
(AGENPARL) – mar 23 gennaio 2024 COMUNICATO STAMPA
I risultati del convegno “Crisi dei salari e pressioni sul modello retributivo”
organizzato dall’Inapp in collaborazione con l’Università del Sannio
LAVORO, INAPP: “CRESCE CONTRATTAZIONE COLLETTIVA, MA SOLO 4% IMPRESE UTILIZZA SECONDO LIVELLO”
Negli ultimi 4 anni le aziende che hanno aderito al CCNL sono passate dal 75% all’87% ma l’applicazione del secondo livello è praticamente ferma al 4%. Resta fondamentale il ruolo dei sindacati e della dimensione delle imprese.
FADDA: ““Si è molto discusso nel nostro Paese dell’introduzione di un salario minimo ma il timore di alcuni è che una volta stabilito un minimo per legge le imprese si limitino a pagare quel minimo, abbandonando il contratto collettivo, oppure che, se stabilito a un livello troppo elevato, renda inutili i contratti collettivi. Tali timori non hanno fondamento. Come sempre, sta alla forza sindacale contrattare i livelli del salario reale, ma non sarà mai possibile scendere al di sotto della soglia minima stabilita per legge. Un salario minimo per legge non deve essere considerato alternativo o addirittura dannoso per la contrattazione collettiva. I due sistemi possono convivere e rafforzarsi a vicenda, stabilendo dei parametri oggettivi che abbiano il fine di tutelare tutti i lavoratori, nessuno escluso”
Benevento, 23 gennaio 2024 – La contrattazione collettiva è cresciuta negli ultimi 4 anni, passando dal 75% all’87%, mentre è restata pressoché invariata quella di secondo livello che nel 2022 è stata applicata solo dal 4% delle imprese. Sono alcuni dati che sono stati illustrati durante il convegno “Crisi dei salari e pressioni sul modello retributivo” organizzato dall’Inapp insieme all’Università degli Studi del Sannio a Benevento.