
(AGENPARL) – lun 12 febbraio 2024 Bologna, 12/02/2024
C.s. Acli Bologna – Petizione detraibilità spese badanti
“Una famiglia bolognese, attualmente, spende per la badante convivente a tempo pieno circa 1.170 euro al mese, al netto di contributi INPS, vitto e alloggio, tredicesima, TFR e, ovviamente, sostituzioni per le ferie, i permessi e le ore di riposo. Sottolineiamo che parliamo di “famiglie bolognesi” perché queste sono gravate da maggiorazioni derivanti dalla tabella F del Contratto Collettivo del Lavoro Domestico, che indica i valori dell’indennità vitto e alloggio. Quest’ultima su Bologna ha tre particolarità: 4 voci invece di 3 (al pranzo, cena e alloggio si aggiunge la colazione); il pranzo ha un valore più alto rispetto alla media nazionale; il risultato giornaliero viene moltiplicato per 30 giornate al mese e non per 26, come nel resto di Italia” ha spiegato oggi in conferenza stampa Carolina Ciccarelli, Direttrice del Patronato Acli di Bologna.
“Una spesa ormai insostenibile per le famiglie, che favorisce il lavoro nero e la concezione dell’anziano come un “peso”, anche economico, per le famiglie, sostenendo quella “cultura dello scarto” sempre più diffusa quando si parla di persone anziane e disabili”, osserva Chiara Pazzaglia, Presidente delle Acli di Bologna.
“Le detrazioni fiscali attuali riguardano solo i contributi INPS, peraltro solo un tetto massimo di 2.100€ e limitatamente alle persone non autosufficienti con certificazione INPS e con redditi inferiori ai 40.000€ l’anno”, spiega Simone Zucca, Direttore del Caf Acli di Bologna. “Tra l’altro le detrazioni non sono cumulabili: dunque, se in una famiglia ci sono due anziani con due badanti, i benefici sono per una sola”.