniera efficace e concreta alle sfide
poste dalla pandemia, è un’iniziativa straordinaria che mira
a supportare il commercio locale per favorire la sua ripresa e
tracciare le direzioni di crescita e sviluppo della città. (vedi ‘Il
Manifesto di d_Bari a pag. 118)
Ma perché è così importante partire dalla promozione del
commercio locale? Come approfondito nel capitolo precedente
la storia di Bari è inscindibile da quella del suo sviluppo commerciale, la città è stata a lungo un centro di riferimento per un
vasto territorio e il suo rapporto con il commercio è cambiato
e ha definito le differenti epoche storiche – da una Bari snodo
marittimo nel passato più remoto a una Bari “centro commerciale” punto di riferimento per lo shopping in anni più recenti.
Oggi però è evidente che il commercio si trova di fronte a sfide
strutturali significative che la crisi pandemica ha accentuato e
a cui è ora più necessario che mai trovare una risposta innovativa e che rifletta le inclinazioni del territorio.
RENDERE I COMMERCIANTI PROTAGONISTI E COSTRUTTORI
DEL FUTURO DELLA CITTÀ
La visione di d_Bari è quella di rendere i commercianti parte
attiva nella costruzione della città e delle sue comunità.
Invece di limitarsi a regolamentare o patrocinare il commercio,
il Comune di Bari ha adottato un approccio nuovo coinvolgendo
attivamente i commercianti nella creazione di politiche di
settore: i commercianti non sono solo utenti di uno sportello,
ma diventano protagonisti nello sviluppo delle politiche stesse.
L’approccio di d_Bari parte proprio dal principio che i negozi di
vicinato sono più di semplici luoghi di vendita, ma sono attori
urbani che promuovono relazioni, sicurezza e migliorano la
qualità dei quartieri. I negozi di vicinato sono nodi della rete
dei servizi di welfare di prossimità che costituiscono la base
della società cittadina. Per riprendere il nome di una delle principali misure di sostegno costruite e promosse, Un negozio
non è solo un negozio, ma svolge un ruolo fondamentale nella
vita della comunità. Pertanto, d_Bari si impegna a migliorare i
quartieri partendo proprio dal rendere i negozi di vicinato loro
protagonisti e motori di crescita.
UN APPROCCIO CO-CREATIVO ALLA DEFINIZIONE
DELLE POLICY
Per realizzare la sua visione e definire le linee guida dei suoi
bandi, d_Bari ha adottato un approccio basato sulla conoscenza
etnoantropologica della città, dei suoi negozi e dei suoi abitanti.
Sono stati realizzati focus group con più di 100 commercianti
per far emergere bisogni e aspettative sulla base delle quali
costruire misure di sostegno davvero utili al suo supporto. La
conduzione dei focus group ha poi avuto anche il duplice scopo
di essere uno strumento di community building, avviando un
processo di formazione e consolidamento di una comunità
locale con obiettivi comuni e una visione condivisa di crescita.
Dopo i primi due anni di attività, il bilancio sull’approccio e le
modalità di azione di d_Bari è senz’altro positivo, riscuotendo
risultati positivi che incoraggiano a continuare nel percorso di
sperimentazione che rende sempre più protagonisti i negozianti nel disegnare il commercio locale barese del domani. È
interessante vedere questa comunità pioniera consolidarsi e
dare vita a un processo trasformativo, in cui le policy vengono
utilizzate come dispositivi per innescare processi culturali e
non solo come strumenti regolatori e normativi.
LA VISIONE DI D_BARI È QUELLA DI
RENDERE I COMMERCIANTI PARTE
ATTIVA NELLA COSTRUZIONE
DELLA CITTÀ E DELLE SUE
COMUNITÀ. INSIEME A LORO
VENGONO DISEGNATE LE MISURE
DI POLICY CHE DIVENTANO COSÌ
STRUMENTI TRASFORMATIVI
PRIMA CHE REGOLAMENTATIVI
Nonostante le sfide e le critiche, d_Bari rappresenta quindi un
approccio generativo alle politiche, un approccio in cui il coinvolgimento attivo dei cittadini è fondamentale per il successo.
