(AGENPARL) - Roma, 6 Febbraio 2024(AGENPARL) – mar 06 febbraio 2024 AUDIZIONE DEL PRESIDENTE DEL CNEL PRESSO LA COMMISSIONE PARLAMENTARE D’INCHIESTA SULLE CONDIZIONI DI SICUREZZA E SULLO STATO DI DEGRADO DELLE CITTÀ E DELLE LORO PERIFERIE
Periferie. Brunetta: Questione centrale in programma Cnel. Rilanciamo esperienza patti territoriali
“Il tema delle periferie e della rigenerazione urbana ha una grande rilevanza nel programma di attività del Cnel. È una scelta coerente con l’impegno che fin dagli anni ’90 fu portato avanti nell’ambito dei patti territoriali, volti a stimolare lo sviluppo locale nel Mezzogiorno. Fu un’esperienza positiva sotto tutti gli aspetti, basata su una visione relazionale della crescita economica. Ieri come oggi la ricchezza è nelle relazioni. Per affrontare la sfida delle periferie dobbiamo valorizzare il confronto tra i tanti soggetti della società civile, in vista di uno sforzo comune e condiviso. Serve un pieno coinvolgimento dei corpi intermedi, di cui il Cnel rappresenta la casa, rinnovando quel protagonismo delle forze sociali, economiche e del volontariato che già in passato è stato di estrema utilità. Noi come Cnel possiamo mobilitare le reti sociali dei corpi intermedi. Noi ci siamo, lavoriamo insieme a un modello di Patto per le periferie, partendo dagli investimenti del Pnrr e recuperando ed innovando l’approccio integrato dei patti territoriali e dei contratti di quartiere”.
Lo ha dichiarato il presidente del Cnel Renato Brunetta, in audizione presso la Commissione parlamentare d’inchiesta sulle condizioni di sicurezza e sullo stato di degrado delle città e delle loro periferie.
Caivano. Brunetta: Bene governo su infrastrutture ma ora serve nuovo protagonismo società civile
“Su Caivano è apprezzabile lo straordinario impegno infrastrutturale posto in essere dal Governo ma è ora necessario accompagnare la fase di rigenerazione urbana con un grande percorso di partecipazione sociale, in grado di innervare e far fermentare positivamente il tessuto associazionistico laico e religioso già presente, fino a renderlo progressivamente autosufficiente anche a livello gestionale e manageriale. Ci sono tante altre potenziali Caivano, dove ormai sono evidenti i segnali di progressiva irreversibilità dei fenomeni di infiltrazione criminale o di destrutturazione della convivenza sociale. Ma esistono anche luoghi e contesti esemplari di fuoriuscita dal tunnel della soggezione alla criminalità, come in alcune periferie romane, ad esempio utilizzando la leva dello sport di base. Vogliamo avviare insieme a tutte gli stakeholders pubblici e privati un cantiere di rinnovato protagonismo della società civile, in grado di individuare le buone pratiche, diffonderle e renderle sostenibili sui territori periferici del nostro Paese. Ci sono tante belle storie di successo da replicare”.
Lo ha dichiarato il presidente del Cnel Renato Brunetta, in audizione presso la Commissione parlamentare d’inchiesta sulle condizioni di sicurezza e sullo stato di degrado delle città e delle loro periferie.
Periferie. Brunetta: degrado viene da anni di scarsa attenzione, puntare su capitale umano
“Il nostro Paese ha vissuto tante stagioni ma quasi mai si è occupato di periferie. Tanti anni di mancanza d’attenzione spiegano lo stato di profondo degrado in cui versano le nostre periferie. Le cause sono multiple. C’è stato disinvestimento fisico, sociale, culturale. Serve una strategia globale, che valorizzi tutti gli attori che agiscono sui territori. Abbiamo bisogno di capitale umano oltre che di capitale finanziario. Serve anche una razionalizzazione e una semplificazione degli strumenti che si sono sommati nel tempo e occorre una cultura della manutenzione continua, non solo interventi spot”.
Lo ha dichiarato il presidente del Cnel Renato Brunetta, in audizione presso la Commissione parlamentare d’inchiesta sulle condizioni di sicurezza e sullo stato di degrado delle città e delle loro periferie.
Ufficio Stampa
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