(AGENPARL) - Roma, 28 Dicembre 2023(AGENPARL) – gio 28 dicembre 2023 Prot. n.______ Federico Marini
LAVORO-MISMATCH – La mancanza di personale specializzato crea
206milioni di euro di danni alle piccole e medie imprese sarde. Più di 6 mesi
di ricerca per trovare lavoratori qualificati. Maria Amelia Lai e Daniele
Serra (Presidente e Segretario Confartigianato Sardegna): “Le nostre aziende
hanno bisogno di personale specializzato come l’acqua nel deserto”.
Associazioni Alle imprese sarde manca il personale specializzato. Tale situazione crea al sistema
Territoriali produttivo delle micro e piccole realtà isolane un danno di 206milioni di euro sul valore
Sud Sardegna
aggiunto regionale (0,70%). Infatti, nella maggior parte dei casi, in media una impresa
Cagliari artigiana impiega, in media, oltre 6 mesi per trovare un addetto specializzato condizione
Via Riva Villasanta 241
L’allarme lo lancia Confartigianato Imprese Sardegna che sottolinea come,
Oristano
Via Campanelli, 41 secondo una rilevazione del proprio Ufficio Studi, su 143mila richieste di lavoratori da
Nuoro di ricerca e il 6,1% vada superi l’anno.
Via Brig.Sassari, 37 “Queste difficoltà ce le rappresentano ogni giorno i nostri imprenditori e i dati
della nostra indagine – afferma Maria Amelia Lai, Presidente di Confartigianato
Sassari Imprese Sardegna – l’Isola è sesta in Italia (prima nel centro-sud) per difficoltà a
Via Alghero, 30
Veneto, Lombardia e Emilia Romagna. Su un totale di oltre 143mila entrate, 15mila sono
Gallura Olbia
Via Sangallo 67 introvabili”.
media sono generalmente figure molto richieste dalle piccole imprese e dall’artigianato:
per attrezzisti di macchine utensili e professioni assimilate occorrono mediamente 6 mesi
di ricerca, per elettricisti nelle costruzioni civili e professioni assimilate 5,6 mesi, per
installatori e riparatori di apparati elettrici ed elettromeccanici 5,2 mesi, per idraulici e
posatori di tubazioni idrauliche e di gas 5 mesi, per montatori di carpenteria metallica 4,8
mesi, per meccanici e montatori di macchinari industriali e assimilati 4,6 mesi e per
muratori in pietra, mattoni, refrattari 3,4 mesi.
“Le nostre aziende hanno bisogno di personale specializzato come l’acqua nel
deserto – prosegue la Presidente Lai – e il problema del reperimento di personale non
accenna a migliorare: nello scorso mese di novembre (dati Excelsior), nella nostra
regione la difficoltà è arrivata al 42,5%. Valore questo, per la gran parte spiegato dalla
assenza di candidati (47,2%) piuttosto che per la loro scarsa preparazione (15,3%)”. “Il
vero paradosso – sottolinea – è che mentre più di una entrata su due è di difficile
reperimento, oltre 40mila giovani nella fascia di età compresa tra i 25 e i 34 anni sono
inattivi. In Italia sono oltre 1milione e mezzo, dato che ci porta ad occupare, in negativo,
la prima posizione nella Ue”.
Per Confartigianato Sardegna il problema della ricerca del personale, si lega a
quello, altrettanto sentito dagli imprenditori, di come attrarre e trattenere i giovani in
Confartigianato Imprese Sardegna
azienda.
Sotto questo punto di vista, i recenti dati del Censimento Permanente delle Imprese
2023 di Istat, indicano quali sono gli strumenti sui quali fanno leva le micro e piccole
imprese: il 43,8% delle aziende riconosce incrementi salariali (superminimi), il 25,7%
offre gradi crescenti di autonomia sul lavoro e il 17,9 amplia i pacchetti di benefit
(welfare aziendale etc).
