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Torino, 29 dicembre 2023
Il futuro di Torino parte da Mirafiori
Un documento in quattro punti per consolidare il rilancio di Mirafiori con
l’impegno delle istituzioni e del mondo delle imprese ad accompagnare il
percorso. Sono le proposte che Fim, Fiom, Uilm di Torino hanno presentato
oggi durante una conferenza stampa che si è svolta presso la sede Cisl di
Torino, presenti i segretari generali delle tre organizzazioni sindacali,
Rocco Cutrì (Fim-Cisl), Edi Lazzi (Fiom-Cgil), Luigi Paone (Uilm-Uil).
Nel documento si legge che, per garantire una solida crescita dell’economia
torinese, serve innanzitutto preservare e rilanciare Mirafiori, lo
stabilimento che più di tutti in questi anni ha pagato il prezzo della
crisi e dei mancati investimenti. Nella storia recente, fino ai primi anni
2000, lo storico stabilimento produceva 200.000 autovetture con sei tipi di
modelli. Da quel periodo, a seguito della scelta aziendale di creare il
Polo del Lusso, in un contesto di mercato che ha anche subito un
rallentamento per la pandemia, la produzione è calata toccando il punto più
basso nel 2019 con solo 21.000 auto prodotte”.
Fim, Fiom, Uilm denunciano il drammatico quasi azzeramento delle produzioni
dei modelli a marchio Maserati, che da 55.000 unità prodotte nel 2017 e
destinate a mercati prevalentemente esteri, chiuderanno il 2023
verosimilmente a quota 8.000. La sola 500 elettrica, che probabilmente
attesterà la produzione 2023 a circa 78.000 unità, non è sufficiente a
garantire la missione produttiva dello stabilimento e la stabilità
occupazionale degli attuali addetti. Inoltre Mirafiori ha visto
ridimensionare fortemente anche i suoi occupati, passando dai 21.000 del
2008 agli attuali 15.000, il che significa una variazione negativa di quasi
il 29% degli addetti.
Fim Fiom Uilm, chiedendo il coinvolgimento delle istituzioni locali e delle
imprese, si pongono 4 obiettivi:
– Assegnare nuovi modelli in grado di garantire la missione
produttiva dello stabilimento di Mirafiori;
– Affrontare la crisi anagrafica della forza lavoro Stellantis, la
cui età media si attesta a 56 anni;
– Implementare la produzione di componentistica legata alla
produzione e allo sviluppo delle vetture ecologiche;
– Potenziare il ruolo strategico di Torino come Polo di ricerca e
progettazione.
“Fim, Fiom Uilm di Torino – dichiarano Cutrì, Lazzi e Paone – nonostante
abbiano accolto favorevolmente gli investimenti annunciati da Stellantis
sull’area torinese, che dovrebbero concretizzarsi con la realizzazione
dell’Hub del riciclo, del Green Campus, del Battery Technology Center e
dell’assegnazione di un nuovo cambio ibrido, sono fermamente convinte che
sia necessario mettere al centro dell’attenzione lo stabilimento di
Mirafiori per rilanciarlo in tutte le sue potenzialità, avendo un progetto
ben definito da condividere e decidere con il management di Stellantis, le
imprese, le istituzioni locali, ovvero il Comune di Torino e la Regione
Piemonte, e le confederazioni di Cgil, Cisl e Uil, istituendo un tavolo
permanente”.
Alessandro Barbiero
Ufficio stampa Uilm Torino