
(AGENPARL) – mer 07 febbraio 2024 COMUNICATO STAMPA
IL CDA APPROVA I RISULTATI CONSOLIDATI PRELIMINARI AL 31 DICEMBRE 2023
UTILE NETTO PARI A 2.052 MILIONI DI EURO (RISPETTO A UNA PERDITA DI 178 MILIONI DI
EURO NEL 2022), INCLUSIVO NEL 4° TRIMESTRE DI 466 MILIONI DI EURO DI RILASCI NETTI
DI ACCANTONAMENTI SU FONDI RISCHI E ONERI E DI UN POSITIVO EFFETTO NETTO DELLE
IMPOSTE PER 339 MILIONI (UTILE NETTO NEL 4° TRIMESTRE PARI A 1.123 MILIONI DI EURO)
RITORNO AL DIVIDENDO, IN ANTICIPO DI DUE ANNI RISPETTO AL TARGET DI PIANO:
0,25 EURO PER AZIONE, PER UN TOTALE DI 315 MILIONI DI EURO1
SOLIDITA’ PATRIMONIALE AI VERTICI DEL SISTEMA: CET1 RATIO FULLY LOADED AL 18,1%
IN CRESCITA DI 248 PUNTI BASE A/A E POST DISTRIBUZIONE DI DIVIDENDI
I RISULTATI AL 31 DICEMBRE 2023 CONFERMANO L’EFFICACIA DELLA STRATEGIA DI BANCA
COMMERCIALE, CON IL RAFFORZAMENTO DEL PROPRIO POSIZIONAMENTO ED
UN’ORGANICA PROFITTABILITA’ SOSTENIBILE
*******************
I RISULTATI 2023 BENEFICIANO DEL MIGLIORAMENTO DELLA PERFORMANCE OPERATIVA,
CON IL RISULTATO OPERATIVO LORDO (PARI A 1.954 MILIONI DI EURO) IN CRESCITA DI
OLTRE IL 90% A/A, GRAZIE ALLA POSITIVA DINAMICA DEI RICAVI (+21,7% A/A) E AGLI
INTERVENTI STRUTTURALI DI EFFICIENTAMENTO DEI COSTI OPERATIVI (-12,6% A/A) CON
UN COST/INCOME AL 49%, IN FORTE RIDUZIONE RISPETTO A DICEMBRE 2022 (68%)
RISULTATO OPERATIVO LORDO DEL 4° TRIMESTRE A 508 MILIONI DI EURO, STABILE T/T
CON IL CONTRIBUTO DEI RICAVI (+4,1% T/T) CHE HA CONSENTITO DI ASSORBIRE GLI
IMPATTI DEL RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE
MARGINE DI INTERESSE IN SIGNIFICATIVA CRESCITA (+49,3% A/A) GRAZIE ALLA POSITIVA
DINAMICA DELLO SPREAD COMMERCIALE (+144 PUNTI BASE A/A), CON IL LIVELLO DEL 4°
TRIMESTRE IN LINEA CON IL TRIMESTRE PRECEDENTE
OTTIMA PERFORMANCE DELLE COMMISSIONI NEL 4° TRIMESTRE (+5,9% T/T) GRAZIE IN
PARTICOLARE ALLA CRESCITA DELLA COMPONENTE DA SERVIZI (+9,4% T/T); BUONA
La distribuzione dei dividendi sarà soggetta all’autorizzazione della BCE e all’ approvazione dell’Assemblea degli Azionisti.
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TENUTA SULL’ANNO (-3,1% A/A) CONSIDERATO L’IMPATTO SULLE COMMISSIONI UPFRONT
CONSEGUENZA DELLA VOLATILITA’ DEI MERCATI
RACCOLTA COMMERCIALE TOTALE2 IN CRESCITA DI 9,7 MILIARDI DI EURO DA INIZIO ANNO
(+6,6% A/A), CON UN TREND POSITIVO VISIBILE ANCHE NEL 4° TRIMESTRE (+3,5% T/T) A
CONFERMA DELLA FORZA DELLA RETE
LA DINAMICA DEI VOLUMI DEGLI IMPIEGHI3 PERFORMING (-3% A/A) RIFLETTE, SEBBENE IN
MISURA MINORE, IL COMPLESSIVO ANDAMENTO DEL MERCATO
COSTO DEL RISCHIO DELL’ANNO PARI A 57 PUNTI BASE, IN LINEA CON LA GUIDANCE
STOCK DEI CREDITI DETERIORATI LORDI STABILE NEL TRIMESTRE A 3,5 MILIARDI DI EURO,
COSI’ COME L’NPE RATIO LORDO AL 4,4% (4,4% AL 30 SETTEMBRE 2023) E L’NPE RATIO
NETTO AL 2,3% (2,2% AL 30 SETTEMBRE 2023)
COPERTURA COMPLESSIVA DEI CREDITI DETERIORATI AL 49,1%, IN CRESCITA A/A (CA. +100
PUNTI BASE RISPETTO A FINE 2022), CON LA DINAMICA DEL TRIMESTRE CHE FATTORIZZA IL
DECONSOLIDAMENTO DELLA CESSIONE DI NPE FINALIZZATA AD AGOSTO 2023
SOLIDA POSIZIONE DI LIQUIDITA’, CON UNA COUNTERBALANCING CAPACITY NON
IMPEGNATA PARI A CIRCA 30 MILIARDI DI EURO; LCR 163% E NSFR 130% E INCIDENZA DEL
FUNDING BCE IN SIGNIFICATIVA RIDUZIONE RISPETTO ALL’ANNO PRECEDENTE
PETITUM4 PER RISCHI LEGALI STRAORDINARI RIDOTTO A CA. 890 MILIONI DI EURO, OLTRE
AL CONTENZIOSO ALKEN (CA. 450 MILIONI DI EURO), NEL CUI AMBITO A DICEMBRE 2023, A
SEGUITO DELLA GIA’ POSITIVA SENTENZA DI PRIMO GRADO, È STATA EMESSA UNA
SENTENZA CONFORME A FAVORE DELLA BANCA DA PARTE DELLA CORTE D’APPELLO DI
MILANO
RAFFORZATO IL PRESIDIO DELLA STRATEGIA COMMERCIALE CON LA NOMINA A VICE
DIRETTORE GENERALE COMMERCIALE E VICARIO DI MAURIZIO BAI, GIA’ CHIEF
COMMERCIAL OFFICER IMPRESE E PRIVATE
*****
Raccolta diretta e indiretta.
Petitum attinente alle vertenze classificate a rischio di soccombenza “probabile” e “possibile”.
3 Esclusi
COMUNICATO STAMPA
Siena, 7 febbraio 2024 – Il Consiglio di Amministrazione di Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A.
(la “Banca”), conclusosi ieri sera sotto la presidenza dell’Avvocato Nicola Maione, ha esaminato ed
approvato i risultati al 31 dicembre 2023.
I risultati di conto economico di Gruppo al 31 dicembre 2023
Al 31 dicembre 2023 il Gruppo ha realizzato ricavi complessivi per 3.797 mln di euro, in aumento
del 21,7% rispetto all’anno precedente.
Tale dinamica è da ricondurre alla crescita del margine di interesse, che beneficia, sul fronte degli
impieghi, dello scenario favorevole dei tassi, in un contesto di attento presidio del costo della
raccolta. Il positivo andamento del margine di interesse ha più che compensato il minor contributo
delle commissioni nette (registrato soprattutto sui proventi della gestione del risparmio, in ragione
del mutato scenario di mercato) e delle altre componenti di ricavo.
I ricavi del quarto trimestre 2023 ammontano a 993 mln di euro, in crescita rispetto al trimestre
precedente (+4,1%) trainati dalle commissioni nette (+5,9%) a fronte di un margine di interesse
pressoché stabile. In aumento anche gli altri ricavi della gestione finanziaria a seguito principalmente
dei maggiori proventi generati dalle partecipazioni nelle società collegate assicurative.
Il margine di interesse al 31 dicembre 2023 è risultato pari a 2.292 mln di euro, in crescita rispetto
al 2022 (+49,3%), guidata prevalentemente: (i) dal maggior contributo del comparto commerciale,
che ha beneficiato, fra l’altro, di maggiori interessi attivi sugli impieghi, generati dall’aumento dei
tassi di interesse, solo in parte bilanciati dai maggiori interessi passivi sulla raccolta, (ii) dalla
maggiore contribuzione del portafoglio titoli, in conseguenza di maggiori rendimenti e (iii) dal
maggiore apporto derivante dai rapporti con banche. Nei rapporti con banche centrali, al 31 dicembre
2023 è stato contabilizzato un costo netto pari a 89 mln di euro, rispetto al beneficio netto di 161 mln
di euro di fine 2022. Tale dinamica è da ricondurre alle decisioni di politica monetaria di BCE, che
hanno introdotto una serie di aumenti dei tassi di riferimento e alcune modifiche, a far data dal 23
novembre 2022, ai termini e alle condizioni applicate alle aste TLTRO III in essere5. In aumento,
rispetto all’anno precedente, anche il costo della raccolta di mercato, a seguito del rialzo dei tassi e
delle nuove emissioni effettuate nel 2023.
