
(AGENPARL) – gio 28 dicembre 2023 Cerealicoltori lucani: i consumatori scelgano pasta al 100% di grano duro
italiano “È fondamentale che i consumatori abbiano consapevolezza di quanto
sia importante e decisivo il loro ruolo. Per questo motivo, chiediamo ai
consumatori di scegliere esclusivamente pasta realizzata al 100% con grano
duro italiano”. E’ l’appello dei cerealicoltori lucani aderenti a
Cia-Agricoltori Basilicata. Alla Borsa Merci di Foggia – che è quella di
riferimento per i cerealicoltori lucani – le quotazioni alla vigilia di
Natale di grano duro bio 400 euro (77 kg), grano fino 380 euro, buono
mercantile 360 euro; per paste alimentari di semola di grano duro 990 euro.
Oggi un produttore prende in media 35-40 centesimi per un chilo di grano duro,
mentre un pacco di pasta costa in media 2 euro*. *Le quotazioni del grano
duro italiano sono caratterizzate, negli ultimi mesi, da uno stallo e un
livello dei prezzi ancora troppo bassi. Il rischio è che, mancando
redditività, gli imprenditori agricoli rinuncino alla semina e disinvestano.
La battaglia che abbiamo intrapreso – sottolinea Cia – ha cominciato a
ottenere alcuni importanti risultati, come la riattivazione della
Commissione Sperimentale Nazionale sul prezzo del grano duro e il piano
straordinario di controlli nei porti sul frumento importato. È chiaro,
però, che questo non basta. Nel 2024, tutti devono essere impegnati a dare
risposte ai produttori cerealicoli italiani e ai consumatori. Occorrono
risposte concrete e positive sulla questione del valore riconosciuto al
grano duro italiano, sulla redditività delle aziende cerealicole, sulla
reale difesa e valorizzazione della produzione cerealicola nazionale*. *
I cerealicoltori italiani stanno ancora aspettando il pieno avvio di tutte
le misure contenute in Granaio Italia, con l’attivazione del Registro
Telematico e di tutte le misure sulla tracciabilità del grano duro
importato in Italia. Il Governo deve attivare gli strumenti adeguati a
certificare e garantire provenienza, qualità e salubrità del grano duro che
arriva nei porti italiani. Inoltre – è scritto nella nota – invitiamo il
Governo a promuovere una campagna di sensibilizzazione, rivolta ai
consumatori, per sostenere l’acquisto e il consumo di pasta 100% italiana,
realizzata interamente con grano duro prodotto in Italia”. La questione del
valore ai produttori cerealicoli per il loro grano, con un impegno a
favorire condizioni per una più equa distribuzione del valore aggiunto
lungo la filiera, resta centrale e purtroppo in questo senso non ci sono
ancora delle misure concrete da parte del Governo. I passi compiuti sono
importanti, ma non ancora sufficienti, perché i problemi devono essere
risolti e c’è ancora una questione importante a cui va data risposta, vale
a dire l’attivazione delle misure di Granaio Italia, col registro
telematico e tutte le altre azioni a tutela sia dei produttori cerealicoli
sia dei consumatori sulla qualità dei grani e gli standard di sicurezza
alimentare delle importazioni.