
(AGENPARL) – ven 19 gennaio 2024 *La Conferenza zonale dei Sindaci del Valdarno Aretino parteciperà,
insieme alla Regione Toscana, alla cabina di regia con Trenitalia e Rfi*
/Durante l’incontro che si è svolto ieri pomeriggio con l’assessore
regionale ai trasporti Stefano Baccelli, per fare il punto sulla
situazione del trasporto ferroviario in Valdarno, è stato concordato un
confronto, entro 20 giorni, anche con i gestori del servizio e della
rete. I sindaci potranno far valere le loro ragioni nella contrattazione
della riorganizzazione del servizio/
Si è tenuto ieri pomeriggio, giovedì 18 febbraio, l’incontro della
Conferenza zonale dei sindaci del Valdarno Aretino con l’assessore
regionale ai trasporti Stefano Baccelli. L’appuntamento era stato
programmato a dicembre dopo che i primi cittadini della vallata avevano
lamentato un disservizio ripetuto per gli utenti e i pendolari che
usufruiscono della linea ferroviaria che attraversa il Valdarno per
ragioni di studio, lavoro o per semplici viaggi di piacere. Continui
ritardi dei treni e improvvise cancellazioni, soprattutto nei mesi di
novembre e dicembre, che hanno avuto inevitabili ripercussioni sulla
vita quotidiana di chi ricorre al trasporto ferroviario per i propri
spostamenti.
“Agli utenti che viaggiano sui treni – aveva scritto nella nota la
Conferenza dei sindaci – devono essere garantiti gli standard di qualità
che meritano. Ogni giorno raccogliamo segnalazioni, problemi, denunce e
ascoltiamo l’esasperazione crescente di chi usa i regionali. Ad ogni
ritardo aumentano i disagi e il malcontento di chi è costretto a pagare
un servizio che, nella pratica, non è mai quello proposto e venduto
sulla carta”.
Alla riunione di ieri erano presenti la presidente della Conferenza
zonale dei sindaci del Valdarno e sindaco di San Giovanni Valdarno
Valentina Vadi, Cristina Bucciarelli, vice sindaco di Montevarchi,
Lorenzo Allegrucci, assessore di Montevarchi, Sonia Tognazzi, assessore
di Cavriglia, Wanda Ginestroni assessore di Loro Ciuffenna, Sergio
Chienni, sindaco di Terranuova Bracciolini e, in collegamento, Enzo
Cacioli, sindaco di Castelfranco Piandiscò, Anna Maria Lamioni assessore
di Bucine, Laura Castellani, dirigente della Regione Toscana e
l’assessore regionale ai trasporti Stefano Baccelli.
L’incontro è iniziato con la presidente della Conferenza zonale dei
sindaci del Valdarno che ha illustrato la situazione portando esempi
concreti e mostrando all’assessore le decine di segnalazioni che
giornalmente arrivano ai primi cittadini.
“La situazione non è più sostenibile – ha sostenuto Valentina Vadi –
Studenti e lavoratori sono costretti a cambiare le loro abitudini di
vita a causa dell’inaffidabilità del servizio ferroviario e devono
costantemente giustificare e pagare le conseguenze di assenze e di
ritardi di cui non sono responsabili. Vorremmo per prima cosa
comprendere le cause che stanno dietro a questi disservizi per poter
dare risposte chiare e, cosa più importante, capire la soluzione
prevista dalla Regione per risolvere una situazione che, in questo
momento, è critica”.
Il vice sindaco di Montevarchi Cristina Bucciarelli ha analizzato in
maniera puntuale il contratto di servizio fra la Regione e Trenitalia
che, nel 2018, è stato affidato con procedura diretta per 15 anni.
“A differenza delle altre volte in cui il contratto aveva una durata di
5 anni, si è deciso un rinnovo di lungo periodo. Soluzione condivisibile
– ha sottolineato Cristina Bucciarelli – perché il contratto, a fronte
di una durata di 15 anni, impegna il Gestore-Trenitalia a fornire una
qualità maggiore in termini di efficienza ed efficacia del servizio
ferroviario e di investimenti. Unitamente al contratto, Regione e
Trenitalia hanno sottoscritto un Piano per il raggiungimento degli
obiettivi regolatori (PRO) che prevede, proprio entro il primo
quinquennio, il raggiungimento di determinati standards. Qui non solo il
servizio non è migliorato ma nell’ultimo anno e mezzo si sono raggiunti
livelli di disservizio inaccettabili; non solo non si sono visti
miglioramenti ma non sono stati garantiti neanche i requisiti minimi del
servizio ovvero la puntualità e la regolarità del trasporto. Alla luce
di questi fatti, chiedo alla Regione di sapere quali penali sono state o
saranno applicate a Trenitalia? Quali azioni sono state o saranno
intraprese per il rispetto dei termini del contratto? Nel 2024, non è
accettabile che non si sia in grado di garantire un servizio essenziale
quale quello del trasporto pubblico su ferro; l’inaffidabilità del
servizio ferroviario non provoca solo un disagio temporaneo agli utenti
ma rende loro impossibile organizzare la propria vita lavorativa o di
studio. Poi il pendolare può anche trovare soluzioni alternative ma
davvero vogliamo aggravare ulteriormente il traffico su ruota che
gravita ogni giorno su Firenze?”.