La forza di d_Bari è quella di rendere ogni negoziante un protagonista del territorio valorizzando i punti di forza di ognuno
ed esaltando come proprio l’unicità di ognuno crea un insieme
di risorse che possono essere impiegate in maniera sinergica
per migliorare la città e farla crescere, di non fermarsi al proprio interesse circoscritto ma fare squadra. A riprova dell’efficacia di questo approccio, a ottobre 2023 nasce il Distretto
Urbano del Commercio proprio grazie alla volontà condivisa
del Comune di Bari insieme a ConfCommercio Bari-Bat e
ConfEsercenti Puglia con l’obiettivo è proseguire e rafforzare
i programmi a supporto delle realtà economiche della città e
aspiranti imprenditrici e imprenditori.
I BANDI
UN NEGOZIO NON È SOLO UN NEGOZIO
Sosteniamo i negozi di Bari con contributi a fondo
perduto fino a 50.000 euro.
In cambio, chiediamo il loro impegno promuovere
progetti per migliorare la città.
EDIZIONE 2022
Budget: 4 milioni di euro
Progetti presentati: 188
Progetti finanziati: 91
Edizione 2023
Budget: 2,3 milioni di euro
Progetti presentati in corso di valutazione
al 9 febbraio 2024: 120
IMPRESA PROSSIMA
Promuoviamo l’apertura di nuovi negozi a Bari con
contributi a fondo perduto fino a 50.000 €.
In cambio, chiediamo il loro impegno a migliorare
la vita del quartiere in cui si insediano.
EDIZIONE 2023
Budget: 2,3 milioni di euro
Progetti presentati in corso di valutazione
al 09 febbraio 2024: 22
Progetti finanziati: 6
BARI ARTIGIANA
Favoriamo l’apertura di botteghe artigiane a Bari
Vecchia con contributi a fondo perduto fino a
60.000 €. In cambio, chiediamo il loro impegno
a promuovere la cultura dell’artigianato artistico
locale e di tradizione.
Budget: 0,8 milioni di euro
Progetti presentati in corso di valutazione
al 9 febbraio 2024: 4
LE AZIONI
TRASVERSALI
SCUOLA BARESE DI COMMERCIO
Una scuola per condividere nuove competenze
ai commercianti e agli aspiranti commercianti
di Bari, favorire lo scambio tra negozianti,
promuovere relazioni con la scena economica,
culturale e sociale della città.
Oltre 150 partecipanti alle attività didattiche e
laboratoriali
BARI SHOPPING TOUR
Una mappa collaborativa dello shopping
cittadino per promuovere tour tematici da
divulgare tra cittadini, city user e turisti.
320 attività commerciali registrate
COMMERCIO PROSSIMO
L’evento periodico per favorire l’incontro e la
conoscenza tra commercianti, cittadini, imprese,
operatori, categorie e istituzioni in un ambiente
aperto per promuovere protagonismo, fiducia,
ispirazione, scambio e collaborazione.
Maggiori informazioni su http://www.dbari.it
UN NEGOZIO NON È
SOLO UN NEGOZIO
‘Un negozio non è solo un negozio’ è la misura bandiera
promossa da d_Bari che mira a sostenere lo sviluppo e l’innovazione delle attività commerciali di Bari. Questa misura,
che mira a generare un impatto positivo su diversi aspetti
della città e della comunità locale, si articola in due edizioni:
una già realizzata nel 2022 e una con iscrizioni aperte per il
2023/2024. Il bando, con un dispositivo quanto più accessibile
ed incentivante, offre contributi a fondo perduto fino a 50.000
€ per progetti di sviluppo commerciale, come la rifunzionalizzazione degli spazi di vendita, il miglioramento dell’accessibilità, la valorizzazione degli spazi pubblici, la digitalizzazione,
la sicurezza e la promozione di stili di consumo sostenibili. In
cambio i negozi beneficiari si impegnano a realizzare iniziative, eventi e servizi per il progresso della città.
