
(AGENPARL) – mer 21 febbraio 2024 COMUNICATO STAMPA
CONFAPI E API. DI GIORGIO:
LAVORARE UNITI PER RIVEDERE CBAM.
BENE RISOLUZIONE MAGGIORANZA
?La nostra Confederazione nazionale, la CONFAPI, è stata la prima
Associazione a prendere posizione nei mesi scorsi su una tematica che, se
non ricalibrata, potrebbe creare gravissimi danni all?industria Italiana. È
fondamentale che le associazioni datoriali e la politica lavorino assieme
per la revisione del CBAM, il Carbon Border Adjustment Mechanism, oggi
rivolto a colpire solo le materie prime prodotte in Paesi extra europei con
alto contenuto di Co2, lasciando invece completamente spalancata la porta
europea all?importazione dei semilavorati e dei prodotti finiti prodotti con
ancor più alte emissioni? ? commenta Mario Di Giorgio, Presidente API Novara
VCO e Vercelli.
?Come ha spiegato il nostro Presidente Confederale Cristian Camisa, si
tratta – prosegue Di Giorgio – di un meccanismo nato con l?obiettivo di
individuare i prodotti ad alta intensità di emissioni di carbonio in
ingresso nell?area UE e pensato per correggere i vantaggi sfruttati da quei
produttori che sceglievano di spostare le proprie attività in aree extra UE,
con leggi meno rigorose in termini di controllo e misurazione delle
emissioni. Alluminio e acciaio ad esempio sono due materie prime strategiche
per le nostre industrie metalmeccaniche che, se dovranno subire un costo
maggiore derivante dalla CBAM, dovranno necessariamente essere difese
dall?importazione, meno costosa, dei semilavorati e dei prodotti finiti
fatti in Paesi che non applicano la stessa tassa ambientale alle materie
prime?.
?Il rischio concreto è che molte grandi industrie, se non ci saranno
correttivi quanto prima, decidano di esternalizzare in Paesi Extra UE il
processo di trasformazione oggi fatto dalle piccole e medie industrie
Italiane. Occorre difendere il nostro tessuto industriale e lavorare in
Italia e in Europa per modificare un provvedimento che rischia di mettere a
repentaglio decine di migliaia di imprese? ? aggiunge Di Giorgio.
?Mi unisco anche a quanto dichiarato dal Presidente Nazionale di