
(AGENPARL) – mar 16 gennaio 2024 RAPPORTO MENSILE ABI1 – Gennaio 2024
(principali evidenze)
I più recenti dati, relativi agli andamenti dell’economia dell’area dell’euro e di quella
italiana, continuano a mostrare che gli effetti della politica monetaria restrittiva
realizzata dalla BCE si stanno manifestando. Gli effetti possono cogliersi anche nel
mercato bancario in Italia. Nell’ultimo mese si stanno manifestando primi segnali di
diminuzione dei tassi di interesse rispetto ai valori massimi.
TASSI DI INTERESSE SULLA RACCOLTA
1. Il tasso praticato sui nuovi depositi a durata prestabilita (cioè certificati di
deposito e depositi vincolati) a dicembre 2023 è salito al 3,91%. A
novembre2023 tale tasso era in Italia superiore a quello medio dell’area
dell’euro (Italia 3,82%; area dell’euro 3,56%). Rispetto a giugno 2022,
quando il tasso era dello 0,29% (ultimo mese prima dei rialzi dei tassi BCE),
l’incremento è di 362 punti base.
2. Il rendimento delle nuove emissioni di obbligazioni bancarie a tasso fisso
a dicembre 2023 è 3,15%, con un incremento di 184 punti base rispetto
a giugno 2022 quando era l’1,31%.
3. A dicembre 2023 il tasso medio sul totale dei depositi (certificati di
deposito, depositi a risparmio e conti correnti), è aumentato allo 0,96 (0,32% a
giugno 2022).
4. Il tasso sui soli depositi in conto corrente è cresciuto allo 0,53%, tenendo
presente che il conto corrente permette di utilizzare una moltitudine di servizi e
non ha la funzione di investimento (cfr. Tabella 1).
TASSI DI INTERESSE SUI PRESTITI
5. Tassi di interesse sulle operazioni di finanziamento a dicembre 2023:
il tasso medio sulle nuove operazioni per acquisto di abitazioni è
diminuito al 4,42%, rispetto al 4,50% di novembre;
il tasso medio sulle nuove operazioni di finanziamento alle imprese è
stato del 5,69%, a novembre era il 5,59%;
il tasso medio sul totale dei prestiti è stato del 4,76%, stesso valore di
novembre (cfr. Tabella 2).
MARGINE TRA TASSO SUI PRESTITI E TASSO SULLA RACCOLTA
6. Il margine (spread) sulle nuove operazioni (differenza tra i tassi sui nuovi
prestiti e la nuova raccolta) con famiglie e società non finanziarie a dicembre
2023 risulta di 220 punti base.
Il rapporto mensile dell’Abi rende disponibili una serie di informazioni quantitative che sono in anticipo rispetto
ad ogni altra rilevazione in proposito. Tale possibilità è determinata dal fatto che le banche sono i produttori
stessi di queste informazioni.
RACCOLTA DA CLIENTELA
7. La raccolta indiretta, cioè gli investimenti in titoli custoditi presso le banche,
presenta un incremento di oltre 207 miliardi tra novembre 2022 e
novembre 2023 (125,4 miliardi famiglie, 24,2 imprese e il restante agli altri
settori, imprese finanziarie, assicurazioni, pubblica amministrazione).
8. A dicembre 2023 la raccolta a medio e lungo termine, tramite obbligazioni,
è cresciuta rispetto ad un anno prima (+19,1%), in accelerazione rispetto a
novembre 2023 (+18,6%).
9. I soli depositi, nelle varie forme, sono scesi a dicembre 2023 del -3,8%
rispetto a dicembre 2022 (-4,1% a novembre 2023).
10.A fronte del forte incremento della raccolta indiretta, la raccolta diretta
complessiva (depositi da clientela residente e obbligazioni) è risultata a
dicembre 2023 in calo dell’1,5% su base annua (-1,7% a novembre 2023; cfr.
Tabella 3).
PRESTITI BANCARI
11.Il calo dei volumi di credito è coerente con il rallentamento della crescita
economica che contribuisce a deprimere la domanda di prestiti: a dicembre 2023,
i prestiti a imprese e famiglie sono scesi del 2,2% rispetto a un anno
prima, mentre a novembre 2023 avevano registrato un calo del 3,0%, quando i
prestiti alle imprese erano diminuiti del 4,8% e quelli alle famiglie
dell’1,2% (cfr. Tabella 4).
SOFFERENZE
12.Le sofferenze nette (cioè al netto di svalutazioni e accantonamenti già effettuati
dalle banche con proprie risorse) a novembre 2023 sono state 17,7 miliardi di
euro (17,5 miliardi a ottobre). Se confrontato con il livello massimo delle
sofferenze nette, raggiunto nel novembre 2015 (88,8 miliardi), il calo è di 71,1
miliardi.
13.Il rapporto sofferenze nette su impieghi totali è all’1,05% a novembre
2023 (1,04% a ottobre 2023; 4,89% a novembre 2015; cfr. Tabella 5).
Tabella 1
Italia: tassi d’interesse per gli investitori (medie mensili – valori %)
Tassi d’interesse bancari: famiglie e società non finanziarie
Rendimenti lordi dei titoli di Stato sul
mercato secondario
(statistiche armonizzate del SEBC)
Depositi in
Raccolta
Depositi con
Depositi in c/c
durata
Obbligazioni (depositi, pct e
in euro
prestabilita
obbligazioni)
(consistenze)
Tassi d’interesse raccolta postale
Buoni serie ordinaria
Obbligazioni
Raccolta
(nuove operazioni)
Depositi in c/c
Rend. Medio
Rend. medio
in euro
lordo annuo al 1° lordo annuo al 5°
dic-18
dic-19
dic-20
dic-21
-0,25
-0,55
-0,63
-0,07
-0,21
dic-22
gen-23
feb-23
mar-23
apr-23
mag-23
giu-23
lug-23
ago-23
set-23
ott-23
nov-23
dic-23
Nota: per i tassi bancari ultimo mese disponibile stime SI-ABI.
1 Tasso medio ponderato. 2 include i depositi in c/c, depositi a durata prestabilita, depositi rimborsabili con preavviso, pct, obbligazioni
Fonte: Elaborazione Ufficio Analisi Economiche ABI su dati Banca d’Italia e SI-ABI
Tabella 2
Italia: tassi d’interesse bancari sugli impieghi e rendimenti guida (medie mensili – valori %)
Tassi d’interesse bancari sui prestiti in euro a famiglie e
società non finanziarie in Italia
Tassi interbancari
Tasso di riferim.
Totale (consistenze)
di cui: alle società non di cui: alle famiglie per
finanziarie (nuove
acquisto di abitazioni
operazioni)
(nuove operazioni)
Area euro
Giappone
Euribor a 3 mesi
IRS a 10 anni
a 3 mesi
a 3 mesi
a 3 mesi
dic-18
dic-19
dic-20
dic-21
-0,31
-0,40
-0,54
-0,58
-0,26
-0,06
-0,05
dic-22
gen-23
feb-23
mar-23
apr-23
mag-23
giu-23
lug-23
ago-23
set-23
ott-23
nov-23
dic-23
-0,01
-0,01
-0,01
-0,02
-0,01
Note: per i tassi bancari ultimo mese stime SI-ABI.
1 Tasso medio ponderato.
2 Dato di fine periodo