
(AGENPARL) – lun 26 febbraio 2024 TRIESTE, 26 febbraio 2024 – Durante il convegno in corso nella sede associativa di Trieste moderato da Luca Piana, Vicedirettore delle testate del Gruppo NEM, il Presidente di CAA Michelangelo Agrusti ha ringraziato pubblicamente il Presidente Carlo Bonomi (con lui abbiamo vissuto il più genuino tentativo in Confindustria di rinnovare senza rinnegare, ha detto) per il quale avrebbe desiderato «un mandato più lungo non certo per una questione di ordine personale vista l’amicizia che ci lega, ma soprattutto di logica: perché per terminare un percorso – ha detto – non è necessario un tempo illimitato ma decente, ragionevole, in cui si possa dispiegare la propria intelligenza, volontà e passione. È stato un piacere lavorare assieme a te. Perché – ha detto Agrusti – una parte consistente di quello che CAA ha sin qui realizzato è stato compiuto sotto la tua Presidenza».
Una dichiarazione di grande stima nei confronti di Bonomi e di orgoglio verso l’Associazione: «Il Sistema Alto Adriatico ne è un esempio. Con gli ITS siamo riusciti a intercettare quasi 16 milioni di euro del PNNR e predisposto i bandi necessari. Venerdì scorso – ha ricordato ancora Agrusti – abbiamo acquistato una sede fisica. Stiamo dando concretezza – ha detto rivolgendosi a Bonomi – a ciò che avevamo pensato da “ragazzi” nel Club dei Quindici di Confindustria… l’ITS nasce lì. E oggi la realtà universitaria, quella dei poli tecnologici, della fabbrica modello e degli ITS stessi sono e saranno l’ossatura portante del piano decennale della nuova manifattura in FVG. Sarà fondato su alcuni pilastri: la dimensione aziendale, la formazione del capitale umano, l’intercettazione di investimenti, anche di multinazionali, soprattutto nei settori sofisticati e tecnologici e il sistema di accoglienza delle imprese – di cui stiamo discutendo con il Presidente Fedriga e l’assessore regionale alle Attività Produttive».
Agrusti ha concluso dicendo che «se saremo in grado di fare ciò che stiamo predisponendo con McKinsey, nostro partner abituale in LEF, prefigureremo quello il prossimo decennio della nostra manifattura. Un arco di tempo sufficientemente lungo, ma non illimitato, per attuare le soluzioni che troveremo: dalle zone industriali, alla formazione ai poli tecnologici. Anche per fare in modo che nasca impresa di nuova generazione. Su queste considerazioni, propiziate anche dalla presidenza Bonomi, abbiamo investito e investiremo».
Massimo Boni