
(AGENPARL) – sab 24 febbraio 2024 Gentile Collega,
si inoltra nota dell’europarlamentare della Lega Matteo Adinolfi sul tema
della sanità pontina.
Grazie e buon lavoro.
MATTEO ADINOLFI (LEGA): “IN PROVINCIA I VARI PRONTO SOCCORSO SONO AL
COLLASSO A CAUSA DELLA CARENZA DI PERSONALE. SI INTERVENGA CON SOMMA
URGENZA”
*“Sul tema della sanità pubblica occorre fare una riflessione razionale,
lontano da passerelle e proclami elettorali, ragionando sulle problematiche
esistenti per trovare soluzioni adeguate nel breve e lungo termine,
ascoltando le istanze di chi vive quotidianamente ambienti e situazioni.
Bene i 7 milioni e 540 mila euro destinati alla provincia di Latina, per
troppo tempo vittima di un sistema romanocentrico, ma potrebbero
rappresentare una flebile boccata d’ossigeno per il servizio sanitario
poiché riguardano unicamente le strutture e non contemplano l’urgente
necessità dalla sanità pubblica locale: il personale. A cosa serve
l’adeguamento tecnologico, il potenziamento delle apparecchiature e la
razionalizzazione dei percorsi chirurgici dei Pronto Soccorso se non
abbiamo medici e personale sanitario a sufficienza? Che ce ne facciamo di
macchinari d’avanguardia se abbiamo liste d’attesa infinite che non
permettono al cittadino di fruire dei servizi sanitari? Ancora oggi, dopo
anni e a distanza di dodici mesi dall’insediamento della nuova Giunta
regionale, ci troviamo a parlare di pronto soccorso al collasso, di medici
e infermieri che fuggono in altri reparti o strutture, di personale
sottoposto a turni massacranti e disumani, di aggressioni al personale da
parte di utenti esausti per i disservizi, di attese estenuanti che durano
anche giorni. Per non parlare di pazienti, spesso anziani, che aspettano un
posto letto per giorni su barelle nel caos dei Pronto Soccorso, in
condizioni assolutamente precarie, in alcuni casi addirittura su quelle
delle ambulanze del 118, che così restano bloccate per ore. È palese che
questa situazione di sovraffollamento e impossibilità di ricoveri è causata
dalla carenza cronica del personale medico e infermieristico, carenza che
non si riesce ad arginare nemmeno facendo ricorso a medici esterni. La
crisi del pronto soccorso è ormai ben nota da tempo ma nessuno ha
concretamente agito per contenerla e debellarla. Oggi non possiamo più
permetterci di soprassedere. E se sono vere le voci che mi giungono dagli
ospedali di Fondi e Terracina, dove pare che non siano utilizzati tutti i
posti letto a disposizione per la mancanza di personale, con i pazienti che
non vengono ricoverati e lasciati nel Pronto Soccorso o nelle ambulanze, la
situazione si fa ancora più grave.Torno a ribadire, ben vengano gli
investimenti previsti ma la ripresa dalla sanità pontina oggi passa
attraverso la valorizzazione e il potenziamento delle risorse umane, di
tutte quelle figure a cui è affidata la cura del paziente e la qualità
delle prestazioni sanitarie. Se non mettiamo loro in condizione di lavorare
bene e con la serenità che la professione richiede, non riusciremo mai ad
approdare ad una sanità all’avanguardia, attenta alle esigenze del paziente
e in linea con alti standard qualitativi. Investire nel personale medico e
paramedico significa investire nella salute dei cittadini. Auspico un
intervento immediato del Presidente Rocca per una programmazione che sappia
realmente garantire un’offerta sanitaria adeguata in tutto il territorio,
anche attraverso la ristrutturazione dei distretti, che non garantiscono
più prestazioni specialistiche che ridurrebbero le liste d’attesa, le cure
domiciliari attraverso il CAD e la ridefinizione dei PAT, che così come
attualmente strutturati non riescono a soddisfare le necessità dei
cittadini, risultando inutili e a volte addirittura dannosi; non
dimenticando infine la costruzione dei nuovi ospedali di Latina e Formia,
necessari a garantire servizi sempre maggiori e adeguati a un bacino
d’utenza numericamente importante.Mi auguro infine Rocca possa nominare
quanto prima il nuovo direttore generale dell’Asl di Latina evitando lunghi
periodi di commissariamento che, come si sa, finiscono per paralizzare
l’attività amministrativa e le scelte strategiche sul territorio, tra
l’altro in un momento delicato in cui è necessario ingranare le marce e
procedere spediti”.*
Lo dichiara in una nota l’eurodeputato della Lega Matteo Adinolfi.
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