La misura è stata progettata insieme ai negozianti della
città attraverso strumenti di ricerca partecipata, focus group,
interviste in profondità e azioni di co-design. Durante la fase
di pubblicazione del primo avviso, il bando è stato presentato
attraverso un tour cittadino di oltre 50 appuntamenti che ha
coinvolto negozi di ogni quartiere nell’organizzazione delle
presentazioni pubbliche all’interno delle loro attività.
La prima edizione di ‘Un negozio non è solo un negozio’ ha
visto la partecipazione di 188 attività commerciali proponenti
e finanziato 91 attività. La seconda edizione del bando vede la
partecipazione di oltre 120 attività commerciali le cui proposte
progettuali sono al momento in valutazione.
La finanziabilità delle edizioni del bando proviene da fonti
diverse: la prima edizione è stata supportata dal Programma
Operativo Complementare “Città Metropolitane” (POC Metro:
un budget di 4 milioni di euro), mentre l’edizione 2023 è finanziata tramite il Programma Nazionale METRO plus e città
i negozianti di presentare progetti in partnership con enti
pubblici, scuole, università, imprese e organizzazioni, rafforzando così il tessuto sociale e aumentando l’impatto
trasformativo sulla città.
Questa misura sottolinea il cambio di prospettiva del Comune
di Bari nei confronti dei negozianti, visti non solo come operatori economici cui concedere autorizzazioni e licenze ma attori
urbani in grado di collaborare con il Comune e con la società
civile, indispensabili per il progresso della comunità. Per questo, dopo gli ottimi risultati dell’edizione 2022, la misura è stata
riproposta potenziando i servizi di accompagnamento e formazione che già nella passata edizione hanno fatto la differenza
in termini di approccio tra l’amministrazione ed i beneficiari.
‘Un Negozio non è solo un negozio’ emerge così come una
misura innovativa, mettendo al centro i negozianti e gli imprenditori come attori principali nella progettazione delle politiche
urbane, valorizzando la loro conoscenza diretta del settore per
creare soluzioni efficaci e trasformative.
Le realtà e
i progetti
protagonisti
della prima
edizione di
‘Un negozio
non è solo un
negozio’
Chi sono le realtà più innovative del commercio barese? Come operano e sviluppano
la loro attività? Cosa le rende uniche?
Analizzando le 91 attività commerciali che
hanno ottenuto finanziamenti tramite il bando
‘Un negozio non è solo un negozio’, possiamo
apprezzare l’energia degli imprenditori che si
dedicano al rinnovamento del commercio a
Bari, contribuendo al suo sviluppo. Per questo
motivo, abbiamo scelto di dedicare loro una
sezione speciale per raccontarle e celebrarle.
Ogni scheda ci darà l’opportunità di scoprire
l’innovazione e la passione che guidano queste attività, offrendo un assaggio di ciò che le
rende straordinarie nel contesto del commercio di prossimità. Tutte insieme, queste attività
compongono un panorama variegato, dinamico e in evoluzione che rappresenta un esempio di come sia possibile sintetizzare influenze
globali e adattarle alle esigenze locali, generando così iniziative innovative.
ANCHECINEMA
CORSO ITALIA, 112
ANCHECINEMA.COM
ANCHECINEMATEATRO
ANCHECINEMA
AncheCinema è uno spazio polifunzionale:
teatro, cinema, auditorium, club, sala
da concerti, spazio espositivo e centro
di formazione. AncheCinema è anche
un luogo di aggregazione che produce,
organizza e ospita eventi diversi, da quelli
aziendali a feste e serate musicali passando
per i corsi di formazione. Si trova in pieno
centro a Bari, a pochi passi dalla Stazione
Centrale e dall’Università.
