
(AGENPARL) – mer 31 gennaio 2024 *LA RUBINO LEGAL TECH, CYBERSECURITY: “SOLO IL 14% DELLE PMI ITALIANE
ADOTTA STRATEGIE PER CONTRASTARE I RISCHI”*
*L’avvocato Alessandro Rubino: “Basta pensare che negli ultimi mesi abbiamo
subito l’attacco hacker alla Regione Campania e all’università di Fisciano”*
L’avvocato Alessandro Rubino, della Rubino Legal Tech, azienda leader nel
settore della consulenza strategica aziendale, ha evidenziato dati
allarmanti riguardo alla cybersecurity delle PMI italiane. “Secondo il
recente Cyber Index PMI 2023, presentato da Confindustria e Generali in
collaborazione con il Politecnico di Milano, solo il 14% delle piccole e
medie imprese italiane ha implementato una strategia di cybersecurity,
nonostante il 45% riconosca il rischio cyber. Questi risultati, derivanti
dall’analisi di 708 PMI italiane, sollevano preoccupazioni significative
sulla preparazione delle imprese italiane di fronte alle minacce
informatiche. Uno dei dati più preoccupanti emersi dall’indagine è che il
75% delle PMI non è consapevole delle implicazioni di un attacco
ransomware, nonostante nel 2022 il 76% delle organizzazioni sia stato
bersaglio di tali attacchi. Gli attacchi ransomware, che bloccano l’accesso
ai file, ai sistemi o alle reti fino al pagamento di un riscatto,
rappresentano una delle principali minacce per la sicurezza informatica
delle imprese moderne. In risposta a questa crescente minaccia, gli esperti
raccomandano l’adozione di best practice per migliorare la sicurezza
informatica delle organizzazioni. Tra queste, spicca il modello 3-2-1 per
la gestione dei backup dei dati, che garantisce la disponibilità dei dati
anche in caso di eventi catastrofici”.
L’importanza di una solida strategia di cybersecurity per le PMI italiane
non può essere sottovalutata. Basta pensare che negli ultimi mesi abbiamo
subito due enormi attacchi hacker alla Regione Campania e all’università di
Fisciano. È essenziale che le imprese investano nella protezione dei propri
sistemi e dati, adottando le best practice raccomandate dagli esperti del
settore, al fine di mitigare i rischi derivanti dalle minacce informatiche
sempre più sofisticate e diffuse.
“Il 2023 ha registrato un aumento significativo delle sanzioni comminate