Il margine di interesse del quarto trimestre 2023 è sostanzialmente stabile rispetto al trimestre
precedente (-0,1%) con un remix di costo fra la raccolta commerciale e il costo netto dei rapporti con
banche centrali. In particolare, il costo netto dei rapporti con banche centrali risulta in calo rispetto
al trimestre precedente sia per la diminuzione degli interessi passivi sulle aste TLTRO
(rispettivamente, 47 mln di euro nel quarto trimestre 2023 e 77 mln di euro nel terzo trimestre 2023),
a seguito della scadenza di fine settembre 2023 (3 mld di euro), sia per il maggiore beneficio sulla
liquidità depositata (123 mln di euro nel quarto trimestre del 2023 rispetto a 110 mln di euro nel
trimestre precedente). In aumento invece il costo delle aste MRO e LTRO (75 mln di euro nel quarto
trimestre 2023 rispetto a 55 mln di euro registrati nel terzo trimestre del 2023).
Si ricorda che gli interessi fino al 23 giugno 2022 avevano potuto beneficiare del cosiddetto “special interest rate period”, con tasso applicato pari al -1%; dal 24
giugno fino al 22 novembre 2022 il tasso applicato e regolato a scadenza è stato il tasso medio sui depositi presso la Banca Centrale (Deposit Facility Rate o
DFR), calcolato dalla data di emissione sino al 22 novembre 2022, mentre a partire dal 23 novembre 2022 il tasso applicato risulta pari al DFR medio in
vigore da tale data fino a scadenza.
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Le commissioni nette al 31 dicembre 2023, pari a 1.322 mln di euro, evidenziano una flessione
rispetto a quelle consuntivate nell’anno precedente (-3,1%) riconducibile soprattutto ai proventi sulla
gestione del risparmio (-3,7%). A questo riguardo, i maggiori proventi sul risparmio amministrato, in
ragione del rinnovato interesse da parte della clientela per gli investimenti a tasso fisso
(principalmente titoli di stato), hanno parzialmente bilanciato le minori commissioni sul risparmio
gestito. In lieve riduzione le commissioni da servizi bancari tradizionali (-0,9%) a seguito della
flessione sul comparto delle carte e pagamenti; stabile il contributo dei proventi sul credito. Infine, la
dinamica delle commissioni sul credito al consumo intermediato (-47,9%) è da ricondurre alla
valorizzazione della fabbrica interna di consumer finance, avviata lo scorso anno.
Il contributo del quarto trimestre dell’esercizio 2023 è in crescita rispetto al trimestre precedente
(+5,9%), grazie soprattutto alle commissioni da servizi bancari tradizionali (+9,4%), che beneficiano
in particolare della ripresa sul comparto del credito; in aumento anche le commissioni sulla gestione
del risparmio (+1,0%).
I dividendi, proventi simili e utili (perdite) delle partecipazioni ammontano a 107 mln di euro e
risultano inferiori di 5 mln di euro rispetto al 31 dicembre 2022, principalmente a seguito di minori
proventi generati dalle partecipazioni assicurative. Viceversa, il risultato del quarto trimestre 2023 si
pone in crescita rispetto al trimestre precedente (+15 mln di euro), in relazione alla maggiore
contribuzione derivante dalle citate società assicurative.
Il risultato netto della negoziazione, delle valutazioni al fair value di attività/passività e degli
utili da cessioni/riacquisti al 31 dicembre 2023 ammonta a 67 mln di euro, in calo di 7 mln di euro
rispetto ai valori registrati nell’anno precedente, mentre il risultato del quarto trimestre 2023 si pone
in crescita di 5 mln di euro rispetto al trimestre precedente.
Al 31 dicembre 2023 gli oneri operativi sono risultati pari a 1.843 mln di euro, in riduzione rispetto
al 2022 (-12,6%); in crescita invece l’ammontare del quarto trimestre 2023 rispetto al trimestre
precedente (+9,2%), incorporando, nelle spese per il personale, gli effetti del rinnovo del CCNL
siglato lo scorso novembre. Esaminando in dettaglio i singoli aggregati emerge quanto segue:
le spese per il personale, che ammontano a 1.180 mln di euro, si pongono in flessione
rispetto all’anno precedente (-15,3%), in virtù dei benefici ad anno pieno legati alla manovra
2022 di uscite attraverso l’esodo/fondo di solidarietà; l’effetto di tale flessione è stato solo in
parte limitato dai maggiori oneri conseguenti al rinnovo del CCNL dei bancari e alla
componente variabile incentivante della retribuzione, non prevista nel 2022. Il saldo del
quarto trimestre 2023 è superiore rispetto al precedente trimestre (+12,9%) poiché include
gli effetti del citato rinnovo del CCNL, aventi decorrenza 1° luglio 2023 e contabilizzati dopo
la firma dell’accordo del 23 novembre 2023.
le altre spese amministrative, che ammontano a 488 mln di euro, registrano una flessione
rispetto al 31 dicembre 2022 (-7,5%), grazie ad un continuo processo di ottimizzazione dei
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costi. L’ammontare del quarto trimestre 2023 evidenzia invece una crescita rispetto al
trimestre precedente (+4,2%);
le rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali ammontano a 176 mln di
euro al 31 dicembre 2023 e risultano in flessione rispetto al 2022 (-6,3%); il quarto trimestre
2023 risulta sostanzialmente stabile rispetto al trimestre precedente (-0,9%).
Per effetto delle dinamiche sopra descritte, il risultato operativo lordo del Gruppo è pari a 1.954
mln di euro, quasi raddoppiato rispetto al risultato di 1.012 mln di euro registrato al 31 dicembre
2022. Il risultato del quarto trimestre (pari a 508 mln di euro), è sostanzialmente in linea con il
trimestre precedente (pari a 509 mln di euro).
Al 31 dicembre 2023 il Gruppo ha contabilizzato un costo del credito a clientela pari a 440 mln di
euro, in crescita rispetto ai 417 mln di euro rilevati nell’anno precedente. Il dato del 2023 include, fra
l’altro il costo derivante dall’aumento del peso degli scenari di vendita nei modelli di stima. L’impatto
del quarto trimestre 2023, pari a 133 mln di euro, risulta in aumento rispetto al trimestre precedente
(pari a 102 mln di euro).
Al 31 dicembre 2023 il rapporto tra il costo del credito clientela e la somma dei finanziamenti clientela
e del valore dei titoli rivenienti da operazioni di cessione/cartolarizzazione di crediti non performing
esprime un tasso di provisioning di 57 bps (52 bps al 30 settembre 2023 e 55 bps al 31 dicembre
2022).
Il risultato operativo netto del Gruppo al 31 dicembre 2023 è pari a 1.511 mln di euro, più che
raddoppiato rispetto al risultato di 594 mln di euro registrato al 31 dicembre 2022. Il risultato del
quarto trimestre 2023, pari a 371 mln di euro, si pone in riduzione rispetto al trimestre precedente,
che aveva registrato un risultato di 405 mln di euro.
Alla formazione del risultato di esercizio concorrono anche le seguenti voci:
altri accantonamenti netti al fondo rischi e oneri con rilasci netti pari a 471 mln di euro
al 31 dicembre 2023, rispetto ai 2 mln di euro contabilizzati nell’anno precedente. I rilasci
netti del 2023, quasi interamente a valere sul quarto trimestre (466 mln di euro rispetto ai 7
mln di euro del trimestre precedente), sono da ricondurre al declassamento del rischio di
soccombenza del contenzioso civile e penale relativo a informazioni finanziarie diffuse nel
periodo 2008-2015, a seguito delle favorevoli sentenze emesse nell’ultimo trimestre del
2023. L’ammontare del petitum per rischi legali straordinari si è ridotto a ca. 890 mln di euro,
non considerando la causa promossa dai Fondi Alken (ca. 450 mln di euro), riguardo cui, a
seguito della già positiva sentenza di primo grado, a dicembre 2023 è stata emessa una
sentenza conforme a favore della Banca da parte della Corte d’Appello di Milano;
altri utili (perdite) da partecipazioni pari a -3 mln di euro al 31 dicembre 2023 (includendo
l’impairment registrato su una partecipazione del Gruppo), a fronte di un utile di 4 mln di euro
registrato nell’anno precedente. Il risultato del quarto trimestre 2023 risulta sostanzialmente
nullo rispetto ai -2 mln di euro del trimestre precedente;
oneri di ristrutturazione/oneri una tantum, pari a -23 mln di euro al 31 dicembre 2023,
rispetto ad un saldo pari a -931 mln di euro, registrato al 31 dicembre 2022, che includeva
gli accantonamenti effettuati a fronte della manovra di esodo/fondo di solidarietà. Il saldo del
quarto trimestre 2023 si attesta a -13 mln di euro;
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rischi e oneri connessi a SRF, DGS e schemi similari, pari a -134 mln di euro al 31
dicembre 2023, costituiti dai contributi al Fondo di Risoluzione Unico (SRF), per -59 mln di
euro (contabilizzato nel primo trimestre 2023), e al FITD (DGS) per -75 mln di euro
(contabilizzato nel terzo trimestre 2023). Il saldo registrato nel 2022 era pari a -180 mln di
euro;
canone DTA, pari a -63 mln di euro al 31 dicembre 2023, sostanzialmente invariato rispetto
a quanto registrato nell’anno precedente; in linea con il trimestre precedente anche il dato
del quarto trimestre 2023. L’importo, determinato secondo i criteri del DL 59/2016 convertito
in Legge n. 119 del 30 giugno 2016, rappresenta il canone di competenza al 31 dicembre
2023 sulle DTA (Deferred Tax Assets) convertibili in crediti di imposta;
risultato della valutazione al fair value di attività materiali e immateriali, pari a -53 mln
di euro al 31 dicembre 2023, contabilizzati nel secondo trimestre (-29 mln di euro) e nel
quarto trimestre (-24 mln di euro) a fronte della periodica rideterminazione del valore del
patrimonio immobiliare, rispetto al risultato di -31 mln di euro contabilizzato al 31 dicembre
2022;
utili (perdite) da cessione di investimenti pari a 0,4 mln di euro al 31 dicembre 2023, in
linea rispetto a quanto contabilizzato al 31 dicembre 2022 (pari a 0,8 mln di euro).
