
(AGENPARL) – gio 15 febbraio 2024 COMUNICATO STAMPA
Legge delega sugli anziani, Auser in Audizione alla Commissione Affari
sociali della Camera
Dalla mancanza di risorse al vuoto dell?integrazione socio sanitaria,
l?associazione ha presentato l?elenco delle criticità
Roma, 15 febbraio 2024
Questa mattina l?Auser ha preso parte all?Audizione presso la Commissione
Affari sociali della Camera dei Deputati sulla legge delega sugli anziani
33/23.
Nel corso dell?audizione l?Auser ha rimarcato le principali criticità, fra
queste l?assenza di risorse adeguate all?attuazione di una riforma che
interessa, tra persone fragili e loro famigliari, non meno di 10 milioni di
persone.
Il punto è che non c?è stato nessuno sforzo a prefigurare meccanismi di
finanziamento a regime della ?long term care?, limite che forse si sarebbe
potuto evitare se si fossero coinvolte le parti sociali.
Altro punto di criticità l?integrazione socio sanitaria. La governance che
viene prefigurata, tanto a livello nazionale quanto a quello locale, nei
fatti si affida ancora alla disponibilità a integrarsi dei diversi soggetti
coinvolti.
L?esperienza della 328 del 2000 dimostra come questa modalità non assicura
l?integrazione necessaria. L?idea poi che questa si possa realizzare per
mezzo dei Piani si è dimostrata del tutto inefficace. Il punto più critico è
la fragilità del distretto socio sanitario che allo stato ancora non si
configura come il fulcro del sistema di assistenza capace di fare sintesi
tra misure sanitarie e misure sociali.
Residenze sanitarie
In merito alle residenze, tenuto conto della drammatica esperienza della
pandemia e delle numerose proposte di riforma da più parti avanzate, ci
saremmo aspettati un maggiore sforzo per la loro riforma. Invece sono del
tutto generiche le misure previste malgrado la ricca elaborazione maturata
in questi ultimi anni..
Anche qui tutto viene rinviato (rinvio di quattro mesi) ai nuovi standard
per l?accreditamento, i cui principi, in linea di massima condivisibili, non
sono però sufficientemente vincolanti
Nuove forme dell?abitare
Anche le soluzioni potenzialmente più interessanti per le nuove forme
dell?abitare (art. 15 e 16), che possono prevenire le istituzionalizzazioni
degli anziani, sono rinviate successive norme e sono riferito al solo
cohousing, mentre mancano gli alloggi individuali assistiti/supportati (che
riguardano la maggior parte degli anziani).
Prevenzione e Invecchiamento Attivo
Il pilastro vero della prevenzione della non autosufficienza sono politiche
efficaci per l?invecchiamento attivo. Solo attraverso queste politiche sarà
possibile evitare un impatto sempre più insostenibile dell?invecchiamento
della popolazione sulla spesa sanitaria e sociale.
Al riguardo il testo del Decreto non aggiunge molto di sostanziale di quanto
previsto in delega. Quello che più crea meraviglia è la sottovalutazione
delle raccomandazioni per l?IA ribadite nella conferenza dell?UNECE del 2022
a Roma ed elaborate dall?Osservatorio multilivello presso il dipartimento
della famiglia.
La Prestazione universale che dovrebbe sostituire e integrare l?indennità di
accompagnamento
Il problema è che la prestazione prevista dal decreto in forma sperimentale
è destinata ad una piccolissima parte della popolazione non autosufficiente:
persone ultra80enni in possesso dei requisiti per il riconoscimento
dell?Indennità di Accompagnamento, con gravissime limitazioni e con un
reddito Isee sotto i 6mila euro. Anche su questa materia, delicatissima in
quanto è unica prestazione statale garantita alle persone disabili e non
autosufficienti, un più intenso coinvolgimento della parti sociali avrebbe
potuto consentire una riforma più sostanziale i cui cardini sono noti da
tempo.
Personale
Sul personale (art. 38) si interviene solo sugli assistenti familiari e in
riferimento alla formazione, all?eventuale riconoscimento di requisiti
professionali e alla creazione di albi regionali; non si prevede il
coinvolgimento delle Organizzazioni Sindacali
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Giusy Colmo