
(AGENPARL) – sab 24 febbraio 2024 Gentili colleghi,
di seguito l’intervento dell’assessora Nicoletta Corvi sull’ampio e
complesso tema dei minori stranieri non accompagnati. Un intervento che può
essere considerato una sorta di lettera ai piacentini. Di conseguenza vi
chiederei la cortesia, se foste interessati a considerarlo, di pubblicarlo
interamente, senza tagli.
Grazie della collaborazione
Resto come sempre a disposizione
Buon sabato
Mi permetto di intervenire in merito ai commenti e agli interventi che sono
apparsi sulla stampa locale in riferimento ai minori stranieri che arrivano
nella nostra città e che siamo chiamati ad accogliere. Intervengo perché
ritengo che possa essere utile, al dibattito in corso, aggiungere alcuni
elementi che possono servire a chiarire meglio la situazione nel suo
complesso, perché la tentazione di individuare soluzioni “spicciole” a temi
sociali complessi, che originano da situazioni economico-sociali a livello
internazionale e nazionale, rischia di portarci lontano dalla realtà delle
cose e di privarci della lucidità necessaria a leggere la problematica
nelle sue varie e diverse articolazioni.
Spero quindi di riuscire a fornire qualche elemento e informazione utile a
definire un quadro d’insieme che possa aiutare tutti noi a fare chiarezza:
1. Non essendoci al momento una “regia” a livello nazionale che destini ai
territori regionali e provinciali di tutto il Paese “quote” definite di
accoglienza, i minori arrivano spontaneamente nelle Regioni di confine
(Sicilia, Calabria e Puglia, ) e in Lombardia ed Emilia-Romagna, regioni
del nord ritenute più significative per servizi e opportunità, e
vengono intercettati sui treni o in strada o si presentano autonomamente
agli uffici delle Questure prevalentemente dei Comuni capoluogo delle
regioni citate. Da quel momento i ragazzi vengono identificati e affidati
ai Comuni che hanno l’obbligo di legge di accoglierli e ne diventano tutori
responsabili. Non arrivano in modo lineare: nel nostro Comune siamo
passati dagli arrivi estivi 2022 e 2023 di 10/15 minori a settimana a 2/3
minori di questi ultimi mesi; Nel 2023 il fenomeno ha raggiunto un picco
molto significativo: nel corso dell’anno appena concluso sono stati infatti
affidati al Comune dalle forze dell’ordine 220 nuovi minori non
accompagnati; nel 2021 ne erano stati accolti complessivamente 62. Abbiamo
pertanto dovuto organizzare una accoglienza di primo livello, atta cioè ad
accogliere in modo flessibile numeri piccoli e grandi e soprattutto a
rispondere con tempestività all’obbligo di accoglienza. Si tratta di una
accoglienza temporanea, sostanzialmente rivolta alla fascia di età 16-18,
resasi necessaria perché il flusso degli arrivi ha superato di gran lunga
la capienza nelle comunità socio educative sia del nostro territorio che a
livello nazionale.
2. I servizi sociali non hanno quindi in carico un gruppo stabile di
minori, un gruppo definito di ragazzi con i quali costruire un percorso
educativo e formativo continuativo. I minori arrivano e spesso noi siamo
solo una tappa del loro viaggio. Diversi si fermano qualche settimana e poi
ripartono verso altre destinazioni; ma, in ogni caso, siamo anche noi a
trasferirli mano a mano che riusciamo a reperire posti disponibili in
comunità educative adeguate: praticamente tre o quattro volte al mese i
nostri operatori accompagnano minori in carico presso comunità educative da
Trieste a Napoli per consentire loro di vivere una esperienza educativa più
a dimensione familiare o comunitaria. Ne consegue che lavoriamo in un
cambiamento continuo di minori e situazioni e, pur non rinunciando ad un
accompagnamento educativo, sappiamo che per molti di loro è un
accompagnamento a tempo, parziale, che spesso non ci consente di costruire
relazioni e proposte stabili e continuative
3. L’attività illustrata dal presidente della cooperativa sociale
L’Ippogrifo, contattato nei giorni scorsi dalla stampa e in particolare da
Libertà, non è certamente esaustiva dell’impegno dell’Amministrazione
comunale nella gestione dei minori stranieri non accompagnati ad essa
affidati. Oltre ai servizi già illustrati, i minori sono coinvolti e
partecipano ad una pluralità di altri interventi di alfabetizzazione
linguistica, di gestione del tempo libero, di formazione professionale.