Per effetto delle dinamiche sopra evidenziate, l’utile di esercizio al lordo delle imposte del Gruppo
è pari a 1.707 mln di euro, rispetto alla perdita ante imposte di 605 mln di euro registrata al 31
dicembre 2022. Il risultato del quarto trimestre 2023 è pari a 784 mln di euro in deciso incremento
rispetto ai 307 mln di euro del trimestre precedente.
Le imposte sul reddito di esercizio registrano un contributo positivo pari a 345 mln di euro (427
mln di euro il risultato positivo al 31 dicembre 2022) imputabile principalmente alla valutazione delle
DTA al netto della fiscalità relativa al risultato economico dell’esercizio, che beneficia anche della
accelerazione, nell’ambito dell’attuale test di probabilità basato sugli obiettivi di Piano, della ripresa
di valore delle DTA da perdite fiscali conseguente all’abrogazione dell’ACE, a partire dal 2024,
disposta dall’art. 5 del D.Lgs. 216 del 30 dicembre 2023. Al 31 dicembre 2023 il Gruppo detiene 2,6
mld di euro di DTA non ancora iscritte a bilancio, iscrivibili progressivamente nel corso dei prossimi
anni e in particolare nel 2024 quando si aggiorneranno le proiezioni alla base del test di probabilità,
come previsto nel Piano Industriale 2022-26.
A seguito delle dinamiche sopra descritte, l’utile di esercizio di pertinenza della Capogruppo
ammonta a 2.052 mln di euro al 31 dicembre 2023, a fronte di una perdita di 178 mln di euro
conseguita al 31 dicembre 2022. L’utile del quarto trimestre, inclusivo di 466 mln di euro di rilasci
netti di accantonamenti su fondi rischi e oneri e di un positivo effetto netto delle imposte per 339 mln
di euro, è pari a 1.123 mln di euro e risulta in crescita rispetto a quello contabilizzato nel trimestre
precedente (pari a 310 mln di euro).
Gli aggregati patrimoniali di Gruppo al 31 dicembre 2023
Al 31 dicembre 2023 i volumi di raccolta complessiva del Gruppo sono risultati pari a 187,5 mld
di euro, in crescita di 5,6 mld di euro rispetto al 30 settembre 2023, sia sulla raccolta diretta (+1,2
mld di euro) sia sulla raccolta indiretta (+4,3 mld di euro). Quest’ultima ha beneficiato sia di flussi
netti positivi sul risparmio amministrato che di un effetto mercato positivo.
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L’aggregato si pone in aumento anche rispetto al 31 dicembre 2022 (+13,1 mld di euro). La crescita
è riferibile sia alla raccolta diretta (+8,6 mld di euro) sia alla raccolta indiretta (+4,4 mld di euro).
La raccolta commerciale totale6, inclusiva dei depositi a clientela e della raccolta indiretta, cresce
del 3,5% t/t e del 6,6% rispetto a fine 2022.
I volumi di raccolta diretta si sono attestati a 90,6 mld di euro e risultano in crescita rispetto ai
valori di fine settembre 2023 (+1,2 mld di euro). L’aumento è stato registrato principalmente sui
depositi a scadenza (+1,2 mld di euro); in crescita anche i conti correnti (+0,1 mld euro) e le
obbligazioni (+0,2 mld di euro). In lieve calo i PCT (-0,2 mld di euro) e le altre forme di raccolta diretta
(-0,1 mld di euro).
L’aggregato risulta in crescita anche rispetto al 31 dicembre 2022 (+8,6 mld di euro) per effetto della
crescita dei depositi a scadenza (+1,6 mld di euro), di una maggiore operatività in PCT (+6,0 mld di
euro) e della componente obbligazionaria (+1,4 mld di euro), quest’ultima a seguito del collocamento
di obbligazioni senior preferred per nominali 750 mln di euro e 500 mln di euro perfezionati nel primo
e nel terzo trimestre 2023 rispettivamente. In lieve flessione, invece, i conti correnti e le altre forme
di raccolta diretta.
La quota di mercato7 del Gruppo sulla raccolta diretta, stimata a dicembre, si è attestata al 3,41%8,
in crescita rispetto a dicembre 2022 (pari a 3,35%), mentre la quota di mercato sui depositi a vista è
pari 4,58%9, in crescita di 25 bps rispetto a dicembre 2022.
La raccolta indiretta commerciale10 si è attestata a 86,5 mld di euro, in aumento di 4,0 mld di
euro rispetto al 30 settembre 2023, per l’effetto combinato della crescita del risparmio amministrato
(+2,9 mld di euro) e del risparmio gestito (+1,1 mld di euro).
Nel confronto con il 31 dicembre 2022 la raccolta indiretta commerciale risulta in aumento (+8,4 mld
di euro) trainata dalla crescita del risparmio amministrato (+7,3 mld di euro), registrata
principalmente sulla componente dei titoli di stato, e in misura minore del risparmio gestito, in
aumento di +1,1 mld di euro.
Al 31 dicembre 2023 i finanziamenti clientela del Gruppo si sono attestati a 76,8 mld di euro, in
calo rispetto al 30 settembre 2023 (-1,2 mld di euro) per effetto soprattutto della flessione dei mutui
(-1,3 mld di euro), su cui impattano le scadenze di fine anno. In lieve aumento, invece, i PCT (+0,2
mld di euro), mentre risultano sostanzialmente stabili le altre componenti.
Nel confronto con il 31 dicembre 2022, l’aggregato risulta in crescita (+0,6 mld di euro). La maggiore
operatività in PCT (+2,7 mld di euro) e l’aumento degli altri finanziamenti (+0,6 mld di euro) sono
stati infatti solo in parte bilanciati dalla flessione registrata da inizio anno sui mutui (-2,7 mld di euro,
penalizzati dal rallentamento della domanda e dall’approccio selettivo del Gruppo), e sui conti
correnti (-0,1 mld di euro).
Dati gestionali.
PCT (esclusi PCT con controparti centrali) da clientela ordinaria residente e obbligazioni, al netto dei riacquisti, collocate a clientela ordinaria
residente come primo prenditore.
Stima sulla base dei dati preliminari di ABI a dicembre 2023.
Dato aggiornato a novembre 2023.
10 Dati gestionali.
7 Depositi e
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La quota di mercato11 del Gruppo risulta pari al 4,35%12 (dato stimato a dicembre 2023) in crescita
rispetto a dicembre 2022 (pari a 4,25%).
Il totale finanziamenti clientela deteriorati del Gruppo al 31 dicembre 2023 è risultato pari a 3,5
mld di euro in termini di esposizione lorda, in lieve flessione rispetto al 30 settembre 2023 (-0,1
mld di euro) e in lieve crescita rispetto al 31 dicembre 2022 (+0,2 mld di euro).
Al 31 dicembre 2023 il totale dei finanziamenti clientela deteriorati del Gruppo in termini di
esposizione netta si è attestato a 1,8 mld di euro, sostanzialmente in linea sia con i livelli registrati
al 30 settembre 2023 (pari a 1,8 mld di euro) sia con il valore del 31 dicembre 2022 (pari a 1,7 mld
di euro).
Al 31 dicembre 2023 la percentuale di copertura dei crediti deteriorati si è attestata al 49,1%. La
dinamica rispetto al 30 settembre 2023 (pari al 50,8%) è spiegata dal deconsolidamento, avvenuto
nel quarto trimestre, del portafoglio di crediti deteriorati del progetto cosiddetto “Mugello”. La
percentuale di copertura dei crediti deteriorati è in aumento rispetto alla fine dell’anno precedente,
quando la copertura era pari a 48,1%, attribuibile principalmente alla copertura delle sofferenze al
68,1%, in crescita di 3 punti percentuali rispetto a fine 2022.
Al 31 dicembre 2023 le attività in titoli del Gruppo sono risultate pari a 17,3 mld di euro, in flessione
rispetto al 30 settembre 2023 (-1,0 mld di euro) a causa del calo delle attività finanziarie detenute
per la negoziazione (-0,5 mld di euro) relative all’attività di market making su titoli di stato e delle
attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva (-1,0 mld di euro) a
seguito di scadenze; in crescita invece i crediti verso clientela al costo ammortizzato (+0,5 mld di
euro), in relazione ad acquisti netti conseguenti alle citate scadenze.
