
(AGENPARL) – lun 22 gennaio 2024 *Il giornalista lucano Biagio Maimone spinge la Basilicata in Europa: dai
27 Comuni dell’Area Sud il progetto “Ricas Italia” per la cultura della
sostenibilità*
*Dalla Basilicata parte il Progetto “Ricas Italia”, la Rete delle
Istituzioni e dei Cittadini per la Cooperazione, la Cultura, l’Ambiente e
la Solidarietà, contro la povertà e l’inquinamento del pianeta*
Roma, 21 gennaio 2024 – Al centro dell’attenzione in Europa e nel mondo vi
è la crisi climatica e le sue devastanti conseguenze.
Per tale motivo i governi di tutti gli Stati del mondo si sono recentemente
incontrati a Dubai, negli Emirati Arabi Uniti, per partecipare alla 28ª
Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP).
Dall’Italia prende l’avvio il primo progetto, ideato dal giornalista
*Biagio* *Maimone*, fondatore del sito *Progetto di Vita per il Sud*
http://www.progettodivitasud.it per il riscatto economico e sociale del
Mezzogiorno e dal “*Gal – La Cittadella del Sapere*”, che vede i *27 Comuni
dell ‘Area Sud della Basilicat*a, il *Parco* *Nazionale* del
*Pollino*, il *Parco
Nazionale dell’Appennino Lucano Val d’Agri Lagonegrese *e *Maratea*
impegnati in un progetto finalizzato al contrasto della crisi climatica e
ambientale, che vedrà partecipi *Nicola Timpone* e
*Francesca Lovatelli Caetani.*
Dall’Italia, o meglio dal Sud Italia, inizia a muovere i suoi primi passi
un progetto eco-ambientale e solidale, il cui intento è quello di
diffondersi ed affermarsi in tutta Europa.
La Basilicata vedrà la nascita del Progetto “Ricas Italia”, la cui finalità
è, attraverso una Rete di Comuni della Basilicata, che dovrà poi
estendersi a tutti i Comuni d’Italia, promuovere la cultura della
sostenibilità, della solidarietà e della cooperazione.
Daniele Stoppelli, Sindaco di *Maratea*, ha dichiarato che Maratea,
candidata a “*Capitale Italiana della Cultura 2026″*, parteciperà
all’attuazione del progetto eco-sociale “Ricas Italia,” che rientra tra le
iniziative che si prefiggono l’intento di dare impulso ad un nuovo modo di
diffondere la cultura dei territori e la cultura della sostenibilità,
contro il degrado e la povertà.
Il progetto prende le mosse dalla Basilicata, da un territorio del Sud
Italia, qualificandosi come un’ iniziativa che guarda al futuro, la cui
finalità è quella di preservare la cultura dei territori.
Fautori del progetto, come suindicato, sono il giornalista originario di
Maratea Biagio Maimone, il quale è autore del progetto eco-sostenibile e il
Gal “La Cittadella del Sapere”, il cui Direttore è Nicola Timpone.
Biagio Maimone è fondatore del sito “Progetto di Vita per il Sud” –
http://www.progettodivitasud.it – per il rilancio del Mezzogiorno, il quale
collabora con la giornalista Francesca Lovatelli Caetani.
L’intento primario del progetto è la costituzione della Rete dei Comuni e
delle Regioni per la tutela ambientale, la cultura, la cooperazione e la
solidarietà tra i cittadini, contro la povertà e l’inquinamento del
pianeta. Sarà richiesto anche l’ausilio del Presidente della Regione
Basilicata Vito Bardi.
Il suddetto progetto, che può definirsi un progetto eco-sociale, voluto da
Maimone già nel 2016, è stato riattualizzato recentemente, in quanto si è
avuto modo di constatare come esso possiede i requisiti per essere
proposto all’Unione Europea al fine di dare impulso ad un nuovo modo di
fare cultura a favore della sostenibilità, contro il degrado e la povertà.
La Rete dovrà aggregare, partendo dalla Basilicata, il maggior numero di
Comuni e di Regioni, affinché si impegnino attivamente per la tutela
ambientale e contro l’inquinamento, nonché per la salvaguardia dell’intero
ecosistema, attraverso azioni concrete che coinvolgano, nel contempo, i
cittadini e le Istituzioni.
