(AGENPARL) - Roma, 19 Gennaio 2024(AGENPARL) – ven 19 gennaio 2024 Logo ALI Lombardia
COMUNICATO STAMPA
Persone con disabilità grave, ALI Lombardia: ?Ogni riforma deve consentire
continuità di servizio?
DGR 1669: ALI Lombardia chiede a Regione Lombardia un ripensamento. ?Servono
tempi e risorse per riorganizzare i servizi e dare risposte concrete a
migliaia di famiglie con disabili gravi e gravissimi oggi assistiti al
domicilio?
Milano, 19 gennaio 2024 ? ALI Lombardia (Autonomie Locali Italiane) esprime
la forte preoccupazione di Sindaci e Amministratori dei Comuni Lombardi di
fronte alla Delibera di Giunta Regionale 1669 che, nei fatti, dispone una
riduzione dei sussidi monetari a favore delle persone con disabilità gravi e
gravissime (le misure B1 e B2) dal primo giugno di quest?anno, con la
finalità di destinare tali risorse all?implementazione di interventi sociali
integrativi da riorganizzare in sinergia con Comuni, Ats/Asst, Terzo settore
e associazioni.
I Sindaci e in genere gli amministratori pubblici locali sono consapevoli
che tali riduzioni sono finalizzate a recepire quanto previsto dal Piano
nazionale per la non autosufficienza (PNNA) 2022-2024, che ha previsto nei
prossimi anni, tra le varie cose, la progressiva conversione dei sostegni
offerti come contributi economici in servizi erogati (forma diretta); sono
anche favorevoli a un welfare basato sempre più su servizi diretti alle
persone che hanno bisogni.
“Noi Sindaci – dichiara Lorenzo Radice, Presidente di ALI Lombardia e
Sindaco di Legnano – ad oggi non sappiamo se i tagli saranno riversati sui
comuni per intero o parzialmente e con quali criteri. Questo crea grande
incertezza. Di certo sappiamo che i nostri servizi sociali, già sotto
pressione, non saranno mai in grado di attivare gli ISI con queste
tempistiche: forse lo potranno fare le aziende speciali; ma con che accordi?
Con quali risorse? Dovremo fare gare per ampliare i servizi affidati al
terzo settore? E il terzo settore troverà il personale, già scarso, in così
poco tempo? Queste sono solo alcune delle domande che circolano nei Comuni
in questi giorni, dove c’è la certezza che servono tempi e risorse certe per
attuare questa conversione.”
Risultano tuttavia molto critiche le tempistiche e le modalità deliberate da
Regione per operare tale conversione: in pochi mesi i Comuni Lombardi
saranno chiamati a compensare questi tagli con un valore analogo di servizi
pubblici di assistenza diretta (Interventi Sociali Integrativi), così da
garantire la graduale attuazione dei Livelli essenziali delle prestazioni
sociali (Leps). Nel periodo di attuazione di tale ?conversione?, ci saranno
fortissime ripercussioni sui servizi sociali, che già sono al limite delle
possibilità dei bilanci comunali e dell?organizzazione dei Servizi Comunali
per la crescita vertiginosa del numero di persone assistite avvenuta nel
corso degli ultimi anni, oltre che per la difficoltà di reperire personale,
al punto che numerosi Comuni Lombardi hanno ormai serie difficoltà anche
solo a gestire l?ordinaria amministrazione.
Per queste ragioni ALI Lombardia chiede a Regione di dare più tempo ai
Comuni Lombardi per attuare la riorganizzazione dei servizi, aggiungendo
risorse e consentendo di attuare veri percorsi di coprogrammazione e
coprogettazione con gli Enti del Terzo Settore. Inoltre serve ripristinare i
sussidi oggi assegnati alle famiglie fino a che tale percorso di
riprogettazione e riorganizzazione dei servizi non sia terminato.
Diversamente migliaia di famiglie rischieranno di essere lasciate sole da
Regione e di non trovare risposte concrete quando busseranno alla porta dei
loro comuni: insomma, una sconfitta per tutto il sistema di welfare
lombardo.