
(AGENPARL) – lun 19 febbraio 2024 CGIL SICILIA
UFFICIO STAMPA
COMUNICATO STAMPA
Polo industriale di Siracusa: Fiom Sicilia e provinciale, dal decreto
energia grandi opportunità di sviluppo, ma politica e governo si impegni
per riqualificare Melilli e Punta Cugno
Siracusa, 19 febbraio- “Con il decreto energia, convertito il legge lo
scorso 7 febbraio, si offrono inedite opportunità di sviluppo per l’area
industriale di Siracusa che vanno colte riqualificando le aree di Punta
Cugno e Mellilli, oggi sottoutilizzate, per sviluppare progetti coerenti
col decreto in questione o candidarsi per la costruzione delle torri
eoliche da utilizzare per il progetto Renexia sulla costruzione di un
impianto eolico offshore nel canale di Sicilia”. Lo scrivono in una nota
i segretari generali della Fiom Sicilia e di Siracusa Francesco Foti e
Antonio Recano. “ Ci vogliono politiche industriali
chiare-sottolineano- chiediamo dunque il confronto col governo e con la
politica per condividere strategie e linee di intervento pubblico che
convoglino investimenti. Finora – rilevano – politica e sistema delle
imprese sono restati a guardare, occorre dunque mettere insieme
sindacato, movimenti, associazioni e cittadini sostegno di questa
vertenza, perché siamo convinti che solo la lotta del territorio potrà
decidere la sorte del petrolchimico”.
“Si tratta- aggiungono- di intercettare le opportunità offerte dalla
transizione e di affermare un diverso, moderno e competitivo modello
industriale che, in chiave green, affranchi dalla monocultura
industriale”. Il decreto nazionale prevede “la creazione di un polo
strategico nazionale nel settore della progettazione, della produzione e
dell’assemblaggio di piattaforme galleggianti e delle infrastrutture
elettriche funzionali allo sviluppo della cantieristica navale per la
produzione di energia eolica in mare”, prevedendo per il progetto due
porti, quello di Taranto e quello di Augusta che hanno a disposizione
gli spazi, le infrastrutture necessarie e le competenze nel campo della
movimentazione di pale eoliche e nel caso del porto di Augusta anche
nell’offshore.
“Infatti – ricorda la Fiom- nel perimetro prospicente la rada di
Augusta, all’inizio degli anni 80’ si realizzò una grande intuizione con
la nascita da un progetto congiunto – Sindacati, Enti locali,
Associazioni Datoriali e Regione Siciliana – di un polo metalmeccanico
d’avanguardia candidato alla costruzione di piattaforme petrolifere OFF
SHORE nelle aree di Punta Cugno e Marina di Melilli. Lo sforzo economico
della regione, che finanziò con 60 miliardi di lire l’acquisto delle
attrezzature, favori la nascita del consorzio ITALOFFSHORE, che
caratterizzato da una manodopera altamente professionale acquisì
importanti commesse e per oltre 10 anni diede lavoro ad oltre 2000
lavoratori metalmeccanici. Questa straordinaria intuizione insieme
all’esperienza Si.Te.Co, azienda che ha dato lavoro a circa 700
metalmeccanici fino al 2010 nel campo dell’Eolico, ha rappresentato
forse l’unica vera occasione di diversificazione produttiva ed
occupazionale, purtroppo- sottolineano Foti e Recano- finita miseramente
nell’indifferenza della politica e stritolata dall’inadeguatezza degli
imprenditori locali”.
Foti e Recano sostengono “ che spazi importanti e officine attrezzate,
imprese qualificate e maestranze specializzate, fondali marini adeguati,
rappresentino ancora oggi un insieme di condizioni e caratteristiche
difficilmente riscontrabili in Italia che se valorizzate potrebbero
intercettare importanti progetti e traghettare il nostro territorio
verso un nuovo modello industriale, capace di dare lavoro a migliaia di
metalmeccanici che vogliono essere protagonisti del cambiamento”.
2024 dac