
(AGENPARL) – sab 10 febbraio 2024 Tortorelli (Uil), contro la crescita degli squilibri sociali un patto per
lo sviluppo e la crescita economica e la difesa del welfare
“Siamo fortemente preoccupati per la situazione che stanno vivendo migliaia
di famiglie lucane povere o a rischio povertà ed esclusione sociale:
complessivamente – sommando le persone in condizioni svantaggiate, in
povertà assoluta e quelle a rischio povertà, si arriva intorno al 30%, un
terzo della popolazione. Ma siamo fortemente preoccupati perché
all’incremento degli squilibri sociali non corrispondono azioni adeguate,
come registra il “Welfare Italia Index 2023”, attribuendo alla Basilicata
il terz’ultimo posto a causa di inefficacia e incapacità di risposta del
sistema di welfare”. A sostenerlo è il segretario regionale della Uil
Vincenzo Tortorelli sottolineando che “la situazione andrà peggiorando nel
tempo: l’esclusione di migliaia di nuclei familiari dalle misure attuali di
contrasto alla povertà – si dimezzano i percettori rispetto al RdC –
sommato all’aumento di lavoratori in cassa integrazione e in lavori precari
e ai livelli ancora insostenibili dei prezzi ed alla liberalizzazione del
mercato energetico porteranno ulteriori aumenti dei costi. Già adesso le
rinunce ai consumi sono tanto evidenti quanto allarmanti. L’ascensore
sociale da noi si è fermato da un pezzo. L’Ocse – aggiunge il segretario
della Uil – ha calcolato che, in Italia, sono necessarie 5 generazioni,
circa 150 anni dunque, per passare da un reddito basso a uno medio, mentre
in Danimarca, ad esempio, servono solo 2 generazioni. Le diseguaglianze,
insomma, oltre a essere un evidente motivo di ingiustizia, rappresentano
anche un ostacolo allo sviluppo e la responsabilità sociale delle aziende è
un fattore che ha un suo effetto diretto ed indiretto.Per superare questo
gap e per creare una condizione di giustizia sociale e di efficienza
economica servono politiche pubbliche adeguate, di cui oggi non c’è
traccia.
Occorre pensare ad un modello di società diversa: è necessario intervenire
per sostenere questo disagio economico e, soprattutto, investire sul lavoro
stabile e di qualità che possa portare un nuovo slancio nella nostra
regione, riattivando i consumi e quindi la produzione industriale. In
questo senso le risorse economiche del PNRR e dei fondi strutturali europei
– afferma Tortorelli – possono essere un’occasione fondamentale per questa
svolta, ma è opportuno coinvolgere tutti gli attori a partire dalle parti
sociali. Per tutto questo il “Ddl ammazza Sud” di Calderoli e del Governo –
che mina le fondamenta dell’unità e la coesione nazionale, spaccherà il
Paese in due, penalizzando chi ha di meno e avvantaggiando chi ha di più –
va fermato. Questo provvedimento ancora non è legge dello Stato, ma ha già
iniziato a dispiegare i suoi effetti secessionisti.
Per ridurre le diseguaglianze sempre più marcate fra una parte e l’altra
del Paese e, allo stesso tempo, per aiutare la convergenza del Mezzogiorno
verso il resto della Nazione, occorre rilanciare un patto per lo sviluppo,
la crescita economica in Basilicata e la difesa del welfare, incentivando
la contrattazione aziendale: senza salari adeguati al recupero del potere
d’acquisto perso negli ultimi anni – circa il 10% – il rischio è di una
stagnazione con un ulteriore aumento delle diseguaglianze e della povertà”.
Ufficio Stampa UIL Basilicata
Via Napoli,3
85100 Potenza – Italia
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