
(AGENPARL) – sab 23 dicembre 2023 *FRANCESCO MODUGNO A RADIO MARTE:* “Il Napoli si rinforzerà sul mercato”
“Il mercato di gennaio si preannuncia, stando alle esigenze del Napoli e
alle parole di De Laurentiis molto impegnativo. Il Napoli è una società
sana, è dotata di un’ottima area scouting e ha disponibilità economiche da
investire. Il reparto difensivo è da rinforzare così come il centrocampo,
in virtù dell’addio annunciato di Elmas. Zielinski è una questione ancora
aperta, la nebbia di cui ha parlato il patron è nell’immaginario collettivo
riferibile a Milano, dove l’Inter si è mossa prima di tutte le altre e
Marotta è molto bravo a prendere i parametri zero. il Napoli, qualora
dovesse cedere Zielinski, perderebbe un calciatore di qualità, un vero
patrimonio in termini tecnici ed umani ma sono valutazioni del club, nelle
quali rientrano tanti parametri come ad esempio l’età del calciatore”.
*ALESSANDRO BARBANO A RADIO MARTE:* “De Laurentiis ha compreso i suoi
errori estivi”
“Nelle parole di De Laurentiis si potrebbe leggere forse un po’ di
irritazione nei confronti di Zielinski, in cui pare abbia ravvisato un po’
di titubanza, una volontà non troppo forte di restare a Napoli. La
trattativa è ancora aperta, ma il patron, con il riferimento alla nebbia,
ha mostrato probabilmente di sospettare di un interesse del calciatore per
qualche club del nord. Potrebbe trattarsi anche di una provocazione, come
appartiene allo stile comunicativo del patron, o una ripicca. Non
conosciamo gli ultimissimi sviluppi della trattativa. Certo, Zielinski
potrebbe essersi infastidito per le parole di De Laurentiis, dato anche il
post della moglie del calciatore con la foto del marito e la scritta “Giù
le mani da Piotr”. A mio parere, perdere Zielinski sarebbe un danno per il
Napoli, la classe del calciatore polacco fa la differenza ma De Laurentiis
non vuole trattenere giocatori senza stimoli e con poca convinzione di
restare. Le idee espresse dal patron del Napoli sulla Superlega non sono
una novità: De Laurentiis è stato sempre contrario alla gestione del calcio
da parte di UEFA e FIFA. Il modello di calcio da lui proposto è senza
dubbio rivoluzionario ma anche complicato e con qualche zona fumosa come
quella della Serie Elite che non prevederebbe promozioni e retrocessioni
che invece sono giuste perché danno stimoli e garantiscono la premiazione
del merito sportivo.
L’umore di De Laurentiis? Credo abbia compreso i suoi errori estivi, ho
provato a chiedergli anche di questo aspetto ma il patron ha parlato del
possibile appagamento dei giocatori e di Thiago Motta che non se l’è
sentita di accettare la panchina dei campioni d’Italia così come Spalletti
ha pensato di lasciare all’apice del successo. Io credo però che se tanti
allenatori hanno rifiutato la sua offerta, bisogna chiedersi i motivi e
forse uno di questi potrebbe essere la tendenza all’interventismo che lo
contraddistingue. Oggi mi pare un uomo solo al comando, con i vertici
aziendali che si sono un po’ sfilacciati. Fino ad ora però ha avuto una
gestione molto oculata, culminata nella vittoria della passata stagione. Ha
sbagliato il mercato estivo (Natan poteva crescere ma non a Napoli) ma la
società ha i conti a posto e può rimediare agli errori fatti”.
*ALESSANDRO RENICA A RADIO MARTE*: “Zielinski merita rispetto da parte di
De Laurentiis”
“Ho espresso sui miei profili social il mio disappunto per le parole del
presidente su Zielinski perché il polacco è un uomo ed un calciatore che ha
dato tutto a Napoli, che ha dimostrato il suo valore professionale ed umano
e merita un trattamento migliore, sia sotto l’aspetto comunicativo che
sotto l’aspetto economico. Il centrocampista ha mostrato attaccamento alla
maglia e non si è mai tirato indietro, sposando in toto la causa azzurra
nei suoi lunghi anni a Napoli, mostrando anche una mentalità forte, da uomo
speciale quale è. Per il resto, De Laurentiis ha dimostrato di essere un
ottimo imprenditore, la squadra resta forte e i giocatori, se si ritrovano,
possono lottare per il cammino in Champions. Le battute pessime del patron
non incideranno sulla squadra, che conosce bene il presidente ed il suo
modo di comunicare. Ora il patron è chiamato a porre un argine agli errori
e non commetterne altri. Il primo reparto su cui intervenire è la difesa,
che subisce veramente troppo, non fa le marcature preventive, si perde
spesso l’uomo e lascia spazi agli attaccanti avversari che puntualmente
capitalizzano. Serve un centrale forte, di personalità, capace di fare da
regista difensivo. La società ha avuto forse la presunzione di poter andare
a scovare un nuovo Kim, ma non può andare sempre bene. Il Napoli dopo la
stagione tricolore poteva aprire un ciclo vincente, ma le scelte sbagliate
hanno portato a questa situazione complicata. Mazzarri non è affatto
responsabile dei risultati deludenti del suo mese: non ha praticamente mai
potuto allenare, giocando la squadra ogni tre giorni ed avendo esordito nel
momento del ciclo terribile del Napoli. L’unica cosa che può fare il
tecnico è ora organizzare la squadra e modulare la giusta metodologia di
allenamento, agendo anche da motivatore sui calciatori”.