
(AGENPARL) – gio 28 dicembre 2023 Segreteria Nazionale UGL Metalmeccanici
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Comunicato stampa.
Ex Ilva, Ugl Metalmeccanici:”Ancora una nuova fumata nera”.
“Ex Ilva ancora una nuova fumata nera che continua con il balletto di
Mittal e Invitalia sulle macerie dell’acciaieria”.
E’ quanto dichiara il Segretario Nazionale dell’Ugl Metalmeccanici, Antonio
Spera sulla riunione del Cda di Acciaierie d’Italia che si è conclusa con
un nuovo nulla di fatto dopo circa tre ore di confronto.
“Non essendo stato trovato un accordo tra i soci su aumento di capitale e
acquisto degli asset aziendali, si è deciso di attendere un incontro tra i
vertici degli azionisti, governo, Invitalia e ArcelorMittal, che dovrebbe
tenersi i primi di gennaio. Sarà in quella sede probabile che si proverà a
trovare una quadra in vista di una riconvocazione del Cda e di una nuova
assemblea dei soci. Domani alle 16, intanto, noi Ugl Metalmeccanici saremo
a far sentire la nostra voce unitamente con altri sindacati metalmeccanici
dopo essere stati convocati a Palazzo Chigi, nella speranza di ottenere
notizie più chiare sul più grande siderurgico d’Europa. Come Ugl
Metalmeccanici vorremmo capire fino a quando durerà il macabro balletto dei
soci su ciò che resta dell’ex Ilva che a nostro parere ormai non saprebbero
dirlo neanche gli aruspisci, ci fossero ancora. Di fumata nera in fumata
nera, l’accordo tra Invitalia e ArcelorMittal che secondo l’UglM è la
responsabile delle colpe, per salvare la più grande acciaieria del Paese
dalla crisi di liquidità, deve continuare a essere non più lontano poiché
si avvicina il momento in cui il siderurgico di Taranto rischia di
ritrovarsi senza una fornitura di gas e per noi UglM si tratterebbe di
morte sicura. Una situazione disperata di Acciaierie d’Italia, la società
che gestisce gli impianti, attraverso Invitalia, che ne detiene il 38% ed è
controllata dal ministero dell’Economia deve aumentare il capitale e dove
lo Stato – conclude Spera – assolutamente garantisca su una delle fabbriche
dalla quale, un tempo, dipendeva e in parte ancora è così la filiera
dell’acciaio italiano”.
Roma, 28 dicembre
2023