L’aggregato risulta in calo rispetto al valore registrato al 31 dicembre 2022 (-1,1 mld di euro). La
diminuzione delle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva (1,9 mld di euro), a seguito di scadenze intervenute nel corso dell’esercizio, è stata infatti solo in parte
bilanciata dall’aumento indotto dall’acquisto di titoli governativi (+1,0 mld di euro).
Al 31 dicembre 2023, la posizione interbancaria netta del Gruppo si è attestata a 2,2 mld di euro
in impiego, a fronte di una posizione di impiego di 0,8 mld di euro al 30 settembre 2023 e di raccolta
per 7,0 mld di euro al 31 dicembre 2022.
La variazione rispetto alla fine dell’anno precedente è riferibile principalmente ai rapporti con banche
centrali, a fronte di (i) una riduzione della raccolta (le scadenze delle tranche di TLTRO per
complessivi 14 mld di euro, infatti, sono state solo in parte bilanciate dall’accesso ad aste MRO e
LTRO per 7,5 mld di euro), (ii) un aumento degli impieghi (a seguito del maggior saldo registrato sui
depositi a vista per +1,4 mld di euro).
Al 31 dicembre 2023 la posizione di liquidità operativa presenta un livello di counterbalancing
capacity non impegnata pari a circa 29,8 mld di euro, in aumento sia rispetto al 30 settembre
2023 (pari a 28,1 mld di euro) sia rispetto al 31 dicembre 2022 (pari a 25,5 mld di euro).
11 Prestiti a
clientela ordinaria residente, comprensivi di sofferenze e al netto dei PCT con controparti centrali.
base dei dati preliminari di ABI a dicembre 2023
12 Stima sulla
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Al 31 dicembre 2023 il patrimonio netto del Gruppo e di pertinenza di terzi risulta pari a 10,0 mld
di euro in aumento di 1,2 mld di euro rispetto al 30 settembre 2023, principalmente per effetto del
risultato positivo registrato nel trimestre.
Rispetto al 31 dicembre 2022 il patrimonio netto del Gruppo e di pertinenza di terzi risulta in aumento
di 2,1 mld di euro, ascrivibile per la quasi totalità, anche in questo caso, al risultato economico
conseguito nel 2023.
Per quanto riguarda i coefficienti patrimoniali, al 31 dicembre 2023 il Common Equity Tier 1 fully
loaded ratio si è attestato a 18,1% (rispetto al 15,6% del 31 dicembre 2022 e al 16,7% del 30
settembre 2023 inclusivo degli utili di periodo) e il Total Capital ratio è risultato pari a 21,6% (rispetto
al 19,5% del 31 dicembre 2022 e al 20,2% del 30 settembre 2023 inclusivo degli utili di periodo).
*****
Nella seduta odierna il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di proporre alla prossima
Assemblea dei Soci (prevista per l’11 aprile 2024) il pagamento di un dividendo in contanti per azione
di 0.25 euro, al lordo delle ritenute previste dalla legge, per un ammontare complessivo di 315 mln
di euro. Tale distribuzione, se autorizzata dalla Banca Centrale Europea ed approvata
dall’Assemblea degli Azionisti entro la data prevista per l’assise, avrà luogo con data di stacco cedola
il 20 maggio 2024 (ex date). La proposta è conforme al commitment sul “dividend ban” imposto dalla
Commissione Europea in quanto i ratios patrimoniali di BMPS risultano ampiamente superiori ai
parametri fissati dalla Commissione stessa per consentire il pagamento di dividendi.
*****
Il Consiglio di Amministrazione ha, infine, approvato la nomina di Maurizio Bai, attuale Chief
Commercial Officer Imprese e Private, a Vice Direttore Generale Commerciale e Vicario, con
responsabilità sulle Direzioni Retail e Imprese e Private, al fine di rafforzare il presidio commerciale
del mercato e garantire l’ulteriore accelerazione del percorso di crescita della Banca tenuto conto
del quadro prospettico.
*****
Il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Nicola Massimo Clarelli,
dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del “Testo unico delle disposizioni in materia
di intermediazione finanziaria” che l’informativa contabile contenuta nel presente
comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili.
*****
Il presente comunicato sarà disponibile sul sito web all’indirizzo http://www.gruppomps.it
COMUNICATO STAMPA
Per ulteriori informazioni:
Relazioni Media
Servizio Investor Relations
Image Building
Cristina Fossati, Anna Pirtali
COMUNICATO STAMPA
Prospetti gestionali riclassificati
Gli schemi di stato patrimoniale e di conto economico vengono di seguito rappresentati in forma
riclassificata, secondo criteri gestionali, al fine di fornire indicazioni sull’andamento generale del
Gruppo fondate su dati economici-finanziari di rapida e facile determinazione.
Di seguito si fornisce informativa sulle aggregazioni e sulle principali riclassificazioni
sistematicamente effettuate rispetto agli schemi di bilancio previsti dalla Circolare n. 262/05, in
A partire dal 1° gennaio 2023, le collegate assicurative AXA MPS Assicurazioni Danni S.p.A. e AXA
MPS Assicurazioni Vita S.p.A. hanno adottato simultaneamente e per la prima volta il nuovo principio
contabile IFRS 17 “Contratti assicurativi”, entrato in vigore dal 1°gennaio 2023, e il principio contabile
IFRS 9 “Strumenti finanziari”. La data di transizione è identificata con l’inizio del periodo d’esercizio
immediatamente precedente a quello di prima applicazione (ossia il 1° gennaio 2022).
I valori economici e patrimoniali al 31 dicembre 2022 relativi al valore delle partecipate, iscritte nel
bilancio del Gruppo MPS con il metodo sintetico del patrimonio netto, sono stati pertanto riesposti,
rispetto a quanto pubblicato alla relativa data di riferimento, al fine di garantire un raffronto in termini
omogenei. In aggiunta si segnala che i dati patrimoniali ed economici riferiti al 31 marzo 2023 e 30
settembre 2023, elaborati dalle collegate assicurative, sono stati stimati utilizzando proxy o modelli
di calcolo semplificati, stante la maggiore onerosità delle elaborazioni contabili rispetto alle
valutazioni effettuate in regime dei previgenti principi contabili IFRS 4 e IAS 39.
Si evidenzia inoltre che, a partire dal primo trimestre 2023, le seguenti riclassifiche non sono più
effettuate avuto riguardo alla scarsa materialità delle voci impattate nel primo caso e ad una più
puntuale ed accurata analisi andamentale nel secondo:
gli effetti economici della Purchase Price Allocation (PPA) di passate aggregazioni aziendali,
che impattavano sulle voci “margine di interesse”, “rettifiche di valore nette su attività materiali
ed immateriali” e “imposte sul reddito di periodo”, non sono più ricondotti alla specifica voce
(PPA) ma permangono nelle voci economiche interessate;
i fitti attivi, prima riclassificati alla voce “rettifiche di valore nette su attività materiali ed
immateriali”, permangono nella voce altri proventi/oneri di gestione”.
I periodi comparativi sono stati rideterminati al fine di consentire un confronto omogeneo.
Si precisa che la società di revisione sta completando la revisione legale del bilancio nonché le
attività finalizzate al rilascio dell’attestazione prevista dall’art. 26 (2) del Regolamento dell’Unione
Europea n. 575/2013 e dalla Decisione della Banca Centrale Europea n. 2015/656.
Conto economico riclassificato
Di seguito si riportano i criteri di riconduzione adottati per la predisposizione degli schemi riclassificati
di conto economico:
La voce “margine di interesse” è stata depurata della quota relativa a rimborsi alla clientela per 0,1 mln di euro, per i quali sono stati accantonati fondi, ricondotti alla voce “altri accantonamenti netti
ai fondi per rischi e oneri”.
COMUNICATO STAMPA
La voce “commissioni nette” accoglie il saldo della voce di bilancio 40 “commissioni attive”,
depurato della quota relativa al rilascio di fondi accantonati per rimborsi alla clientela riferiti ad anni
precedenti (+3,7 mln di euro), ricondotta alla voce “altri accantonamenti netti ai fondi per rischi e
oneri” e il saldo della voce di bilancio 50 “commissioni passive”.
La voce “dividendi, proventi simili e utili (perdite) delle partecipazioni” comprende la voce di
bilancio 70 “dividendi proventi e simili” e la quota di pertinenza dell’utile delle partecipazioni collegate
in AXA, pari a 86,6 mln di euro, inclusa nella voce di bilancio 250 “utili (perdite) delle partecipazioni”.
L’aggregato è stato, inoltre, depurato dei dividendi percepiti su titoli azionari diversi dalle
partecipazioni (6,0 mln di euro), ricondotti alla voce “risultato netto della negoziazione, delle
valutazioni al fair value di attività/passività e degli utili da cessioni/riacquisti”.
