
(AGENPARL) – gio 01 febbraio 2024 A Lavello prima iniziativa mobilitazione della Cia-Agricoltori
Si è tenuta a Lavello, presso la sede della Cooperativa Unità Contadina,
la prima delle iniziative di mobilitazione promosse dalla Cia. Dopo il
calendario di assemblee approvato dalla Direzioni di Potenza e Matera, a
Lavello si sono riuniti gli agricoltori del Vulture-Melfese. Nei prossimi
giorni sarà la volta delle assemblee zonali di Metapontino, Potentino,
Valdagri, Collina materana, Senisese. All’incontro, presieduto dal
coordinatore Cia Donato Distefano, gli interventi dei Presidenti di Cia
Venosa Liliana Sileo, Melfi Leonardo Moscaritolo, di Lavello Luigi Modugno
hanno affrontato i temi e i problemi che investono il comparto e avanzato
specifiche proposte. In quest’area della provincia di Potenza pesano
questioni incancrenite come lo storico problema della diga del Rendina e
dei servizi irrigui e di bonifica che sono inadeguati e come il piano per
ripristinare e migliorare la viabilità rurale nell’ area nord rivendicato
da troppi anni. Sempre nel Vulture-Melfese i titolari di aziende
vitivinicole chiedono il rapido ristoro per i danni da calamità che
attraverso la peronospora ha colpito i vigneti di aglianico e provocato
ingenti danni nella vendemmia 2023. Al termine è stato approvato un
ulteriore documento che contiene e richiama i punti sui quali aprire un
serrato confronto con le Istituzioni locali, nazionali ed Europee
consapevoli che “ l’ unica strada per risolvere e ottenere risultati è la
concertazione”. Il documento richiama i seguenti punti: la revisione della
Pac 23/27; Interventi per contenere i costi di produzione; Garantire il
giusto prezzo alle materie prima agricole; Semplificazione e
sburocratizzazione; Contrasto della fauna selvatica; previdenza agricola e
un sistema pensionistico dignitoso. Sono state raccolte le istanze
presentate al fine di predisporre un documento finale unico da utilizzare
nel confronto. Con le Istituzioni a partire dai Comuni è già previsto un
incontro con ANCI e UPI il 6 febbraio (ore 17 in sede Cia a Potenza). I
cortei di trattori che percorrono le strade regionali, italiane ed europee
– hanno sottolineano i presidenti Cia di Melfi, Lavello, Venosa – sono il
sintomo di un disagio reale. Un disagio che Cia-Agricoltori ha già portato
in piazza, a Roma, il 26 ottobre scorso, sotto lo slogan: “Prezzi alle
stelle, agricoltori più poveri. Non siamo il problema, ma la soluzione”,
per rivendicare la centralità dell’impresa agricola nell’economia nazionale
ed europea e il suo valore per i territori e le comunità. Una
manifestazione, fortemente voluta, che ha visto in Piazza Santi Apostoli
migliaia di agricoltori arrivati da tutta Italia (folta la delegazione
lucana) per esprimere, civilmente, tutto il dissenso e malessere delle
imprese agricole e presentare le istanze più dirimenti per il settore. Le
richieste del comparto agricolo in crisi devono adesso trasformarsi in
proposte, poi condivise in un confronto politico a più livelli. L’obiettivo
della nuova fase di mobilitazione della Cia non è solo quello di
attenzionare e ribadire le criticità ma rilanciare con mirate proposte che
hanno l’ obiettivo di costruire utili e proficue alleanze a partire dalle
Istituzioni locali, passando alle altre Organizzazioni datoriali e
Sindacali ai Consumatori e quindi la società civile, facendo squadra per
meglio tutelare e difendere funzioni, ruolo e centralità dell’agricoltura
nei nostri territori e soprattutto in Regioni come la Basilicata. Al centro
dell’iniziativa il Piano nazionale per l’agricoltura e l’alimentazione
presentato all’Assemblea del 30 novembre a Roma.
Il coordinatore Distefano sottolinea che “stiamo vivendo una fase molto
complessa del mondo agricolo che soffre più di altri settori e si stanno
susseguendo eventi che richiedono la nostra attenzione. Il 2023 è stato un
anno particolarmente difficile per gli agricoltori italiani e nonostante la
nostra Confederazione abbia lavorato, con ostinato impegno, a strategie e
proposte che consentissero al settore di far fronte ai problemi e
sviluppare una visione forte per il futuro, la nostra l’agricoltura
italiana è ancora in forte sofferenza. Non possiamo sottovalutare il
malessere e il problema che gli Agricoltori evidenziano. La nostra azione
continua”.