
(AGENPARL) – lun 05 febbraio 2024 GROSSETO – Cultura, natura e buona tavola. La ripresa del turismo estero dà
una spinta anche ai consumi nei pubblici esercizi. Nell’anno da poco
concluso, gli stranieri che hanno visitato il nostro Paese hanno speso in
media oltre 212 euro a persona in colazioni, pranzi, cene e aperitivi. In
totale la cifra più alta dal 2019. I dati sono di Fiepet l’associazione dei
pubblici esercizi aderenti a Confesercenti, sulla base di elaborazioni su
dati del Cer e del Centro Studi Turistici di Firenze.
«I dati diffusi da Confesercenti sottolineano che la proposta gastronomica
del nostro Paese, e del nostro territorio maremmano, è per la sua qualità e
differenziazione un asset fondamentale per l’attrattività turistica –
afferma *Massimiliano Mei*, presidente provinciale Fipet Confesercenti -,
per questo da sempre Confesercenti Grosseto si è impegnata in percorsi di
valorizzazione come Girogustando, e la proposta di promozione e tutela di
sua maestà gastronomica, il Tortello Maremmano, per la quale ci saranno a
breve novità sostanziali».
A trainare è l’aumento delle presenze estere in Italia, che lo scorso anno
hanno segnato una crescita del +13,7%, attestandosi in valori assoluti
oltre i 228,5 milioni, più dell’ultimo anno prima della pandemia. Una massa
di vacanzieri che ha mostrato di apprezzare il nostro Paese non solo per le
città ed i borghi d’arte o le spiagge e le campagne, ma anche per lo stile
di vita, cucina in primis: la spesa al bar e ristorante costituisce infatti
il 33% dei consumi complessivi dei viaggiatori stranieri in Italia. Una
crescita che porta la spesa dei turisti stranieri al 4% di quella
complessiva sul territorio, recuperando interamente i livelli pre-Covid.
Quella nei pubblici esercizi è la seconda voce di spesa in assoluto dei
visitatori esteri in Italia (i viaggiatori stranieri spendono un euro su
tre in un pubblico esercizio), subito dopo l’alloggio, che ne assorbe il
36%. Seguono i trasporti (11%), ma anche lo shopping nei nostri negozi, cui
i turisti hanno destinato circa il 10% del totale. Circa il 6% è andato
invece ad attività ricreative e culturali, mentre il 4% è stato assorbito
dalla spesa per altre attività e servizi.
In generale, a consumare di più sono i turisti tedeschi. Al secondo posto i
visitatori in arrivo dagli USA, seguiti da Regno Unito, Francia, Austria,
Spagna e Svizzera. Seguono in classifica i viaggiatori del Canada e del
Giappone.