
(AGENPARL) – sab 20 gennaio 2024 Papa Francesco ai Comuni ASMEL: sociale e nuove
tecnologie per contrastare la “cultura dello scarto”
Stamani Udienza ASMEL in Vaticano
Comunicato Stampa Sabato 20 gennaio 2024
Asmel, l’Associazione per la Sussidiarietà e la
Modernizzazione degli enti locali, è stata ricevuta questa
mattina in udienza speciale dal Papa Francesco. L’incontro
riservato nella Sala Clementina del Palazzo Apostolico ha visto
la partecipazione di una delegazione di 200 Sindaci
provenienti da ogni parte d’Italia.
ASMEL è una realtà nata nel 2010 che oggi conta 4.296 Enti
locali presenti su tutto il territorio nazionale ed è rivolta
principalmente ai piccoli e medi Comuni italiani che
rappresentano la frontiera di prossimità della Repubblica nel
rapporto diretto con i cittadini e le comunità locali.
Proprio questa sua peculiarità è stata riconosciuta dal Santo
Padre che nel corso dell’Udienza ha voluto sottolineare
l’importanza del servizio prestato ai Comuni e ai cittadini con
parole molto significative: «Con piacere incontro la vostra
Associazione, nata per contribuire al buon funzionamento
degli Enti Locali italiani, secondo il principio di sussidiarietà,
caro alla dottrina sociale della Chiesa. I territori da cui
provenite sperimentano alcune delle contraddizioni della
società attuale e del suo modello di sviluppo. I piccoli Comuni,
soprattutto quelli che fanno parte delle cosiddette aree
interne, e che sono la maggior parte, sono spesso trascurati e
si trovano in condizione di marginalità. I cittadini che li
abitano, una porzione significativa della popolazione, scontano
divari importanti in termini di opportunità, e questo resta una
fonte di disuguaglianza».
Il pontefice ha quindi affidato ad Asmel una missione:
«pensando al vostro ambito di impegno, vorrei suggerirvi un
filone tra i molti a cui prestare attenzione: quello della ricerca
di nuovi rapporti tra pubblico e privato, in particolare il
privato sociale, per superare impostazioni vecchie e sfruttare
appieno le possibilità che oggi la legislazione prevede. La
scarsità delle risorse nelle aree marginali rende più disponibili
a collaborare per ciò che appare come un bene comune; nasce
così l’opportunità di aprire dei cantieri di partecipazione,
favorendo un rinnovamento della democrazia nel suo
significato sostanziale. Un altro filone promettente -ha
continuato il pontefice- è quello delle nuove tecnologie, in
particolare il ricorso alle diverse forme di intelligenza
artificiale. Stiamo scoprendo quanto possano rivelarsi potenti
come strumenti di morte. Possiamo immaginare quanto
benefica questa potenza potrebbe risultare se utilizzata non
per la distruzione, ma nella logica della cura: cura delle
persone, cura delle comunità, cura dei territori e cura della
casa comune».
Lo stile di ASMEL è incentrato sull’associazionismo di servizio
e promuove l’accessibilità anche dei piccoli e medi Comuni
alla gestione sinergica di una serie di attività strategiche per
gli stessi come la formazione specialistica, il reclutamento di
personale, i partenariati per lo sviluppo delle comunità
energetiche e della transizione ecologica nonché la gestione
telematica degli appalti. Proprio in questo ambito, al fine di
garantire efficienza e trasparenza negli investimenti pubblici,
ASMEL ha promosso la centrale di committenza “digitale”
Asmecomm che è diventata in pochi anni la prima centrale di
riferimento dei Comuni italiani. Un ambito nel quale lo stesso
Vaticano sta mostrando profonda attenzione e sensibilità.
La Centrale di committenza Asmecomm dal Papa
dopo la stretta negli appalti in Vaticano. Il
presidente Carlea: «Parole di monito anche per chi
amministra i territori e appalta opere pubbliche».
«Una grande emozione per tutti noi. Le parole del Santo Padre
sono un monito per coloro che hanno la grande responsabilità
di fare bene e in fretta, spendendo il giusto per i territori. Ne
faremo tesoro». Sono le parole di Donato Carlea, che ha
guidato la delegazione dei Sindaci della Centrale di
Committenza Asmel Consortile all’udienza da Papa Francesco.
«La Centrale di Committenza dei Comuni Asmel rappresenta
un presidio di trasparenza, integrità e di etica civica –
prosegue Carlea – e condividiamo la linea di rinnovamento e
semplificazione appena varata da Papa Francesco». Come noto
il Papa Francesco martedì scorso ha firmato e pubblicato un
Motu Proprio – lettera apostolica “di propria iniziativa” – che
riforma il codice vaticano degli appalti con norme più
stringenti che escludono dalle gare i condannati, gli evasori,
quelli che vivono nei Paesi dove proliferano le armi di
distruzioni di massa e che non rispettano le norme sulla
sicurezza sul lavoro o quelle ambientali.
La benedizione al Pontefice della natività artistica
metafora delle sfide ambientaliste dei Sindaci
Come sottolinea il segretario generale di Asmel Francesco
Pinto «l’incontro con Papa Francesco è stata l’occasione per
presentare al Pontefice il dinamismo della nostra realtà
associativa che è nata proprio con l’intento di valorizzare le
periferie territoriali che, attraverso i Municipi, costituiscono il
tessuto culturale, sociale e amministrativo del nostro Paese. Il
Santo Padre ha benedetto una natività artistica, realizzata dai
maestri presepiali della scuola napoletana, nella quale
abbiamo voluto raffigurare simbolicamente alcuni interventi di
transizione energetica sulla quale ASMEL è impegnata a
supporto delle realtà locali nello spirito anche dell’attenzione
alla cura della Casa comune che Papa Francesco ha espresso
con la Laudato si».