Strategica sarà la cultura che si esprime nella cura dei territori, che
conduce a quella cultura che può definirsi la cultura della bellezza che
genera progresso sociale e morale.
E’ ben evidente come la povertà culturale e morale generi povertà economica
e miseria, nonché il proliferare della violenza e della malavita.
Ai Comuni, alle Regioni e ai cittadini spetterà il compito di monitorare i
singoli territori.
Ne consegue, pertanto, che ad essi è affidata anche la responsabilità di
controllare privati e industrie affinché rispettino l’ambiente e utilizzino
tutti i mezzi necessari per evitare l’inquinamento, al fine della
salvaguardia del benessere dei territori.
Grande rilievo avranno le amministrazioni comunali e regionali in quanto
dovranno interfacciarsi con il governo italiano e i governi
degli altri Paesi Europe, considerato che il tema dell’inquinamento del
pianeta è un tema che coinvolge tutte le nazioni.
“La povertà culturale e morale è la conseguenza del degrado ambientale” ha
dichiarato Nicola Timpone, Direttore Generale del “Gal – La Cittadella del
Sapere”, il quale ha aggiunto: “L’acuirsi della crisi dei valori della
nostra società ha prodotto, oltre ad un impoverimento economico
complessivo, anche la decadenza del valore della cultura umana”.
L’ideatore del progetto Biagio Maimone ha affermato: “Per noi porre al
centro l’uomo e la sua dimensione sociale ed ambientale significa creare
una nuova forma di relazione umana e di comunicazione, che si avvalga della
creatività quale forza propulsiva per incamminarsi in un nuovo processo
socio-economico che possa realmente favorire il progresso umano. Riteniamo
che ‘Fare Rete’ sia, in tale contesto, fondamentale per far vivere un
tessuto sociale che includa tutti, nessuno escluso. Dovrà essere coinvolta
l’intera Europa, a cui chiederemo lo stanziamento di fondi da destinare
alla salvaguardia del patrimonio ambientale”.
Francesca Lovatelli ha dichiarato: “La Rete si prefigge di interfacciarsi
con tutti gli organismi nazionali ed internazionali per monitorare ciò che
accade ed il tasso di inquinamento prodotto, per poi segnalare ai vari
organismi competenti le anormalità riscontrate perché vi pongano rimedio.
Non si deve eludere la considerazione che il clima rappresenta il fattore
principale per la salvaguardia del pianeta e degli esseri umani e che,
pertanto, non si possa assolutamente prescindere dal difenderlo sia da
parte dei singoli Comuni, sia da parte di tutti i cittadini”.
Maimone ha concluso sottolineando:
“Educare al rispetto dei criteri che salvaguardano il clima e,
conseguentemente, l’ambiente e l’intero ciclo della vita degli esseri
viventi è l’obiettivo che ogni singolo Stato e ogni singolo cittadino deve
prefiggersi. Nondimeno rilevante consideriamo essere il tema
dell’alimentazione, letto in termini di capacità di produrre cibo
attraverso l’utilizzo di risorse naturali e tecnologie non inquinanti,
sempre più attente alla salvaguardia della natura e alla creazione di
nuove opportunità di lavoro. E’, in tal modo, possibile creare un nuovo
welfare che generi ricchezza attraverso la natura e la salvaguardia
dell’ambiente, nonché la sana nutrizione dell’uomo, affinché si
garantisca, nel contempo, il suo benessere e il progresso umano.
Urge l’esigenza, perciò, di creare un connubio tra sostenibilità, cultura e
solidarietà, fonte di opportunità per il futuro dell’umanità.
Mai più terre depresse e mai più uomini ai bordi della strada! La cultura
del bello ha il potere di condurre al vero progresso umano.
E’ tale consapevolezza che può avviare un reale processo di umanizzazione e
di cooperazione sociale continua contro le varie forme di povertà:
ambientali economiche, civili e sociali, nonché morali”.
*Nella foto Biagio Maimone *