La voce “risultato netto della negoziazione, delle valutazioni al fair value di attività/passività e
degli utili da cessioni/riacquisti” comprende i valori delle voci di bilancio 80 “risultato netto
dell’attività di negoziazione”, 100 “utile (perdite) da cessione o riacquisto” depurata dal contributo dei
finanziamenti alla clientela (-0,1 mln di euro) e 110 “risultato netto delle altre attività e passività
finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico”, depurata dal contributo dei
finanziamenti alla clientela (-0,5 mln di euro) e dei titoli rivenienti da operazioni di
cessione/cartolarizzazione di crediti non performing13 (+10,0 mln di euro) ricondotti alla voce
riclassificata “costo del credito clientela”. Tale aggregato incorpora altresì i valori afferenti ai dividendi
percepiti su titoli azionari diversi dalle partecipazioni (+6,0 mln di euro).
La voce “risultato netto dell’attività di copertura” comprende la voce di bilancio 90 “risultato netto
dell’attività di copertura”.
La voce “altri proventi/oneri di gestione” accoglie il saldo della voce di bilancio 230 “altri
oneri/proventi di gestione” al netto di:
imposte di bollo e di altre spese recuperate dalla clientela che vengono ricondotte alla voce
riclassificata “altre spese amministrative” (197,1 mln di euro);
recuperi di oneri di formazione, riclassificati a riduzione delle “spese per il personale” (4,2
mln di euro) e delle “altre spese amministrative” (1,3 mln di euro).
La voce “spese per il personale” accoglie il saldo della voce di bilancio 190a “spese per il
personale” dalla quale sono stati scorporati costi per 8,2 mln di euro, riclassificati alla voce “oneri di
ristrutturazione/oneri una tantum”. La voce incorpora, inoltre, il recupero di oneri di formazione (4,2
mln di euro) contabilizzati in bilancio nella voce 230 “altri oneri/proventi di gestione”.
La voce “altre spese amministrative” accoglie il saldo della voce di bilancio 190b “altre spese
amministrative” decurtato delle seguenti componenti di costo:
A partire da dicembre 2021 gli effetti economici relativi a titoli rivenienti da operazioni di cessione di tipo multi-originator di portafogli creditizi non
performing riconducibili allo schema della cessione a (i) un fondo comune di investimento con attribuzione delle relative quote agli intermediari cedenti o ad
(ii) un veicolo di cartolarizzazione ex legge 130/99 con contestuale sottoscrizione dei titoli ABS da parte delle banche cedenti, e contabilizzati nella voce 110
“Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico”, sono stati ricondotti nella voce “Costo del
Credito clientela”.
COMUNICATO STAMPA
oneri, pari a 133,7 mln di euro, introdotti a carico delle banche in forza del meccanismo di
risoluzione unico (SRF) e di tutela dei depositi (DGS), ricondotti alla voce riclassificata “rischi
e oneri connessi a SRF, DGS e schemi similari”;
canone sulle DTA trasformabili in credito di imposta, per 62,9 mln di euro, ricondotto alla
voce riclassificata “canone DTA”;
oneri pari a 12,4 mln di euro, riferiti alle iniziative volte anche alla realizzazione dei
commitment assunti con DG Comp, ricondotti alla voce riclassificata “oneri di
ristrutturazione/oneri una tantum”;
oneri, pari a 2,2 mln di euro, riferiti alla chiusura di sportelli prevista dal Piano Industriale,
ricondotti alla voce riclassificata “oneri di ristrutturazione/oneri una tantum”.
La voce incorpora, inoltre i seguenti importi, contabilizzati in bilancio nella voce 230 “altri
oneri/proventi di gestione”:
imposte di bollo e altre spese recuperate dalla clientela (197,1 mln di euro);
recupero (1,3 mln di euro) di oneri sostenuti per la formazione.
La voce “rettifiche di valore nette su attività materiali ed immateriali” ricomprende i valori delle
voci di bilancio 210 “rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali” e 220 “rettifiche/riprese di
valore nette su attività immateriali”.
La voce “costo del credito clientela” comprende le componenti economiche afferenti i
finanziamenti alla clientela delle voci di bilancio 100a “utili/perdite da cessione o riacquisto di attività
finanziarie valutate al costo ammortizzato” (-0,1 mln di euro), 110b “risultato netto delle attività e
passività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value” (-0,5 mln di euro), 130a “rettifiche e
riprese di valore nette per rischio di credito di attività finanziarie valutate al costo ammortizzato” (427,5 mln di euro), 140 “utili/perdite da modifiche contrattuali senza cancellazioni” (-6,8 mln di euro)
e 200a “accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri per impegni e garanzie rilasciate” (-15,4 mln
di euro). La voce comprende inoltre le componenti economiche afferenti i titoli rivenienti da
operazioni di cessione/cartolarizzazione di crediti non performing iscritte nella voce di bilancio 110b
“risultato netto delle altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value” (+10,0 mln di
euro).
La voce “rettifiche di valore nette deterioramento titoli e finanziamenti banche” comprende la
quota relativa ai titoli (-3,9 mln di euro) e ai finanziamenti alle banche (+0,2 mln di euro) della voce
di bilancio 130a “rettifiche e riprese di valore nette per rischio di credito di attività finanziarie valutate
al costo ammortizzato” e la voce di bilancio 130b “rettifiche e riprese di valore nette per rischio di
credito di attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva”.
La voce “altri accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri” accoglie il saldo della voce di
bilancio 200 “accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri” decurtato della componente relativa ai
finanziamenti clientela della voce 200a “accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri per impegni
e garanzie rilasciate” (-15,4 mln di euro), che è stata ricondotta alla voce specifica “costo del credito
clientela”. La voce accoglie inoltre l’importo dei rimborsi alla clientela riferiti ad anni passati rilevati
COMUNICATO STAMPA
in bilancio alle voci “margine di interesse” per -0,1 mln di euro e “commissioni attive” per +3,7 mln di
euro.
La voce “altri utili (perdite) da partecipazioni” accoglie il saldo della voce di bilancio 250 “utili
(perdite) delle partecipazioni” decurtato della quota di pertinenza dell’utile delle collegate in
assicurative pari a 86,6 mln di euro ricondotto alla voce riclassificata “dividendi, proventi simili e utili
(perdite) delle partecipazioni”.
La voce “oneri di ristrutturazione/oneri una tantum” accoglie i seguenti importi:
costi per 8,2 mln di euro connessi alle uscite attraverso l’Esodo o l’accesso al Fondo di
Solidarietà contabilizzati in bilancio nella voce 190a “spese per il personale”;
oneri per 12,4 mln di euro riferiti alle iniziative progettuali, volte anche alla realizzazione dei
commitment assunti con DG Comp, contabilizzati in bilancio nella voce 190b “altre spese
amministrative”;
oneri, pari a 2,2 mln di euro, riferiti alla chiusura di sportelli prevista dal Piano Industriale e
contabilizzati in bilancio nella voce 190b “altre spese amministrative”.
La voce “rischi e oneri connessi a SRF, DGS e schemi similari” accoglie gli oneri connessi alle
contribuzioni ai sistemi di garanzia dei depositi e a meccanismi di risoluzione, pari a 133,7 mln di
euro, contabilizzati in bilancio nella voce 190b “altre spese amministrative”.
La voce “canone DTA” accoglie gli oneri relativi al canone sulle DTA trasformabili in credito di
imposta previsto dall’art. 11 del DL n. 59 del 3 maggio 2016 convertito in Legge n. 119 del 30 giugno
2016, contabilizzati in bilancio nella voce 190b “altre spese amministrative”, pari a 62,9 mln di euro.
La voce “risultato della valutazione al fair value di attività materiali e immateriali” accoglie il
saldo della voce di bilancio 260 “risultato netto della valutazione al fair value delle attività materiali e
immateriali”.
La voce “utili (perdite) da cessione di investimenti” accoglie il saldo della voce di bilancio 280
“utili (perdite) da cessione di investimenti”.
La voce “imposte sul reddito di esercizio” accoglie il saldo della voce 300 “imposte sul reddito di
esercizio dell’operatività corrente”.
Stato patrimoniale riclassificato
Di seguito riportiamo i criteri di riconduzione adottati per la predisposizione degli schemi riclassificati
di stato patrimoniale:
La voce dell’attivo “finanziamenti banche centrali” ricomprende la quota relativa ai rapporti
con banche centrali della voce di bilancio 40 “attività finanziarie valutate al costo
ammortizzato”.
COMUNICATO STAMPA
La voce dell’attivo “finanziamenti banche” ricomprende la quota relativa ai rapporti con
banche delle voci di bilancio 40 “attività finanziarie valutate al costo ammortizzato”, 20
“attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico” e 120 “attività non
correnti e gruppi di attività in via di dismissione”.
La voce dell’attivo “finanziamenti clientela” ricomprende la quota relativa ai finanziamenti
con clientela delle voci di bilancio 20 “attività finanziarie valutate al fair value con impatto a
conto economico”, 40 “attività finanziarie valutate al costo ammortizzato” e 120 “attività non
correnti e gruppi di attività in via di dismissione”.
La voce dell’attivo “attività in titoli” ricomprende la quota relativa ai titoli delle voci di bilancio
20 “attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico”, 30 “attività
finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva”, 40 “attività
finanziarie valutate al costo ammortizzato” e 120 “attività non correnti e gruppi di attività in
via di dismissione”.
La voce dell’attivo “derivati” ricomprende la quota relativa ai derivati delle voci di bilancio 20
“attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico” e 50 “derivati di
copertura”.