“Una buona notizia arriva dal Governo – sottolinea Daniele Serra, Segretario
Regionale di Confartigianato Sardegna -. lo scorso 18 settembre, il Ministro
dell’Istruzione e del merito Giuseppe Valditara, ha firmato il Ddl che istituisce la filiera
formativa tecnologico-professionale, ora all’esame della Commissione Cultura del
Senato. Il Ddl ha l’ambizioso ed elogiabile obiettivo di ripensare la formazione tecnica e
professionale costruendo una filiera formativa capace di mettere in dialogo tutti i tasselli
che la compongono e avvicinando il nostro Paese alle migliori esperienze europee”. “Ci
auguriamo – continua il Segretario – che questa sfida possa essere colta, che le scuole
decidano di avviare la sperimentazione ripensando integralmente la didattica e dunque
non solo comprimendo i contenuti oggi espressi nei percorsi quinquennali dialogando
con il mondo delle imprese a beneficio delle competenze e dei profili in uscita dei
ragazzi, favorendo i percorsi di formazione duale progettati con le imprese”. “Quello
che suscita in noi qualche perplessità – conclude Serra – è la gestione centralizzata,
avremmo voluto che fossero i territori ad essere protagonisti, garantendo così
un’efficace attuazione della filiera e un dialogo progettuale e concreto del mondo della
formazione con il tessuto produttivo territoriale”.
Domanda di lavoro e mismatch domanda e offerta per MPI e artigianato
Nonostante il susseguirsi di eventi avversi dalle guerre, alla crisi energetica,
all’acuirsi della stretta monetaria, la domanda di lavoro, per il 70% proveniente da MPI,
prevista dalle imprese sarde nel 2022 è rimasta tonica (+9,8%).
I dati di settembre sull’occupazione mettono però in evidenza primi segnali di
tensione: al II trimestre 2023 – dati Istat – gli occupati nella regione sono 577mila, 10mila
in meno (-1,7%), contrazione determinata per il 55% dalla riduzione del numero di
occupati nel settore delle Costruzioni che conta 5mila lavoratori in meno (-11,7%) al II
trimestre dell’anno in corso rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
A questo trend si affianca un rilevante e crescente mismatch tra domanda ed offerta
di lavoro. Sull’Isola, sono le imprese artigiane quelle che fanno più fatica a reperire
personale: la quota di entrate difficili da trovare arriva infatti per l’artigianato nazionale al
46,3%.
NAZIONALE – Il costo del mismatch per le MPI
Prendendo a riferimento le ricerche di personale più complesse, durate oltre i sei
mesi, si stima che il mismatch nel mondo del lavoro ammonta per l’economia nazionale
a circa 16,2 miliardi di euro inteso come costo derivante dal minor valore aggiunto
prodotto a causa della ricerca delle professioni difficili da reperire: si tratta dell’1,2% del
valore aggiunto generato dei comparti economici monitorati dal Sistema informativo
Excelsior, cioè industria e servizi ed escluso il comparto agricolo ed i servizi della PA
Confartigianato Imprese Sardegna
generali e connessi ad istruzione e sanità.
Approfondendo l’analisi per classe dimensionale, considerando il valore aggiunto
per addetto e le entrate delle imprese in relazione alla tempistica di inserimento, si stima
che la difficoltà di reperimento del personale con ricerche oltre i sei mesi determinano, a
livello nazionale, un costo per le micro e piccole imprese (MPI) di 10,2 miliardi di euro,
pari al 62,7% del costo totale.
Una disaggregazione del dato nazionale a livello territoriale, che considera la
distribuzione per regione delle entrate per tempo impiegato per la ricerca (Unioncamere-
Anpal, 2022) e del valore aggiunto per addetto, evidenzia che il costo per le MPI riferito
alla copertura delle posizioni superiori a sei mesi in Sardegna è pari a 206 milioni di
euro, ammontare che pesa per lo 0,70% sul valore aggiunto regionale, posizionando la
regione tra le prime 10 nella classifica nazionale.
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