
(AGENPARL) – lun 05 febbraio 2024 Lo studio e i progetti sul Microbiota all’IRCCS
L’IRCCS è stato riconosciuto dal Ministero della Salute centro di riferimento per il programma nazionale di Trapianto di Microbiota Intestinale. Uno dei 4 centri in Italia.
Dalla visione pionieristica del prof. Vincenzo Stanghellini, direttore Unità Operativa di Medicina Interna e fisiopatologia digestiva, nasce l’impegno per strutturare ambienti, processi, tecnologie e linee di ricerca per lo studio del microbiota e del trapianto di microbiota all’IRCCS.
Per incrementare le attività di ricerca e di applicazione è stata fin da subito necessaria la collaborazione tra strutture e professionisti con competenze diverse e altamente specialistiche.
Tra queste l’Unità Operativa di Microbiologia diretta dalla prof.ssa Tiziana Lazzarotto. Qui ha sede la banca del microbiota dell’IRCCS: viene analizzato e preparato il microbiota dei potenziali donatori, quando viene donato è sottoposto a esami microbiologici e virologici, raccolto, congelato, conservato e rilasciato rispetto alle diverse esigenze delle strutture dell’IRCCS. Gestisce inoltre tutti gli esami del donatore e del paziente trapiantato nella fase post-operatoria. Tutti gli esami vengono eseguiti anche con il supporto di strumentazioni innovative per potenziare l’accuratezza degli studi come la PCR digitale per la diagnostica molecolare e il nuovo sistema di microscopia avanzata per la diagnostica non molecolare.
Fondamentale anche il supporto del gruppo di ricerca dell’Alma Mater guidato dalla prof. Patrizia Brigidi “Human Microbiomics Unit”, l’anima scientifica e votata alla ricerca in ambito di microbiota. Qui vengono effettuati studi metagenomici della composizione del microbiota di piccoli pazienti sottoposti al trapianto di cellule staminali emopoietiche: risultati importanti da cui è possibile trarre risposte decisive per il futuro e per la definizione dei donatori con un profilo microbico più idoneo alla cura.
Per nulla scontato, inoltre, il percorso di accreditamento che ha portato l’IRCCS ad avere una struttura e dei processi specifici in questo ambito. Grazie al lavoro di coordinamento di Rita La Cioppa, Governo Clinico e Qualità dell’IRCCS, è stato possibile strutturare un programma secondo i requisiti autorizzativi dell’Istituto Superiore di Sanità. Costantemente, inoltre, la struttura supporta le diverse unità operative nelle attività di verifica e per la realizzazione di procedure innovative come quest’ultima, nonché nell’ottenimento di prestigiosi accreditamenti il JACIE, l’ultimo ottenuto dall’Oncoematologia Pediatrica dell’IRCCS.
Il trapianto di microbiota per rispondere alla GvHD: un caso speciale
Oggi in Italia il trapianto di microbiota è autorizzato solo per l’infezione da Clostridium difficile ricorrente o refrattario al trattamento antibiotico standard. Per applicare questa procedura a un caso pediatrico e soprattutto per la patologia da GvHD è stato necessario un processo autorizzativo particolare. Dopo avere avuto il parere positivo del Comitato Etico dell’IRCCS, il Centro riferimento trapianti diretto da Nicola Alvaro, ha coordinato le relazioni con il Comitato Etico dell’Istituto Superiore di Sanità per ottenere l’autorizzazione alla procedura e all’uso compassionevole.
Cosa è il microbiota
Il microbiota intestinale è l’insieme dei batteri che abitano il nostro intestino e presenta un materiale genetico cento volte superiore a quello umano. Possiamo quindi parlare di un vero e proprio ‘partner’ simbiotico che cresce insieme a noi. La sua stretta relazione con le cellule del sistema immunitario lo rende un elemento chiave nella storia naturale di moltissime malattie croniche, infiammatorie, autoimmuni è più in generale immuno-mediate. Oltre a questo, il microbiota svolge altre funzioni
chiave come la protezione nei confronti di patogeni, la sintesi di alcuni metaboliti e vitamine fondamentali per il nostro organismo e la regolazione della motilità intestinale. Lo studio della diversità del microbiota è risultato fondamentale per comprendere la patogenesi di moltissime malattie. Attualmente, le strategie di modulazione del microbiota attraverso dieta, farmaci e procedure come il trapianto, rappresentano alcuni tra gli scenari scientifici più attrattivi della medicina moderna.
Il trapianto di microbiota
Il trapianto di microbiota intestinale consiste nel trasferimento di microbiota da un donatore sano, certificato da una valutazione clinica e da uno screening microbiologico, svolti secondo la normativa prevista dal Centro Nazionale Trapianti. In questo modo una preparazione di feci prelevate dal donatore viene infusa nell’intestino di un paziente per eliminare i microrganismi patogeni e ristabilire una composizione ‘sana’ o eubiotica.
Diventare donatori di microbiota