Con il progetto Green Ticket Drive sta
realizzando il primo botteghino ‘Green
TicketDrive’ nel sottovia Quintino Sella che
offre informazione e permette di acquistare
i biglietti per spettacoli che si tengono in
città. Il botteghino è aperto tutti i giorni,
digitalizzato, accessibile ed allestito con
muschi assorbi-smog e piante.
ARTES COOP. SOC.
CORSO ITALIA 79
Con il progetto WelfarEat – Cucina a zero
gradi di separazione, la società cooperativa
Artes, grazie al bando ‘Un negozio non è
solo un negozio’, intensifica l’attività che
già gestisce nel quartiere Santo Spirito (il
bistrot, caffetteria e american bar Artemisia
nato dal recupero di un bene confiscato
alla mafia) aprendo una nuova sede nel
quartiere Libertà, in Corso Italia 79.
WelfarEat sarà una tavola calda e pizzeria
sociale che promuove l’inserimento
lavorativo di persone f ragili. Il progetto
prevede attività gratuite per la cittadinanza
e percorsi di tirocinio formativo nella
ristorazione in favore di persone con
difficoltà socioeconomiche. WelfarEat
si propone anche di essere un punto di
riferimento per il quartiere offrendo un
servizio di portierato sociale.
ATELIER 27
VIA G.PAVONCELLI 144
_ATELIER27_
ATELIER27
Atelier 27 è negozio di abbigliamento e
accessori donna. Partecipando alla prima
edizione di ‘Un negozio non è solo un
negozio’ ha realizzato il progetto Book
Swap per diversificare la sua offerta
commerciale: tra gli abiti e gli accessori si
possono trovare infatti anche libri.
Grazie a questa offerta diversificata Atelier
27 è diventato un vero e proprio luogo di
aggregazione dove all’attività dello shopping
si affiancano eventi e momenti di scambio
e condivisione sul tema della lettura,
presentazioni di libri ed eventi culturali.
BOBO STUDIOS
CORSO ITALIA, 112
ANCHECINEMA.COM
Bobo studios è un punto di riferimento per
la scena musicale barese offrendo diversi
servizi, dalla produzione discografica alla
registrazione. Vetrina interattiva è il progetto
che punta ad avvicinare i giovani al mondo
dell’arte attraverso le nuove tecnologie.
Bobo studios realizza una vetrina animata
– dove ha sede anche MAST – la Music
Academy Recording Studio in Via De Amicische interagisce con i passanti.
Con ‘Vetrina interattiva’ si vuole creare
un sistema di interazione continua con
i passanti che fa sì che gli spazi urbani
vengano vissuti in maniera diversa. Bobo
studios inoltre si impegna a realizzare
eventi gratuiti di presentazione dei prodotti
discografici utilizzando anche questa
piattaforma interattiva.
ANCHECINEMATEATRO
ANCHECINEMA
SABINO MILELLA
VIA MANZONI, 113
SABINOMILELLA_BOUTIQUE
SABINO MILELLA
Sabino Milella è una storica attività
commerciale di Bari con sede in Via
Manzoni. Grazie al progetto Stile e fashion
coaching ha arricchito l’offerta di servizio
per la clientela realizzando eventi periodici in
collaborazione con esperti del settore moda.
Il punto vendita mostra le collezioni in
modo innovativo e promuove il concetto
del fashion coaching, ovvero la capacità
di ognuno di esprimersi con il linguaggio
dell’abbigliamento.
GIARDINI DI FRIDA
VIA EDMONDO
CACCURI SC
GIARDINIDIFRIDA.IT
GIARDINI_DI_FRIDA_BARI
GIARDINI DI FRIDA
Giardini di Frida è un american bar
immerso in un parco cittadino nel quartiere
Poggiofranco dove è possibile incontrarsi
per un aperitivo, un pic nic o una colazione.
Ai giardini è anche possibile organizzare
eventi come feste di laurea o di compleanno.