La voce dell’attivo “partecipazioni” ricomprende la voce di bilancio 70 “partecipazioni” e la
quota relativa alle partecipazioni della voce 120 “attività non correnti e gruppi di attività in via
di dismissione”.
La voce dell’attivo “attività materiali e immateriali” ricomprende le voci di bilancio 90
“attività materiali”, 100 “attività immateriali” e gli importi relativi alle attività materiali e attività
immateriali della voce di bilancio 120 “attività non correnti e gruppi di attività in via di
dismissione”.
La voce dell’attivo “altre attività” ricomprende le voci di bilancio 60 “adeguamento di valore
delle attività finanziarie oggetto di copertura generica”, 130 “altre attività” e gli importi della
voce 120 “attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione” non ricondotti nelle
voci precedenti.
La voce del passivo “debiti verso clientela” ricomprende la voce di bilancio 10b “passività
finanziarie valutate al costo ammortizzato – debiti verso clientela” e la componente relativa a
titoli clientela della voce di bilancio 10c “passività finanziarie valutate al costo ammortizzato
– titoli in circolazione”.
La voce del passivo “titoli emessi” ricomprende le voci di bilancio 10c “passività finanziarie
valutate al costo ammortizzato – titoli in circolazione”, da cui è stata scorporata la componente
relativa a titoli clientela, e 30 “passività finanziarie designate al fair value”.
La voce del passivo “debiti verso banche centrali” ricomprende la quota della voce di
bilancio 10a “passività finanziarie valutate al costo ammortizzato – debiti verso banche”
relativa a rapporti con banche centrali.
La voce del passivo “debiti verso banche” ricomprende la quota della voce di bilancio 10a
“passività finanziarie valutate al costo ammortizzato – debiti verso banche” relativa a rapporti
con banche (escluse le banche centrali).
La voce del passivo “passività finanziarie di negoziazione per cassa” ricomprende la
quota della voce di bilancio 20 “passività finanziarie di negoziazione” depurata dagli importi
relativi a derivati di negoziazione.
La voce del passivo “derivati” ricomprende la voce di bilancio 40 “derivati di copertura” e la
quota relativa ai derivati della voce di bilancio 20 “passività finanziarie di negoziazione”.
COMUNICATO STAMPA
La voce del passivo “fondi a destinazione specifica” ricomprende le voci di bilancio 90
“trattamento di fine rapporto del personale” e 100 “fondi per rischi e oneri”.
La voce del passivo “altre passività” ricomprende le voci di bilancio 50 “adeguamento di
valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica”, 70 “passività associate a
gruppi di attività in via di dismissione” e 80 “altre passività”.
La voce del passivo “patrimonio netto di Gruppo” ricomprende le voci di bilancio 120
“riserve da valutazione”, 130 “azioni rimborsabili”, 150 “riserve”, 170 “capitale”, 180 “azioni
proprie” e 200 “utile (perdita) di esercizio”.
COMUNICATO STAMPA
VALORI ECONOMICI e PATRIMONIALI
GRUPPO MONTEPASCHI
VALORI ECONOMICI (mln di euro)
Margine di interesse
2.292,1
1.535,6
49,3%
Commissioni nette
1.321,9
1.364,6
-3,1%
170,1
192,1
-11,5%
-53,5%
Altri ricavi della gestione finanziaria
Altri proventi e oneri di gestione
Totale Ricavi
Oneri operativi
Costo del credito clientela
Altre rettifiche di valore
Risultato operativo netto
Componenti non operative
Utile (Perdita) di esercizio di pertinenza della Capogruppo
UTILE (PERDITA) PER AZIONE (euro)
3.796,8
3.119,8
21,7%
(1.842,8)
(2.108,1)
-12,6%
(440,3)
(416,9)
(3,2)
(1,1)
1.510,6
593,6
195,9
(1.198,7)
2.051,8
(178,4)
Utile (Perdita) base per azione (basic EPS)
1,629
(0,850)
Utile (Perdita) diluito per azione (diluted EPS)
1,629
(0,850)
DATI PATRIMONIALI CONSOLIDATI (mln di euro)
122.613,7
120.235,3
76.815,6
76.265,3
Raccolta Diretta
90.639,0
81.997,6
10,5%
Raccolta Indiretta
Totale Attivo *
Finanziamenti clientela
96.844,9
92.420,7
di cui Risparmio Gestito
56.887,8
57.733,6
-1,5%
di cui Risparmio Amministrato
39.957,1
34.687,1
15,2%
Patrimonio netto di Gruppo *
9.978,5
7.860,1
27,0%
STRUTTURA OPERATIVA
Numero Dipendenti – dato puntuale
Numero Filiali Rete Commerciale Italia
16.737
17.020
(283)
1.362
1.362
* I valori patrimoniali al 31 dicembre 2022 sono stati riesposti, rispetto a quanto pubblicato alla data di riferimento, a seguito dell’applicazione retrospettiva del nuovo principio IFRS
17 “Contratti assicurativi” e del principio IFRS 9 “Strumenti finanziari” da parte delle società collegate assicurative.
** I valori economici al 31 dicembre 2022 sono stati riesposti, rispetto a quanto pubblicato alla data di riferimento, oltre che per la suddetta applicazione retrospettiva dei principi
contabili delle collegate assicurative anche per tener conto della cessata applicazione delle riclassifiche su PPA e fitti attivi.
COMUNICATO STAMPA
INDICATORI ALTERNATIVI DI PERFORMANCE
GRUPPO MONTEPASCHI
INDICATORI DI REDDITIVITA’ CONSOLIDATA (%)
Cost/Income ratio **
-19,1
R.O.E. (su patrimonio medio) *
(2,5)
(0,1)
(2,6)
Net NPE ratio
Gross NPL ratio
Tasso di variazione dei finanziamenti deteriorati
(19,6)
Finanziamenti clientela in sofferenza / Finanziamenti clientela
Finanziamenti clientela al costo ammortizzato stadio 2 / Finanziamenti clientela
performing al costo ammortizzato
Coverage finanziamenti clientela deteriorati
Coverage finanziamenti clientela in sofferenza
Provisioning
Texas ratio *
Return on Assets (RoA) ratio
ROTE (Return on tangible equity) *
INDICI DI QUALITA’ DEL CREDITO (%)
* I valori al 31 dicembre 2022 sono stati riesposti, rispetto a quanto pubblicato alla data di riferimento, a seguito dell’applicazione retrospettiva del nuovo principio IFRS 17 “Contratti
assicurativi” e del principio IFRS 9 “Strumenti finanziari” da parte delle società collegate assicurative.
** I valori economici al 31 dicembre 2022 sono stati riesposti, rispetto a quanto pubblicato alla data di riferimento, a seguito della cessata applicazione delle riclassifiche su PPA e fitti
attivi.
Cost/Income ratio: rapporto tra gli oneri operativi (spese amministrative e rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali)
e totale ricavi (per la composizione dell’aggregato cfr. schema del conto economico riclassificato).
Return On Equity (ROE): rapporto tra il risultato netto di esercizio e la media tra il patrimonio netto di Gruppo (comprensivo dell’utile
e delle riserve da valutazione) di fine esercizio e quello di fine anno precedente.
Return On Asset (ROA): rapporto tra il risultato netto di esercizio ed il totale attivo di fine anno.
Return On Tangible Equity (ROTE): rapporto tra il risultato netto di esercizio e la media tra il patrimonio netto tangibile14 di fine
esercizio e quello di fine anno precedente.
Gross NPL Ratio: incidenza lorda dei crediti deteriorati calcolata sulla base degli orientamenti EBA15 come rapporto tra i finanziamenti
clientela e banche16 deteriorati lordi, al netto delle attività in via di dismissione, e il totale finanziamenti clientela e banche14 lordi, al
netto delle attività in via di dismissione.
Tasso di variazione dei finanziamenti clientela deteriorati: rappresenta il tasso di crescita dei finanziamenti clientela lordi non
performing basato sulla differenza con lo stock annuali.
Coverage finanziamenti clientela deteriorati e coverage finanziamenti clientela in sofferenza: il coverage ratio sui finanziamenti
clientela deteriorati e sui finanziamenti clientela in sofferenza è calcolato come rapporto tra i relativi fondi rettificativi e le
corrispondenti esposizioni lorde.
Costo del rischio: rapporto tra il costo del credito clientela e la somma dei finanziamenti clientela e del valore dei titoli rivenienti da
operazioni di cessione/cartolarizzazione di crediti non performing.
Texas Ratio: rapporto tra i finanziamenti clientela deteriorati lordi e la somma, al denominatore, dei relativi fondi rettificativi e del
patrimonio netto tangibile.
Patrimonio netto contabile del Gruppo comprensivo del risultato di esercizio, depurato dell’avviamento e delle altre attività immateriali.
EBA GL/2018/10.
16 I Finanziamenti banche includono i conti correnti e i depositi a vista presso banche e banche centrali classificati nella voce “cassa” dell’attivo patrimoniale.
