
(AGENPARL) – gio 04 gennaio 2024 Gentile Collega,
si inoltra il comunicato stampa dell’europarlamentare della Lega Matteo
Adinolfi sui siti dismessi a Latina e provincia.
Grazie e buon lavoro.
MATTEO ADINOLFI (LEGA): “LATINA, BENE LA BONIFICA DALL’AREA EX SVAR. ORA SI
PENSI ANCHE ALL’EX POZZI GINORI DI BORGO PIAVE”
*“L’inizio degli interventi di bonifica dell’ex Svar rappresenta un segnale
importante per l’intera città di Latina, alla quale ora verrà restituito un
luogo per troppo tempo abbondonato a se stesso e divenuto negli anni
emblema di degrado, teatro di diversi episodi di spaccio e criminalità.
Auspico che questo nuovo corso possa proseguire in maniera celere con la
riqualificazione e il riutilizzo dell’intera area, dando al contempo il via
ad una pianificazione generalizzata di interventi di messa in sicurezza
anche per altri siti dismessi del capoluogo. A partire dall’ex Pozzi Ginori
di Borgo Piave, diventata oramai una discarica abusiva a cielo aperto. A
tal riguardo chiedo a sindaco e prefetto di intervenire con somma urgenza,
in primis con il blocco del cancello d’ingresso così da evitare i continui
abbandoni di rifiuti e da ostacolare il rifugio di criminali e
malintenzionati. A seguire, occorre ripristinare lo stato dei luoghi con
opere di bonifica atte a ridare dignità al borgo e a quello che è a tutti
gli effetti uno dei principali accessi alla città”. *
Così in una nota l’Eurodeputato della Lega Matteo Adinolfi.
*“A livello provinciale, sono diversi i siti dismessi che meritano
attenzione e interventi mirati: penso all’intermodale di Latina Scalo,
rimbalzata alle cronache lo scorso mese di maggio per il caso di sequestro
e violenza ai danni di una sedicenne, o allo stabilimento della Mira Lanza
di Pontinia, luogo di prostituzione e delinquenza. Questi siti
rappresentano una vera bomba a orologeria per l’intero territorio, anche in
ordine all’inquinamento ambientale, e necessitano di un piano d’azione
mirato e a lungo raggio che possa contemplare, laddove possibile, il loro
recupero, andando ad intercettare le possibilità di finanziamento degli
Enti sovraordinati. Come ho già detto in precedenza, i siti dimessi possono
rappresentare uno straordinario patrimonio economico e sociale per l’intera
provincia e la loro riconversione è senza dubbio un importante strumento
per il rilancio del territorio, anche in chiave green, per le aziende che
intendono aprire nuove attività o per allocare servizi talvolta mancanti.
Il tutto con zero consumo di suolo e dunque abbracciando la prospettiva di
un uso circolare degli spazi. L’Europa offre buone prassi e opportunità in
merito ed è fondamentale coglierle”. *
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