Il progetto Parco dell’arte ha permesso
la ristrutturazione interna del locale e il
miglioramento degli spazi investendo in
arredi e attrezzature. Essere all’interno del
parco fa si che le azioni progettuali portano a
riqualificare e recuperare lo spazio pubblico
del giardino “Michele Campione” antistante
il locale grazie ad attività culturali (mostre,
mercatini, momenti di divulgazione,ecc) e
realizzando servizi di accessibilità per disabili
e azioni di sostenibilità ambientale.
ON-OFF STUTALACAPA
VIA GARIBALDI, 7-9
ONOFFPUB.IT
On-Off Stutalacapa è un locale del
quartiere marinaro di Torre a Mare dove
si può trovare un’attenta selezione di
bevande, vini e liquori di qualità per
rendere l’esperienza di tutti i clienti davvero
unica e speciale. Il personale del locale
è esperto e sempre a disposizione per
consigli e suggerimenti che garantiscono la
qualità dell’offerta al locale.
A On-Off viene proposto un clima
accogliente e famigliare spesso correlato
con eventi Live di musica e spettacolo per
far si che tutte e tutti entrando nel locale
possano sentirsi come a casa.
Attraverso l’Avviso, il locale ha realizzato
il progetto A pranzo dalla nonna che ha
permesso di ampliare la gamma dei servizi
ONOFFSTUTALACAPA
ON OFF STUTALACAPA
offerti dal locale anche per attrarre nuovo
pubblico. In questi mesi inoltre è stata
implementata la comunicazione social e
effettuato il re-branding dell’attività.
‘A pranzo dalla nonna’ promuove la
tradizione culinaria locale, ma è anche
un’azione legata al tema del riuso e del
recupero delle eccedenze alimentari.
On-Off collabora inoltre con una scuola
statale di secondo grado implementando
attività di orientamento professionale.
CACUCCI EDITORE
VIA NICOLAI, 39
LIBRERIACACUCCI.COM
La libreria Cacucci è una realtà storica
di Bari, presente in città dal 1929. In tutti
questi anni è diventata un punto di
riferimento conosciuto per tutti gli studenti
universitari, i professionisti e i candidati ai
concorsi pubblici. Fornisce consulenze per
ricerche bibliografiche personalizzate e
per aiutare la clientela nel trovare sempre
le soluzioni migliori e più aggiornate nel
panorama editoriale italiano.
La libreria Cacucci affianca al negozio fisico
anche canali di vendita online per offrire la
competenza che ha maturato negli anni su
un territorio più ampio.
Il progetto Cultura sotto la copertina
vincitore del bando ‘Un negozio non è
solo un negozio’ vuole dare nuova luce e
CACUCCI EDITORE
modernità alla sede storica della libreria.
Interventi di ammodernamento del
negozio incrementano le sue potenzialità e
rilanciano la sua competitività. Gli interventi
vanno anche a migliorare la sicurezza
nei luoghi di lavoro e a riorganizzare gli
spazi interni. Nuove aree dedicate alla
consultazione online dei volumi mediante
parole chiave, isole di video-lettura e
audiolibri, una sala per la presentazione di
libri ed iniziative letterarie sono le azioni
previste nel progetto. La libreria si impegna
anche a realizzare eventi letterari aperti al
pubblico all’interno e negli spazi pubblici
vicini all’attività.
TERZA LUNA
VIA B. PETRONE, 11
TERZALUNA.COM
TERZA_LUNA | TERZA_LUNA.TEAROOM
TERZA LUNA, TÈ E TISANE
«Il tè, le tisane e le spezie sono la nostra
passione e vogliamo condividerla con te
selezionando le migliori e mantenendo
sempre un prezzo accessibile», è così che
si presenta Terza Luna, una piccola azienda
che importa tè e tisane in foglia, spezie e
incensi di qualità dal 2011 creata da Bea e
Andrea, i due titolari.
