
(AGENPARL) – dom 04 febbraio 2024 Cia: la lotta non si ferma, rivendicazioni sui tavoli nazionali e Ue
“Noi non siamo stati mai fermi, né nei mesi scorsi né in queste ore. Stiamo
conducendo una battaglia importantissima sui tavoli istituzionali per
restituire all’agricoltura italiana ciò che l’Europa, con norme troppo
rigide e adottate in un momento di crisi epocale, sta togliendo all’intero
comparto, con gravi ripercussioni anche in Puglia”. Gennaro Sicolo,
vicepresidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani, illustra la strategia
che vede impegnata l’organizzazione con un lavoro quotidiano sui tavoli
istituzionali.
La Cia lucana, dopo l’assemblea di Lavello (Vulture-Melfese) annuncia il
calendario delle prossime iniziative: martedì 6 incontro (sede Cia Potenza,
via dell’Edilizia, ore 17) componenti direzione Cia Potenza e Matera con
Anci e Upi, a seguire riunione dei direttivi comunali del Potentino;
mercoledì 7 assemblea del Metapontino; giovedì 8 a Filiano; fine settimana
Collina Materana; il 13 Val d’Agri-Senisese. *L’incontro di martedì 6 con
Anci ed Upi si concluderà con una **conferenza stampa (ore 17,30 sede Cia
Potenza, via dell’Edilizia) per presentare ai giornalisti documenti e
proposte Cia sulle criticita’ che vive il comparto agricolo.*
“Deve essere chiaro che noi portiamo avanti il nostro programma e le
nostre azioni attraverso le rivendicazioni nazionali e una decisa
iniziativa a livello europeo, dove si fanno scelte troppo importanti per il
futuro dell’agricoltura”, aggiunge Sicolo.
“Da Bruxelles, come ha sottolineato il presidente nazionale Cristiano
Fini, devono arrivare risposte forti, strutturali, non il ‘contentino’ che
pensano di averci dato proponendo la deroga temporanea all’obbligo di
mantenere incolti il 4% dei terreni coltivabili. È una proposta
evidentemente debole e insufficiente a dare risposte su tutti i limiti e le
incongruenze della Pac, la Politica agricola comune, su cui ci stiamo
battendo non dall’altro ieri ma ormai da mesi. Su questo tema continueremo
a batterci con forza, su tutti i tavoli istituzionali da cui può e deve
maturare una diversa presa di coscienza sulla situazione dell’agricoltura
europea e sulle specificità di ogni Paese. L’Italia è tra i fondatori e
motori più importanti e prestigiosi dell’Unione Europea, dunque deve far
valere le ragioni che stiamo spiegando e illustrando da mesi, con decine di
incontri con gli agricoltori che Cia Basilicata ha promosso per aree
territoriali in tutta la regione, con una costanza e una coerenza che
nessuno può contestarci. Dobbiamo poter continuare a garantire la sicurezza
alimentare e le politiche comunitarie devono supportare le nostre attività,
non ostacolarle”. “Le nostre iniziative non si fermeranno fino a quando non
otterremo risultati tangibili – prosegue il presidente di Cia
Potenza-Matera Giambattista Lorusso – perché l’ultima annata è stata
drammatica: nessuna filiera ha coperto i costi di produzione e la Pac,
Politica agricola comunitaria, ha defalcato i contributi alle aziende
agricole”.