
(AGENPARL) – ven 29 dicembre 2023 *COMUNICATO STAMPA*
*Sanità, Patriarca (FI): ok odg su accesso precoce a nuove cure*
*La deputata: impegno del Governo per valutare nuovo programma*
ROMA – «Un importante passo verso un nuovo programma di accesso precoce ai
farmaci potenzialmente innovativi, a quelli destinati a patologie senza
alternative terapeutiche o per cui sia presente ancora un forte bisogno di
salute insoddisfatto».
Ad annunciarlo è Annarita Patriarca, deputata di Forza Italia e componente
della commissione Affari sociali nonché membro dell’ufficio di segreteria
di Montecitorio.
«È stato infatti approvato, con il voto favorevole del Governo, un ordine
del giorno, da me proposto, che impegna lo stesso Esecutivo a valutare
l’opportunità di elaborare un nuovo piano che consenta di accorciare i
tempi tra l’autorizzazione all’immissione in commercio da parte
dell’Agenzia europea dei medicinali (Ema) e l’effettivo accesso dei
pazienti ai nuovi protocolli terapeutici. L’obiettivo è arrivare ad
assicurare ai cittadini, affetti da bisogno di salute insoddisfatto o da
patologie di particolare gravità socio-sanitaria, le cure più innovative
nel minor tempo possibile».
«L’Italia ha attivato negli anni passati diversi programmi di accesso
precoce, ma la frammentazione e le difficoltà operative generate, così come
l’incertezza delle risorse messe a disposizione e la limitata disponibilità
di dati sul loro impatto, anche economico, non hanno saputo rispondere
efficacemente alla rapidità dell’evoluzione della scienza e alla forte
disponibilità di innovazione terapeutica degli ultimi anni. Il nostro
obiettivo è quindi approcciare un paradigma più vicino a quello, ad
esempio, dell’Accès précoce francese».
«Inoltre, il Governo ha assunto l’impegno di ridefinire i criteri di
valutazione dell’innovatività e di bisogno terapeutico insoddisfatto per
consentire la corretta analisi del valore terapeutico aggiunto generato
delle terapie per patologie croniche, per cui esistano alternative
terapeutiche sul mercato ma che non sono in grado, da sole, di garantire il
raggiungimento di obiettivi di salute pubblica definite dal Ministero come,
ad esempio, per il diabete di tipo II».
«Ridurre i tempi per l’accesso alle nuove terapie risulterebbe cruciale per
le malattie gravi o croniche in cui il tempestivo trattamento può fare la
differenza nei risultati clinici – ha concluso la Patriarca –, migliorando
così la qualità della vita del paziente. Inoltre, un nuovo piano potrebbe
contribuire a ridurre la pressione sui sistemi sanitari, poiché un
trattamento più efficace può prevenire o gestire meglio le complicanze,
limitando così la necessità di cure intensive o trattamenti costosi».
Roma, 29 dicembre 2023
L’ufficio stampa