
(AGENPARL) – gio 22 febbraio 2024 Teatro dei Sozofili
Stagione teatrale 2023-2024
11 novembre – 16 marzo
Sabato 24 febbraio Luigi D’Elia porta in scena Caravaggio. Di chiaro e di oscuro,
un monologo sulla storia di uno più grandi pittori della storia dell’arte.
Quanti dettagli servono per raccontare la storia di Caravaggio? Questo è l’interrogativo da cui è
partito il drammaturgo Francesco Niccolini, autore dello spettacolo che ha debuttato nell’ottobre
2023 e arriva sul palcoscenico di Modigliana sabato 24 febbraio (inizio ore 21).
Caravaggio. Di chiaro e di oscuro è il titolo del monologo interpretato da Luigi D’Elia, che insieme
a Niccolini torna a raccontare un altro frammento della natura selvaggia che sta a loro tanto a
cuore. Dopo Zanna Bianca, Moby Dick e Tarzan, si allontanano dalla grande letteratura per
addentrarsi nella pittura più sublime e abissale, quella di Caravaggio.
Con la regia di Enzo Vetrano e Stefano Randisi attraversano l’epoca d’oro della cultura italiana ed
europea, quel primo Seicento che ha visto sbocciare i capolavori e le rivoluzioni più grandi del
pensiero, dell’arte e della scienza occidentale: Shakespeare, Galileo, Cervantes, Gesualdo da
Venosa e Caravaggio. Tutti insieme. Nati e morti tutti negli stessi anni. Tutti mossi dallo stesso
scandaloso ardore.
“C’è la peste da bambino, che gli porta via padre e nonno. La fame e la povertà, il successo, le
risse: agguati in strada, denunce e un omicidio. Fughe precipitose e ritorni. Arresti, scarcerazioni,
protettori, amanti, sentenze di morte. Una grazia arrivata troppo tardi” – commenta il
drammaturgo Francesco Niccolini. “Poi le tele: prostitute per madonne, giovani compagni di letto
per angeli. Se stesso testimone in disparte. Un vecchio per tutto il resto. Opere spesso rifiutate dai
committenti, “spropositate per lascivia e poco decoro”. I corpi: provocatori e sensuali. E la sua
mano che si muove irrispettosa: penetra nel costato di Cristo per l’incredulità di san Tommaso.
Decapita Oloferne senza che l’occhio abbassi lo sguardo. Guida la mano del santo analfabeta per
insegnargli a leggere e scrivere. Senza misericordia né resurrezione mostra la Vergine morta.
Dipinge calcagni neri, unghie sporche, orrore, notte, pochissima luce e tanta meraviglia selvaggia».
“La cosa più importante è la verità. Verità artistica, che significa credibilità, rendere vicino ciò che
sembra lontano. Nei suoi quadri Caravaggio cerca e trova questa verità, la rende concreta, visibile
e tangibile. La stessa verità noi cerchiamo nel nostro lavoro”, riflettono i registi Enzo Vetrano e
Stefano Randisi. “Il testo di Francesco possiede anche questa qualità, che il nostro percorso
comune ha consolidato: la necessità di essere vero (anche quando il vero non è esattamente ciò
che si racconta). La credibilità delle parole, della poesia, tradurranno la verità pittorica delle
Madonne di Caravaggio. E perfetta è la capacità di Luigi, in questa avventura, di raccontare una
storia come se ne fosse l’invisibile testimone, senza farti accorgere che ti prende per mano e ti
conduce lì, al centro dell’azione, come deve fare il vero teatro”.
“Chissà se le opere di Caravaggio possono essere nell’arte quella Misericordia che facciamo così
fatica a trovare” – conclude l’interprete Luigi D’Elia. “Se nelle sue tele, apparentemente così cupe,
non ci sia anche (e già da allora) quell’umanità sola, in cerca di tenerezza, di un abbraccio che
scaldi che oggi vediamo arrivare disperata dal mare. Abbiamo speranza che nel nostro spettacolo
possa finire tutto il mistero di questa umanità che cerca, fa i suoi tentativi, sbaglia, si mette in
viaggio, cade, si rialza e scopre infine che il miracolo più prossimo è quello dell’incontro con
l’Altro: profugo, nemico, carnefice, compagno, santo o dannato che sia. Tutto qui in fondo: il
miracolo dell’umano che cerca, immortalato in tele scure e di luce che hanno segnato per sempre
la storia dell’arte”.
Dal 20 febbraio è disponibile il webinar con protagonista Luigi D’Elia nell’ambito del progetto
Racconti fuori scena, un ciclo di incontri online sul teatro e i suoi linguaggi promosso da ATER
Fondazione. Il programma di incontri online è cominciato il 23 gennaio e si realizza attorno a
quattro interpreti della stagione teatrale 2023/2024, Marta Cuscunà, Luigi D’Elia, Cristiana
Morganti, Oscar De Summa.
Gli appuntamenti si possono sia seguire in diretta che recuperare successivamente, sono guidati
dalla critica teatrale Nella Califano e sono trasmessi su http://www.teatrinellarete.it, sul canale YouTube
e la pagina Facebook di ATER Fondazione.
Il prossimo spettacolo in programma a Modigliana è Secondo lei, con Caterina Guzzanti e Federico
Vigorito, in scena sabato 16 marzo.
Informazioni e biglietteria
Teatro dei Sozofili
piazzale Enrico Berlinguer, 23 Modigliana
http://www.ater.emr.it
Inizio spettacoli ore 21
Biglietteria
Lunedì e venerdì dalle 10 alle 13, mercoledì dalle 16 alle 19.
Nei giorni di spettacolo a partire da due ore prima dell’inizio della rappresentazione.
Prevendita on line su http://www.vivaticket.it e nelle rivendite autorizzate Vivaticket (si applicano i diritti
di prevendita).
Prenotazioni via e-mail e telefoniche.
I biglietti prenotati dovranno essere ritirati entro il giorno precedente lo spettacolo o pagati con
bonifico bancario pena l’annullamento della prenotazione.
Ufficio stampa ATER Fondazione
Cora Balestrieri
Fiorella Milano