COMUNICATO STAMPA
INDICATORI REGOLAMENTARI
GRUPPO MONTEPASCHI
RATIO PATRIMONIALI (%)
Common Equity Tier 1 (CET1) ratio – phase in
Common Equity Tier 1 (CET1) ratio – fully loaded
Total Capital ratio – phase in
Total Capital ratio – fully loaded
Indice di leva finanziaria – transitional definition
Indice di leva finanziaria – fully phased
163,3
192,3
-29,0
130,1
134,1
Encumbered asset ratio
Loan to deposit ratio
Counterbalancing capacity a pronti (mld di euro)
INDICE DI LEVA FINANZIARIA (%)
RATIO DI LIQUIDITA’ (%)
Nella determinazione dei ratios patrimoniali la versione “phase-in” (o “transitional”) rappresenta l’applicazione delle regole di calcolo
secondo il quadro normativo in vigore alla data di riferimento, mentre la versione “fully loaded” incorpora nel calcolo le regole come
previste a regime.
Common equity Tier 1 (CET1) ratio: rapporto tra capitale di qualità primaria17 e RWA (Risk Weighted Asset)18 complessive.
Total Capital ratio: rapporto tra fondi propri e le RWA complessive.
Indice di leva finanziaria: indicatore dato dal rapporto tra Tier 119 e totale attivo introdotto dalla normativa di Basilea con l’obiettivo
di contenere l’incremento di leva finanziaria nel settore bancario e rafforzare i requisiti basati sul rischio tramite una diversa misura
basata su aggregati di Bilancio.
Liquidity Coverage Ratio (LCR): indicatore di liquidità di breve termine corrispondente al rapporto tra l’ammontare degli High Quality
Liquidity Asset (attività liquide di elevata qualità) e il totale dei deflussi di cassa netti nei 30 giorni di calendario successivi alla data di
riferimento.
Net Stable Funding Ratio (NSFR): indicatore di liquidità strutturale a 12 mesi e corrisponde al rapporto tra l’ammontare disponibile
di provvista stabile e l’ammontare obbligatorio di provvista stabile.
Encumbered asset ratio: rapporto tra il valore contabile di attività e garanzie vincolate e il totale di attività e garanzie (XVII, sezione
1.6, punto 9, del Regolamento UE 2015/79).
Loan to deposit ratio: rapporto tra finanziamenti clientela netti e la raccolta diretta (debiti verso clientela e titoli emessi).
Counterbalancing capacity a pronti: sommatoria di poste certe e libere da qualsiasi impegno utilizzabili dal Gruppo per far fronte al
proprio fabbisogno di liquidità, costituite da attivi finanziari e commerciali eligible ai fini delle operazioni di rifinanziamento con BCE
e da attivi conferiti in MIC (mercato interbancario collateralizzato) e non utilizzati, cui viene prudenzialmente applicato lo scarto di
garanzia (haircut) pubblicato giornalmente dalla BCE.
Definito dall’art. 4 del regolamento UE/2013/575 (Capital Requirements Regulation, CRR). È costituito dagli elementi e strumenti di capitale
computabili, al netto delle rettifiche e detrazioni previste.
18 Attività ponderate per il rischio: è il risultato dell’applicazione di determinati coefficienti di ponderazione (risk weight) alle esposizioni determinate
secondo le regole di Vigilanza.
19 Somma del capitale primario di classe 1 (CET1) e del capitale aggiuntivo di classe 1 dell’ente (AT1), come definito dall’art. 25 del regolamento (UE) n.
575/2013.
COMUNICATO STAMPA
Conto economico consolidato riclassificato con criteri gestionali
GRUPPO MONTEPASCHI
Variazioni
Margine di interesse
2.292,1
1.535,6
756,5
49,3%
Commissioni nette
1.321,9
1.364,6
(42,7)
-3,1%
Margine intermediazione primario
3.613,9
2.900,3
713,6
24,6%
107,1
111,6
(4,5)
-4,0%
(6,9)
-9,3%
(4,4)
(10,6)
(14,7)
-53,5%
Dividendi, proventi simili e Utili (Perdite) delle partecipazioni
Risultato netto della negoziazione, delle valutazioni al fair value di
attività/passività e degli utili da cessioni/riacquisti
Risultato netto dell’attività di copertura
Altri proventi/oneri di gestione
Totale Ricavi
3.796,8
3.119,8
677,0
21,7%
Spese amministrative:
(1.667,1)
(1.920,6)
253,5
-13,2%
(1.179,6)
(1.393,5)
213,9
-15,3%
(487,5)
(527,1)
-7,5%
(175,7)
(187,5)
-6,3%
a) spese per il personale
b) altre spese amministrative
Rettifiche di valore nette su attività materiali ed immateriali
Oneri Operativi
(1.842,8)
(2.108,1)
265,3
-12,6%
Risultato Operativo Lordo
1.954,1
1.011,6
942,5
93,2%
Costo del credito clientela
(440,3)
(416,9)
(23,4)
Rettifiche di valore deterioramento titoli e finanziamenti banche
Risultato operativo netto
Altri accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri
Altri utili (perdite) da partecipazioni
Oneri di ristrutturazione/Oneri una tantum
Rischi e oneri connessi a SRF, DGS e schemi similari
(3,2)
(1,1)
(2,1)
1.510,6
593,6
917,0
471,2
469,2
(3,0)
(6,7)
(22,9)
(931,4)
908,5
-97,5%
-25,6%
(133,7)
(179,7)
Canone DTA
(62,9)
(62,9)
Risultato della valutazione al fair value di attività materiali e immateriali
(53,1)
(31,1)
(22,0)
70,7%
(0,4)
-50,0%
1.706,5
(605,1)
2.311,6
Utili (Perdite) da cessione di investimenti
Utile (Perdita) di esercizio al lordo delle imposte
Imposte sul reddito di esercizio
345,1
426,6
(81,5)
Utile (Perdita) al netto delle imposte
2.051,6
(178,5)
2.230,1
Utile (Perdita) di esercizio
2.051,6
(178,5)
2.230,1
Utile (Perdita) di esercizio di pertinenza di terzi
Utile (Perdita) di esercizio di pertinenza della Capogruppo
(0,2)
(0,1)
(0,1)
2.051,8
(178,4)
2.230,2
-19,1%
100,0%
* I valori economici al 31 dicembre 2022 sono stati riesposti, rispetto a quanto pubblicato alla data di riferimento, oltre che per la suddetta applicazione retrospettiva dei principi contabili
delle collegate assicurative, anche per tener conto della cessata applicazione delle riclassifiche su PPA e fitti attivi.
COMUNICATO STAMPA
Evoluzione trimestrale conto economico consolidato riclassificato con criteri gestionali
GRUPPO MONTEPASCHI
Margine di interesse
Commissioni nette
Margine intermediazione primario
4°Q 2023
604,2
335,3
939,5
Esercizio 2023
3°Q 2023
2°Q 2023
605,0
578,3
316,6
338,3
921,6
916,6
1°Q 2023
504,5
331,7
836,2
4°Q 2022
498,4
309,0
807,4
Esercizio 2022 *
3°Q 2022 2°Q 2022
378,7
336,3
326,7
359,5
705,4
695,8
1°Q 2022
322,2
369,5
691,7
Dividendi, proventi simili e Utili (Perdite) delle partecipazioni
Risultato netto della negoziazione, delle valutazioni al fair value di
attività/passività e degli utili da cessioni/riacquisti
(8,6)
(2,6)
992,5
(440,6)
(320,9)
(119,7)
(1,9)
953,0
(399,2)
(284,3)
(114,8)
(0,5)
(0,2)
972,3
(406,2)
(286,7)
(119,5)
(1,7)
878,9
(421,1)
(287,6)
(133,5)
(2,4)
838,9
(459,9)
(326,9)
(132,9)
728,1
(480,3)
(354,0)
(126,3)
753,6
(488,8)
(356,8)
(132,0)
799,2
(491,7)
(355,9)
(135,8)
Risultato netto dell’attività di copertura
Altri proventi/oneri di gestione
Totale Ricavi
Spese amministrative:
a) spese per il personale
b) altre spese amministrative
Rettifiche di valore nette su attività materiali ed immateriali
(44,4)
(44,8)
(43,0)
(43,5)
(46,5)
(47,1)
(46,6)
(47,3)
(485,0)
507,6
(133,3)
(444,0)
509,1
(102,1)
(449,2)
523,1
(97,7)
(464,6)
414,3
(107,2)
(506,4)
332,6
(96,9)
(527,4)
200,7
(95,1)
(535,4)
218,2
(113,7)
(539,0)
260,2
(111,3)
Rettifiche di valore deterioramento titoli e finanziamenti
banche
(2,9)
(1,9)
(2,5)
(0,3)
(0,4)
Risultato operativo netto
Altri accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri
Altri utili (perdite) da partecipazioni
Oneri di ristrutturazione/Oneri una tantum
Rischi e oneri connessi a SRF, DGS e schemi similari
Canone DTA
371,3
466,1
(13,3)
(15,7)
405,1
(1,8)
(13,1)
(75,2)
(15,7)
425,5
(0,2)
(15,7)
308,6
(6,5)
(1,6)
(6,2)
(58,4)
(15,7)
233,1
(40,7)
(2,9)
(7,5)
(15,8)
105,3
121,8
(925,4)
(83,5)
(15,7)
106,6
(50,1)
(0,7)
(2,9)
(15,7)
148,5
(29,0)
(0,2)
(88,7)
(15,8)
(24,3)
(28,9)
(20,3)
(10,8)
(0,1)
Utile (Perdita) di esercizio al lordo delle imposte
784,3
306,9
395,0
220,3
145,9
(795,1)
Imposte sul reddito di esercizio
Utile (Perdita) al netto delle imposte
Utile (Perdita) di esercizio
Utile (Perdita) di esercizio di pertinenza di terzi
338,8
1.123,1
1.123,1
(0,1)
309,6
309,6
(11,8)
383,2
383,2
(0,1)
235,7
235,7
156,0
156,0
407,6
(387,5)
(387,5)
(0,1)
Utile (Perdita) di esercizio di pertinenza della Capogruppo
1.123,2
309,6
383,3
235,7
156,0
(387,5)
Oneri Operativi
Risultato Operativo Lordo
Costo del credito clientela
Risultato della valutazione al fair value di attività materiali e
immateriali
Utili (Perdite) da cessione di investimenti
* I valori economici al 31 dicembre 2022 sono stati riesposti, rispetto a quanto pubblicato alla data di riferimento, oltre che per la suddetta applicazione retrospettiva dei principi contabili
delle collegate assicurative, anche per tener conto della cessata applicazione delle riclassifiche su PPA e fitti attivi.