Terza Luna ha sede a Bari, ma vende i suoi
prodotti in tutta Italia e all’estero. Terza
Luna non è solo un luogo di commercio:
Beatriz è naturopata ed infermiera e si
occupa di fornire consigli e indirizzare i
nostri clienti verso una alimentazione più
corretta, con l’aiuto di qualche tisana ed
integratore, mentre Andrea si occupa della
parte dei tè e delle spezie, sempre pronto
a scoprire nuovi raccolti, nuovi piccoli
produttori BIO dai quali fornirsi.
Con il progetto La casa delle erbe, Terza
Luna ha vinto la prima edizione di ‘Un
negozio non è solo un negozio’ che gli ha
permesso di ristrutturare i locali del negozio
alle porte della città vecchia, migliorare
il sito terzaluna.com per implementare
il servizio di vendita online e realizzare
campagne di marketing sui social network.
Bea e Andrea in cambio si impegnano
a restituire alla comunità attività di
formazione gratuita nei campi della
medicina naturale, dell’erboristeria e
dell’educazione alimentare.
MEGAMAMMA
VIA GUIDO DE
RUGGIERO, 42
MEGAMAMMA.IT
Megamamma è un punto di riferimento
in città per tutto quello che ruota intorno
al mondo dell’infanzia e della genitorialità
affiancando al servizio di vendita
l’organizzazione di eventi e incontri dedicati
alla sua comunità di riferimento.
Oltre ad essere un concept store è anche
un negozio online. A Megamamma le
mamme ed i papà possono trovare tante
soluzioni per la cura dei bambini pensate
sempre con un occhio attento al rispetto
per l’ambiente e alla sostenibilità.
Il progetto candidato a ‘Un negozio
non è solo un negozio’ si intitola Una
comunità che cresce e prevede, oltre
all’ottimizzazione dello spazio di vendita
MEGAMAMMABAR
MEGAMAMMA
e all’implementazione dell’e-commerce,
il potenziamento e l’ampliamento dei
servizi offerti alle famiglie, quali il supporto
all’allattamento, la prove ed il noleggio dei
porta bebè, informazione sui pannolini
lavabili e il noleggio kit di seconda mano,
workshop sui temi pedagogici, incontri
sull’utilizzo della coppetta mestruale e
degli assorbenti lavabili, corsi di massaggio
infantile. A Megamamma è anche presente
una piccola biblioteca di consultazione.
TEATRO KISMET
VIA STRADA SAN
GIORGIO MARTIRE, 22/F
TEATRIDIBARI.IT
TEATRIDIBARI
TEATRI DI BARI
Con il progetto Kismet Community, la
Cooperativa Kismet rifunzionalizza gli spazi
del Caffè del Teatro Kismet in modo che non
siano più ad uso esclusivo degli spettatori del
teatro in occasione di eventi, ma uno spazio
indipendente, sempre accessibile.
Con il progetto si migliora la fruizione degli
spazi attraverso l’allestimento di un’area di
coworking per garantire maggiore apertura
del teatro al quartiere Stanic, al Quartierino/
Picone e a tutta Bari.
Per rafforzare il legame con la sua comunità
il teatro riqualifica gli spazi esterni allestendo
un’arena per eventi con palco e sedute e un
sistema di illuminazione a led per il risparmio
energetico. Il nuovo spazio viene utilizzato
anche per realizzare attività sociali ed
educative per i più piccoli ed una rassegna di
eventi per le famiglie del quartiere.
BAR TYCHE
VIA SAN FRANCESCO D’ASSISI, 71
All’interno di una chiesetta sconsacrata
del 1700 potete trovarvi con gli amici
per un aperitivo in una delle location più
suggestive della città: il bar Tyche.
Il progetto In cammino per una comunità
sostenibile ha permesso di ammodernare
il locale andando anche a valorizzare la
piazzetta antistante l’attività: un punto di
ritrovo dei ragazzi e delle ragazze delle
scuole ‘Piccinni’ e ‘Carducci’.
Sono state realizzate isole ecologiche
per la differenziazione dei rifiuti con la
partecipazione attiva della comunità
scolastica. Per rafforzare il legame con il
quartiere e le sue scuole anche il nuovo
spazio esterno sarà messo a disposizione per
realizzare eventi, corsi e laboratori gratuiti
sui temi della sostenibilità ambientale.
