(AGENPARL) - Roma, 22 Febbraio 2024(AGENPARL) – gio 22 febbraio 2024 Autismo: avviato il convegno scientifico organizzato da Asl e Università di Taranto.
Presso la sede UniBa di Taranto, due giorni dedicati all’autismo per la condivisione di buone pratiche e la creazione di una rete di cura e sostegno. Il convegno organizzato insieme all’Università di Bari e alla Società italiana di neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza SINPIA.
Ha avuto avvio oggi pomeriggio, presso l’Aula Magna del Dipartimento Jonico dell’Università di Bari, il convegno scientifico dal titolo “Autismo: ricerca, innovazione, programmazione e servizi territoriali. Le buone pratiche”, organizzato dalla Asl Taranto e dalla Scuola di Medicina dell’Università degli studi di Bari, insieme alla Società italiana di neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza SINPIA.
Ad aprire la due giorni di studio, la testimonianza dei genitori di un bambino con autismo di livello 3, ovvero quello più grave, che hanno raccontato la loro quotidianità, sin dall’esordio della malattia con l’iniziale difficoltà di diagnosi prima e accettazione poi e l’incertezza che ha accompagnato questo percorso, ma hanno anche mostrato la forza di chi quotidianamente si impegna per offrire al proprio figlio le migliori terapie e la ricerca dei servizi e della rete di sostegno, che sono fondamentali.
Gli interventi di saluto del presidente della Regione Puglia Michele Emiliano e dell’assessore alla Salute Rocco Palese – entrambi collegati in videoconferenza – hanno ribadito l’impegno della Regione nel sostegno alle famiglie e nello sviluppo di una rete di servizi che possano garantire alle persone con autismo terapie, inclusione, servizi.
“Il fenomeno dell’autismo – ha esordito Emiliano – è ancora largamente dibattuto all’interno della comunità scientifica. Nessuno è ancora in grado di dire quali siano le sue origini né quali siano le terapie più efficaci. Sappiamo inoltre che gli interventi terapeutici non sono definitivi o risolutivi. In questo scenario, qualcuno potrebbe pensare di rinunciare a definire una strategia di intervento e di accompagnamento delle persone con autismo, forse credendo che ogni impegno possa rivelarsi vano. Noi abbiamo respinto immediatamente questo modo di pensare perché siamo fermamente convinti che gli interventi terapeutici abbiano fondamentale importanza, non solo per le persone con autismo, ma anche per le loro famiglie e per la comunità. Per questo motivo, abbiamo avviato un dialogo con le famiglie e siamo arrivati a sostenere tutte le terapie che sono attualmente disponibili. Lo abbiamo fatto prevalentemente attraverso il bilancio ordinario perché il Fondo Sanitario Nazionale non ci concede di investire su questo aspetto se non in maniera molto parziale”.