Altra questione importante sottolineata da tutti i presenti è stata
quella della “inadeguata, non comprensibile o assente” comunicazione da
parte del Gestore-Trenitalia quando si verificano i ripetuti disagi.
“Gli utenti non possono essere lasciati soli in stazione senza sapere
come comportarsi”.
L’assessore di Bucine, Anna Maria Lamioni, ha portato all’attenzione la
situazione del proprio comune che non ha istituti superiori e la maggior
parte degli studenti, minorenni, si sposta con il treno per raggiungere
la scuola.
“Quanto da voi riferito – le parole dell’assessore regionale Baccelli –
è assolutamente coerente con i dati a nostra disposizione, frutto del
monitoraggio costante della struttura tecnica ma anche dalla cabina di
regia costituita due anni fa e che, una volta al mese, vede la Regione
confrontarsi con Trenitalia e Rfi per le 14 linee toscane. Il tratto che
collega Arezzo e Firenze presenta criticità evidenti e lo confermano i
continui messaggi che giungono al numero verde o attraverso i nostri
canali regionali. C’è stato un preoccupante decremento in termini di
puntualità e il dato risulta particolarmente disastroso negli ultimi due
mesi del 2023: 77,1% a novembre e addirittura 68,6 % a dicembre.
Significa che oltre un terzo dei treni ha registrato ritardi superiori
ai 5 minuti. A questo si aggiunge il report negativo delle cancellazioni
dei convogli che sono state 135 a novembre e 109 a dicembre. Pretendiamo
da Trenitalia e Rfi un approfondimento sulle cause perché quelle che ci
vengono restituite sono troppo generiche. Nel confronto che abbiamo
avuto con i gestori è emerso un’interferenza non più sostenibile con i
servizi dell’alta velocità dovuta ad un incremento dei viaggi di Italo e
Trenitalia e nuovi servizi a lunga percorrenza che causano le
‘perturbazioni di ritardi’. Poi sono emerse criticità infrastrutturali
ed economiche ma, mentre con Trenitalia la Regione ha un contratto di
servizio, questo non accade con Rfi che gestisce la rete. Altra causa di
ritardi sono gli eventi che si verificano fuori Toscana, in particolare
nel nodo romano. Per questo abbiamo istituito un gruppo di lavoro
insieme alla regione Umbria per monitorare al meglio la situazione.
Quali i provvedimenti da mettere in atto? Noi vogliamo ulteriormente
essere rigorosi rispetto ai meccanismi di bonus e sanzioni che sono
previsti da contratto ma che non sono sufficienti per raggiungere
l’obiettivo primario di rendere efficiente il servizio e puntuali i
treni. Occorre confrontarci con il settore alta velocità. Stiamo
attendendo da tempo una proposta di riorganizzazione del servizio da
parte di Trenitalia e Rfi che sarà valutata non solo dalla Regione ma
anche dagli enti locali”.
Per questo alla prima cabina di regia con i gestori in cui sarà discussa
l’ipotesi di riorganizzazione del servizio della tratta valdarnese, che
sarà convocata entro 20 giorni, i sindaci della vallata hanno chiesto di
poter partecipare esprimendo la loro posizione.
“La possibilità di dirottare i treni del tratto valdarnese sulla linea
lenta – ha concluso l’assessore Baccelli – non credo possa essere una
soluzione perché i tempi di percorrenza sarebbero doppi. Qualsiasi
progetto, in ogni caso, sarà condiviso con le amministrazioni locali”.
“Un passo importante la presenza dei sindaci del Valdarno nel rapporto e
nella contrattazione con Trenitalia e Rfi”, ha concluso la presidente
Valentina Vadi. “Parteciperemo alla prossima cabina di regia della
Regione portando le ragioni e le richieste del territorio. Trenitalia
sta confezionando un’ipotesi di riorganizzazione del servizio che noi
vogliamo conoscere per esprimere immediatamente il nostro assenso o il
nostro dissenso. Ribadiamo, con decisione, che la soluzione non può
essere l’utilizzo della linea lenta per i nostri regionali. Vogliamo
risposte concrete. Se una delle cause è il proliferare dei treni
dell’alta velocità, la Regione dovrà farsi sentire con Trenitalia a
Roma, nelle sedi opportune, chiarendo che un territorio non può essere
danneggiato in questo modo”.