TYCHEBARI
TYCHE
DM FAMILY STORE
VIA FRANCESCO
CAMPIONE 64
LIABEL-STORE-BARI.MYBESTSHOPS.IT
LIABELFAMILYSTOREBARI
DM FAMILY STORE si trova vicino al
Policlinico a Bari e off re una vasta gamma
di articoli selezionati di altissima qualità nel
settore della maglieria e della biancheria
per fasce diverse di pubblico, dai bambini
agli adulti.
Aiutaci ad aiutare è il progetto attraverso
cui il negozio ha creato un e-commerce
ben strutturato e gestito in modo
professionale per potenziare il canale di
vendita on-line accompagnandolo con
politiche di branding e web marketing.
Lo store ha avviato anche una
collaborazione con un’associazione locale
per realizzare un banco di abbigliamento
solidale, un’attività di raccolta di indumenti
usati in buone condizioni da donare a
persone bisognose.
INTERNO12
VIA G. BOZZI 67
INTERNO12.IT
INTERNO12BARI
INTERNO DODICI BARI
Interno 12 è un concept store dalle mille
sorprese, nato dalla passione di Daniela e
Andrea per il fashion e per il design. Interno
12 è anche uno shop online, sia nel negozio
che sul sito di possono infatti trovare e
acquistare capi, accessori e calzature per
donna e uomo.
Con il progetto Shop a Cocktail Interno 12
si è trasformato in un locale ibrido grazie
all’apertura di un cocktail bar take away che
permette e facilita l’organizzazione di serate
di performance artistiche e degustazioni in
collaborazione con associazioni e operatori
culturali cittadini.
PRINZ ZAUM
VIA CARDASSI 93
LIBRERIAZAUM.IT
Prinz Zaum, nel quartiere Madonnella, è
il posto in cui puoi sfogliare libri di tutti i
generi mentre chiacchieri con gli amici
davanti a un caffè o ad un calice di vino,
è un luogo dove ritrovarsi e assistere a
spettacoli di musica e teatro.
Prinz Zaum è un luogo dove la socialità
parte dai libri.
Il progetto Prinz Zaum Zeit ha permesso
di rifunzionalizzare gli spazi e diversificare
i prodotti e i servizi della libreria-caffetteria
ampliando la zona espositiva della libreria,
cambiando il bancone del bar per garantire
maggiore accessibilità e recuperando spazi
per i tavolini interni e superfici espositive
per installazioni artistiche.
LIBRERIA.ZAUM
ZAUM.LIBRERIA
Con ‘Prinz Zaum Zeit’ il locale ha anche
ampliato l’offerta di titoli dedicati
all’infanzia e ha acquisito software
e strumentazione per autoprodurre
pubblicazioni editoriali artigianali in serie
limitata. Tutti questi miglioramenti dello
spazio di Prinz Zaum hanno permesso di
aumentare il numero di appuntamenti per
il pubblico: letture, spettacoli, laboratori e
tante altre iniziative.
ELETTRONICAPROFESSIONALE.NET
ABK è un esercizio commerciale che opera
sul territorio cittadino da oltre 40 anni.
È un punto di riferimento riconosciuto
per chi cerca soluzioni elettroniche di
grande qualità che rispondono ai più alti
standard di sicurezza. A contraddistinguere
ABK è l’attenzione per il cliente, ogni
servizio di consulenza tecnica è studiato
e personalizzato in base alle necessità del
cliente. Questo modo di lavorare parte dalla
ferma convinzione che il rapporto con il
cliente è il vero valore aggiunto del modo di
lavorare di ABK.
A differenziare ABK è la peculiarità di
comprendere anche un centro assistenza
tecnica interno all’azienda, guidato dal
responsabile Donato Tambone che vanta
un esperienza di oltre 25 anni nella gestione
delle problematiche tecniche.
