
(AGENPARL) – lun 15 gennaio 2024 Da Segreteria Generale CISL Lazio
SEMPRE TROPPO BASSI I REDDITI DELLE FAMIGLIE ROMANE.
LA RIDUZIONE DELLA PRESSIONE FISCALE RESTA UNO DEI PUNTI DI PARTENZA,
MA ORA AVANTI TUTTA SULLA PARTECIPAZIONE DEI LAVORATORI.
Benino per crescita del reddito disponibile delle famiglie tra il
2019 e il 2022 a prezzi correnti. Male invece se si guarda al reddito
pro capite assoluto delle stesse famiglie. Parliamo di Roma, della
Capitale d’Italia e della recente analisi del Centro Studi
Guglielmo Tagliacarne e Unioncamere.
Partiamo dai dati : nella graduatoria, in base alla variazione
percentuale a prezzi correnti del reddito disponibile tra il 2019 e
il 2022, al primo posto c’è Caserta con il 14,2% di variazione
positiva. Latina è settima: +11,8%. Frosinone con una variazione di
+11,2% è dodicesima. Poi c’è Rieti, in diciannovesima posizione
con +10,4%. Al quarantaduesimo posto Viterbo: +9,2%. Roma è in
cinquantottesima posizione: +8,1%. Sicuramente, come analizza il
Centro Studi Tagliacarne, sono dati che disegnano un Paese meno
diseguale rispetto alla geografia che ci consegna la distribuzione
del Pil. Anche per la crisi che ha investito molte province del
Centro-Nord.
Ma è il dato del reddito disponibile pro capite quello che individua
maggiormente la situazione.
In quella classifica al primo posto troviamo Milano con 32.855,3
euro, Bolzano con 27.956,6 euro, subito dopo Monza e Brianza con
27.519,8 euro pro capite . Il predominio del Nord è totale. Roma è
al dodicesimo posto con 24.581,1 euro .
Non si può non essere preoccupati perché significa che il divario
del potere d’acquisto reale, considerando soprattutto i processi
inflattivi in atto, rimane enorme. E senza una crescita della base
produttiva, e soprattutto con la partecipazione dei lavoratori agli
utili ed alla gestione delle imprese, non sarà mai possibile
effettuare il salto di qualità. Un salto di qualità che può
avvenire con una maggiore occupazione ma anche con una migliore
retribuzione, poichè il fenomeno della precarietà dilaga ed anche
perché le famiglie che sono in condizioni di difficoltà, pur avendo
una persona che lavora, continuano ad aumentare . Ed è questa la
sfida che la Cisl, da anni, sta portando avanti.
Ed è per questo che siamo sempre più convinti che la riduzione
della pressione fiscale rappresenti l’elemento fondamentale della
nostra azione, che può fare la differenza, in questa fase storica
così complicata. Ci riferiamo alla sottoscrizione con la Regione