
(AGENPARL) – sab 20 gennaio 2024 La prima neve dell’anno sta creando problemi “a macchia di leopardo” per le
aziende agricole e zootecniche lucane. Le maggiori difficoltà – segnalate
da Cia-Agricoltori – sono per gli allevamenti allo stato libero per l’
autoalimentazione e nella notte per il calo delle temperature. Più che la
neve è il gelo il pericolo principale per le colture ortive e
ortofrutticole che rischiano pesanti conseguenze specie in una fase di
avvio della produzione invernale. Nelle aree interne del Potentino e della
Collina Materana come sempre i disagi sono legati alle precarie condizioni
delle strade interpoderali e di collegamento delle contrade e delle aziende
sparse con trattori e mezzi agricoli che si occupano di liberare le strade.
La neve improvvisa è l’ennesimo esempio degli improvvisi cambiamenti
climatici. Gli agricoltori – sottolinea la Cia -sono in prima linea nella
lotta al clima, alla sicurezza alimentare e alla biodiversità e sono,
quindi, fondamentali nello sviluppo e nell’attuazione dell’azione per il
clima. Ciò nonostante, sul totale degli investimenti mondiali per la
mitigazione climatica, solo il 5% va al settore primario e, di questo, solo
lo 0,3% va alle piccole aziende. Ecco perché oggi una transizione giusta
verso un futuro climaticamente neutro non solo deve includere gli
agricoltori, ma le soluzioni devono essere diverse come le aziende agricole
e gli agricoltori. Stretta è la relazione del rischio meteo in agricoltura
con assicurazioni e strumenti finanziari per lo sviluppo rurale per
raccogliere la sfida sugli interventi per le nuove esigenze scaturite dagli
eventi climatici in agricoltura. Diventa fondamentale perciò puntare su
varietà colturali che rispettano le vocazioni territoriali e investire in
strumenti di difesa attiva per ricorrere a polizze agevolate e coperture
mutualistiche. Purtroppo il sistema risarcitorio agli agricoltori –
evidenzia la Cia – ha troppo lacune ed inadeguatezze mentre in Basilicata
la nuova programmazione Psr è già partita con l’avvio di cinque interventi
relativi agli impegni agro-climatici- ambientali. Dobbiamo prendere atto –
sottolinea il direttore Cia Potenza-Matera Donato Distefano -che saranno
sempre più ricorrenti sui nostri territori e, quindi, sulle nostre
infrastrutture e sui nostri patrimoni, fenomeni estremi o eventi
eccezionali che possono produrre emergenza e situazioni straordinarie,
siccità con periodi prolungati con temperature elevatissime o alluvioni con
piogge intense e bombe d’acqua con effetti alteranti dell’assetto
idrogeologico o fenomeni di desertificazione e inaridimento dei suoli.