Il centro di assistenza garantisce la
soluzione a qualsiasi problema hardware ai
dispositivi venduti.
In linea con le caratteristiche che rendono
unico ABK è stato realizzato il progetto
Un negozio per formare, un servizio
di supporto e formazione dei clienti su
tematiche legate al mondo tech: dall’utilizzo
sostenibile di strumenti come infissi e
sistemi di condizionamento, fino al corretto
smaltimento dei dispositivi elettronici
perché un negozio non è solo un negozio, è
anche un luogo dove si impara!
LORUSSO MOTORS
VIA ARCHIDIACONO
GIOVANNI 38/A
LORUSSOMOTO.IT
Lorusso Motors è una concessionaria
di moto che nasce a Bari nel 1950 con
un’unica prerogativa: condividere la
passione per la moto. Negli anni si è
consolidata la fama di questa attività anche
grazie alla professionalità e alla conoscenza
tecnica acquisite negli anni da chi lavora
in questo negozio. L’attività principale
di Lorusso Motors è la compravendita e
manutenzione di motoveicoli nuovi e usati:
il team, forte di una solida esperienza nel
settore, supporta il cliente con consigli
e accorgimenti, individuando le giuste
proposte e soluzioni per i neofiti della moto
e per i centauri esperti, sia al momento
dell’acquisto che in fase di post-vendita.
LORUSSOMOTORS
LORUSSO MOTORS
L’offerta di Lorusso Motors comprende
anche le attività legate alla manutenzione
dei veicoli che si svolgono nell’officina
specializzata nella riparazione di
motoveicoli del punto vendita così da
accompagnare il cliente sia nell’acquisto di
un veicolo, che nell’assistenza completa nel
tempo successivo.
Attraverso il progetto First steps – Guida
in sicurezza Lorusso Motors ha ampliato
ulteriormente la gamma di servizi offerti
proponendo corsi di guida sicura e sicurezza
stradale per i giovani motociclisti della città.
98RTO OSTERIA CONTEMPORANEA
VERDURE-SRLS.
SUMUPSTORE.COM
98rto si definisce “un bistrot, un’osteria
verde. Un atto d’amore, anzi NovantOrto.”
Il ristorante si contraddistingue per la sua
cucina sana e creativa capace di accostare
piatti della tradizione locale a ingredienti
da tutto il mondo
Luigi Brandonisio, lo chef di 98orto, mette
la massima attenzione nella selezione
degli ingredienti tanto che si dedica
all’autoproduzione così da essere parte di
ogni tassello della filiera, dalla produzione
degli ingredienti all’impiattamento.
NOVANTORTO
98RTO OSTERIA
CONTEMPORANEA
Partecipando a ‘Un negozio non è solo
un negozio’ 98rto ha realizzato il progetto
Mater Lab che gli ha permesso da un lato
di migliorare il locale e dall’altra di dotarsi
di un nuovo sito web e di un e-commerce.
98orto si impegna poi nell’organizzare e
promuovere eventi, corsi e laboratori sui
temi della sostenibilità della filiera del cibo,
facendo dell’attività ristorativa un luogo di
apprendimento e sperimentazione.
I’M DROID
CORSO VITTORIO
EMANUELE II 156/A
IMDROID.IT
I’m droid è un punto vendita che si
è evoluto nel tempo trasformandosi
da negozio di elettronica a primo
concessionario di e-mobility 100% full
electric di Bari. È stata una tra le prime
realtà a trattare veicoli elettrici con relativa
assistenza specializzata e noleggio.
I’m droid è un negozio che si occupa sia
della vendita delle migliori marche di
veicoli elettrici, che della loro assistenza
tecnica, accompagnando così con serietà
e professionalità tutta la clientela verso la
transizione 100% green.
L’officina collegata è stata la prima realtà
nazionale ad offrire servizi di assistenza
tecnica strutturati, con diagnosi avanzate
ed interventi di riparazione meccatronica
realizzati in loco.
I’M DROID
Con il progetto _monopatTiamo