
(AGENPARL) – mer 21 febbraio 2024 Scuola, Catarci: “Con no proroga graduatorie le destre
e Governo Meloni si schierano contro servizi pubblici”
Roma, 21 febbraio 2024 – “Le destre in Parlamento e il Governo non hanno voluto
inserire la proroga della validità delle graduatorie concorsuali per le quasi 6.000 tra
educatrici e insegnanti della Capitale. Questo atto evidenzia, ancora una volta, come le
destre al Governo si schierino contro la gestione pubblica dei servizi educativi, cercando di
fatto di affossarli per favorire inevitabilmente i privati, come hanno fatto nel periodo di
governo di Alemanno a Roma. Come giunta capitolina lo scorso anno abbiamo investito le
risorse disponibili nel piano assunzionale per le assunzioni di educatrici e insegnanti,
stabilizzando in un anno 650 persone”.
“Abbiamo poi richiesto a più riprese, a settembre 2023 con una nota ufficiale al Ministro
Zangrillo, di riconoscere la possibilità alla Capitale di procedere a un piano straordinario di
nuovi ingressi nel settore amministrativo, della polizia locale ed educativo e scolastico, in
vista del Giubileo e per migliorare la quotidianità. Tali istanze sono state ribadite in incontri
pubblici talvolta alla presenza dello stesso Ministro, come accaduto al Comune di Marino il
29 gennaio scorso, nonché con l’ultima lettera finalizzata a far inserire il provvedimento di
proroga delle graduatorie nel decreto milleproroghe”.
“In appoggio a Roma sono state avanzate appositi emendamenti dai deputati Pd Marianna
Madia e Andrea Casu, che si ringraziano per il tentativo. Ma non c’è peggior sordo di chi
non vuol sentire e Governo e Parlamento hanno tirati dritto, facendo seguire i fatti a quello
che avevano affermato proprio al Comune di Marino: di essere contrari a prorogare
qualunque graduatoria, anche quelle indispensabili del personale educativo di Roma”.
“Le destre e FdI in particolare, nel goffo tentativo di negare l’evidenza dei fatti, cercano di
imbrogliare e di scaricare sulla giunta Gualtieri la responsabilità di tali scelte scellerate e
contro gli interessi di Roma. Le chiacchiere stanno a zero: avrebbero potuto e dovuto fare
la proroga per convinzione e dovere, visto che non è accaduto, se non stanno solo
recitando una parte da attori di infimo livello, uniscano la loro voce alla nostra e chiedano
al governo un apposito intervento normativo, perché Roma Capitale continuerà a
chiederlo, per il bene delle insegnanti e delle educatrici, delle famiglie e di Roma”, dichiara
Andrea Catarci, Assessore al Personale di Roma Capitale.