
(AGENPARL) – sab 13 gennaio 2024 Comune di Figline e Incisa Valdarno
Comune di Reggello
Comune di Rignano sull’Arno
Assemblea pubblica sulla linea Firenze-Arezzo: i
Comuni del Valdarno fiorentino confermano il loro
sostegno ai pendolari
Le tre Amministrazioni porteranno le richieste dei viaggiatori al prossimo tecnico con Regione, RFI
e Trenitalia. Nel corso dell’incontro hanno inoltre ribadito il rifiuto del passaggio dalla Direttissima
alla Linea Lenta
PALAZZO COMUNALE, 13 GENNAIO 2024 – “È stata una serata molto importante, perché sancisce l’inizio
di un percorso condiviso con il Comitato Pendolari Valdarno e, in generale, con tutti i pendolari
di questo territorio. Ora, sarà nostro compito rappresentarli adeguatamente e far valere le loro
richieste al prossimo tavolo tecnico con Regione, RFI e Trenitalia, perché ribadiamo che questa
situazione è inaccettabile”.
Questo il commento di Elena Cencetti, Silvia Meli e Adele Bartolini, assessore ai Trasporti
rispettivamente dei Comuni di Figline e Incisa Valdarno, Reggello e Rignano sull’Arno, a
margine dell’assemblea pubblica sui disagi legati alla linea ferroviaria Firenze-Arezzo che si è
svolta ieri sera, venerdì 12 gennaio, presso la sala consiliare del municipio di Figline. Assemblea
nel corso della quale, alla presenza dei sindaci dei Comuni del Valdarno fiorentino, le tre
Amministrazioni hanno incontrato tutti i pendolari del Valdarno (alcuni provenienti anche dal
Valdarno aretino) e i rappresentanti del Comitato Pendolari Valdarno Direttissima.
Quella di ieri sera è stata innanzitutto l’occasione per ribadire pubblicamente il rifiuto del
trasferimento dalla Direttissima alla Linea Lenta per la tratta Firenze-Arezzo: proposta
ritenuta irricevibile dalle tre Amministrazioni comunali. Quindi, gli amministratori hanno riportato
ai pendolari valdarnesi quanto emerso dal tavolo tecnico tra i tre Comuni, Regione Toscana,
RFI e Trenitalia, tenutosi lo scorso dicembre e fortemente voluto dalle assessore Cencetti, Meli e
Bartolini e dai rispettivi sindaci. Nel corso di quell’incontro, le tre Amministrazioni portarono
all’attenzione di Regione e dei referenti delle due aziende le forti proteste dei pendolari valdarnesi
e le criticità più gravi sulle quali intervenire nel più breve tempo possibile, a partire dai ritardi
cronici e le frequenti cancellazioni della linea Firenze-Arezzo e dall’inadeguatezza dei
protocolli di comunicazione di queste criticità, con il personale RFI e Trenitalia spesso in
difficoltà nel fornire informazioni adeguate ed esaurienti ai pendolari. Elemento, quest’ultimo,
ampiamente riportato in molte esperienze raccontate dai cittadini stessi nell’assemblea pubblica di
ieri sera, che hanno fatto emergere la loro esasperazione e un forte stress emotivo: un aspetto
anche quello psicologico messo in evidenza e portato l’attenzione della Regione e delle due
aziende nell’incontro di dicembre, insieme alla questione dei problemi di accessibilità a stazioni
e treni che incontrano i disabili del territorio.
Gli amministratori dei Comuni del Valdarno fiorentino hanno poi riferito all’assemblea di aver
avanzato alcune richieste specifiche, come l’introduzione di tipologie intermedie di
abbonamento ferroviario come abbonamenti trimestrali o della durata di 10 mesi (in
particolare per gli studenti), oltre a quello mensile e annuale, e l’inserimento del Valdarno
fiorentino nel circuito Unico Metropolitano, accogliendo poi le istanze dei pendolari presenti
all’assemblea stessa. Istanze che verranno riportate al prossimo tavolo tecnico con Regione, RFI
e Trenitalia e che dovrebbe essere convocato dalla Regione stessa entro questo mese. Tra le
richieste avanzate dai rappresentanti del Comitato Pendolari Valdarno Direttissima, la
revisione dei criteri per l’accesso al rimborsi, che dovrebbe basarsi non sugli “indici di
affidabilità”, come avvenuto fino ad oggi, bensì sugli “indici di puntualità”. È stato poi chiesto alle
Amministrazioni di fare pressione sulla Regione, perché faccia rispettare il contratto di
servizio stipulato tra l’ente e le due aziende, che peraltro prevede l’arrivo di sei nuovi treni a
velocità più elevata, e perché applichi di conseguenza le penali previste nel contratto stesso.
Istanze che sono state accolte dai tre Comuni e che verranno appunto fatte valere al prossimo
tavolo tecnico.
“Stasera è emersa nuovamente la forte esasperazione di queste persone – commentano le
assessore Cencetti, Meli e Bartolini – e siamo rimaste profondamente colpite dal fatto che,
nonostante la loro giustificata, legittima e profonda indignazione, il confronto si sia sempre
dimostrato civile e costruttivo. Questo dimostra la volontà da parte di tutti di essere compatti
in questo cammino che abbiamo iniziato insieme. Adesso abbiamo una grande responsabilità e
soprattutto il dovere come amministratrici di farci carico delle loro richieste e di farle rispettare,
perché come ha detto giustamente qualcuno dei pendolari, qui si tratta della funzione sociale,
civile e democratica che il trasporto pubblico deve svolgere e che negli ultimi anni non è
stata rispettata dalle aziende che dovrebbero garantirla. Infine, cogliamo l’occasione per dare
seguito a un’ulteriore richiesta avanzata da alcuni pendolari, estendendo quindi questo
confronto anche ai Comuni del Valdarno aretino e invitandoli quindi a condividere con noi
questo percorso”.