COMUNICATO STAMPA
Stato Patrimoniale consolidato riclassificato
Attività
Cassa e disponibilità liquide
Variazioni
14.317,3
12.538,6
1.778,7
14,2%
526,8
628,1
(101,3)
-16,1%
Finanziamenti banche centrali
Finanziamenti banche
2.582,2
1.950,1
632,1
32,4%
Finanziamenti clientela
76.815,6
76.265,3
550,3
Attività in titoli
17.276,9
18.393,6
(1.116,7)
-6,1%
2.776,3
3.413,6
(637,3)
-18,7%
726,7
750,7
(24,0)
-3,2%
2.482,7
2.604,0
(121,3)
-4,7%
2.150,9
2.216,4
(65,5)
-3,0%
Derivati
Partecipazioni
Attività materiali e immateriali
di cui: avviamento
Attività fiscali
Altre attività
Totale dell’Attivo
Passività
Raccolta diretta
2.958,3
1.474,9
1.483,4
122.613,7
120.235,3
2.378,4
Variazioni
90.639,0
81.997,6
8.641,4
10,5%
a) Debiti verso Clientela
80.558,4
73.356,8
7.201,6
b) Titoli emessi
10.080,6
8.640,8
1.439,8
16,7%
13.148,2
19.176,9
(6.028,7)
-31,4%
Debiti verso Banche
1.350,6
2.205,9
(855,3)
-38,8%
Passività finanziarie di negoziazione per cassa
1.823,2
2.567,2
(744,0)
-29,0%
Derivati
1.361,7
1.722,9
(361,2)
-21,0%
Fondi a destinazione specifica
1.050,3
1.585,7
(535,4)
-33,8%
154,3
142,5
(23,2)
-87,2%
820,6
1.346,4
(525,8)
-39,1%
Debiti verso Banche centrali
a) Fondo tratt.to di fine rapporto di lavoro sub.
b) Fondo impegni e garanzie rilasciate
c) Fondi di quiescenza
d) Altri fondi
Passività fiscali
37,9%
Altre passività
3.252,4
3.111,5
140,9
Patrimonio netto di Gruppo
9.978,5
7.860,1
2.118,4
27,0%
(26,9)
445,3
611,9
(166,6)
-27,2%
f) Capitale
7.453,5
7.453,5
h) Utile (Perdita) di esercizio
2.051,8
(178,4)
2.230,2
(0,2)
-22,2%
122.613,7
120.235,3
2.378,4
a) Riserve da valutazione
d) Riserve
Patrimonio di pertinenza terzi
Totale del Passivo e del Patrimonio netto
* I valori patrimoniali al 31 dicembre 2022 sono stati riesposti, rispetto a quanto pubblicato alla data di riferimento, a seguito dell’applicazione retrospettiva del nuovo principio IFRS
17 “Contratti assicurativi” e del principio IFRS 9 “Strumenti finanziari” da parte delle società collegate assicurative.
COMUNICATO STAMPA
Stato Patrimoniale consolidato riclassificato – Evoluzione Trimestrale
Attività
Cassa e disponibilità liquide
Finanziamenti banche centrali
Finanziamenti banche
Finanziamenti clientela
Attività in titoli
Derivati
Partecipazioni
Attività materiali e immateriali
31/12/23
Altre attività
Totale dell’Attivo
Passività
Raccolta diretta
14.512,4
12.538,6
16.540,4
1.518,8
1.791,0
656,4
628,1
4.426,4
17.626,5
15.392,8
2.270,1
2.237,9
2.125,8
1.950,1
2.715,5
1.432,1
2.424,9
77.981,6
76.056,0
77.755,6
76.265,3
77.939,1
78.621,7
79.259,7
19.589,7
18.652,3
18.393,6
19.794,3
22.312,7
23.382,2
3.023,6
3.215,9
3.413,6
3.521,3
3.029,2
2.352,6
677,3
772,0
750,7
691,9
693,5
953,7
2.495,8
2.567,1
2.604,0
2.639,5
2.666,1
2.718,5
2.582,2
76.815,6
17.276,9
2.776,3
18.323,3
3.122,8
726,7
689,1
2.482,7
2.499,6
2.150,9
1.922,4
2.958,3
2.346,4
122.613,7
123.192,4
31/12/23
30/09/23
b) Titoli emessi
10.080,6
a) Fondo tratt.to di fine rapporto di lavoro sub.
b) Fondo impegni e garanzie rilasciate
c) Fondi di quiescenza
d) Altri fondi
Passività fiscali
Altre passività
Patrimonio del Gruppo
a) Riserve da valutazione
d) Riserve
f) Capitale
h) Utile (Perdita) di esercizio
Patrimonio di pertinenza terzi
Totale del Passivo e del Patrimonio netto
31/03/22*
544,1
79.494,9
Fondi a destinazione specifica
30/06/22*
11.769,1
80.558,4
Derivati
30/09/22*
522,6
a) Debiti verso Clientela
Passività finanziarie di negoziazione per cassa
31/12/22*
13.514,5
89.414,6
Debiti verso Banche
31/03/23
526,8
90.639,0
Debiti verso Banche centrali
30/06/23
14.317,3
di cui: avviamento
Attività fiscali
30/09/23
2.065,6
2.219,7
2.216,4
2.205,7
1.769,3
1.798,0
2.342,0
1.808,8
1.474,9
1.317,1
1.645,0
1.904,2
120.801,1
124.286,0
120.235,3
131.791,2
131.314,9
131.977,6
30/06/23
84.142,3
74.726,7
31/03/23
84.067,0
74.708,3
31/12/22*
30/09/22*
30/06/22*
31/03/22*
81.997,6
83.805,1
84.305,1
84.428,2
73.356,8
75.164,3
74.940,9
74.992,2
9.919,7
9.415,6
9.358,7
8.640,8
8.640,8
9.364,2
9.436,0
13.148,2
13.105,6
15.283,4
19.317,2
19.176,9
28.931,7
28.947,6
29.081,1
1.350,6
1.790,8
1.897,7
1.884,6
2.205,9
2.589,8
1.694,6
1.763,6
2.859,9
3.276,3
2.567,2
2.362,2
2.658,7
3.174,4
1.554,5
1.608,7
1.722,9
1.777,2
1.727,5
2.081,9
1.823,2
1.361,7
3.614,6
1.493,9
1.050,3
1.501,9
1.523,3
1.554,2
1.585,7
2.582,4
1.822,2
1.820,6
136,9
142,5
157,8
154,3
152,6
148,6
152,8
142,5
148,5
148,8
147,8
820,6
1.278,1
1.303,3
1.327,7
1.346,4
2.272,8
1.506,0
1.486,0
3.252,4
3.454,9
5.032,7
4.441,3
3.111,5
4.430,8
4.378,1
3.645,4
9.978,5
8.807,1
8.499,5
8.128,9
7.860,1
5.303,8
5.773,7
5.974,6
(15,8)
(18,4)
(26,9)
(56,0)
174,6
445,3
440,8
445,4
432,5
611,9
740,1
(3.505,0)
(3.417,6)
7.453,5
7.453,5
7.453,5
7.453,5
7.453,5
4.954,1
9.195,0
9.195,0
2.051,8
928,6
619,0
235,7
(178,4)
(334,4)
122.613,7
123.192,4
120.801,1
124.286,0
120.235,3
131.791,2
131.314,9
131.977,6
* I valori patrimoniali relativi al 2022 sono stati riesposti, rispetto a quanto pubblicato alla data di riferimento, a seguito dell’applicazione retrospettiva del nuovo principio IFRS 17
“Contratti assicurativi” e del principio IFRS 9 “Strumenti finanziari” da parte delle società collegate assicurative.
COMUNICATO STAMPA
The information contained herein provides a summary of the Group’s 2023 financial statements and is not complete. Full year financial
statements are subject to audit and to approval by the Annual Shareholders’ Meeting. 2023 draft Annual Report will be available on
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