
(AGENPARL) – ven 22 dicembre 2023 GROSSETO – In cosa saranno investite le tredicesime degli italiani? C’è chi
le userà per gli ultimi regali e chi deciderà di utilizzarle per concedersi
qualche giorno di vacanza sfruttando le festività natalizie.
Tra oggi e domenica circa tre persone su quattro andranno a caccia degli
ultimi doni da mettere sotto l’albero. Si spenderà il 13% in più dello
scorso anno. Purtroppo parte dell’aumento sarà inghiottito dagli aumenti:
al netto dell’inflazione sui beni, l’incremento di spesa sul 2022 si riduce
al +6%. È quanto emerge dal consueto sondaggio Ipsos della Confesercenti
nazionale.
Per quanto riguarda gli acquisti, solo il 25% del campione intervistato ha
terminato di fare regali. E c’è un 11% che non terminerà prima della
vigilia. Un ritardo in alcuni casi dato dall’attesa delle tredicesime. Più
del 12% del totale saranno destinati ai regali di Natale, mentre il 38%
della tredicesima verrà usata per altri acquisti ed il restante 50% sarà
assorbito da spese obbligate e risparmio.
In testa tra i desideri l’abbigliamento (51%), prodotti di profumeria,
libri, giochi e giocattoli, accessori di moda, regali gastronomici,
prodotti tecnologici e regali di gioielleria, arredamento e prodotti per la
casa, calzature e videogiochi. Il 10%, invece, segnala l’intenzione di
regalare un viaggio o una vacanza, un dato in ascesa rispetto al 7% dello
scorso anno.
I negozi fisici tornano protagonisti, specie nell’ultima settimana quando
si teme che il dono non arrivi in tempo. I negozi di nei centri
commerciali, che raccolgono il 52% delle preferenze contro il 46% del
Natale 2022. a sorpresa, si assiste ad una crescita della preferenza per i
negozi di quartiere da parte degli italiani tra i 18 ed i 34 anni: la quota
dei giovani che comprano qui passa dal 20 al 22%. Il 14%, invece, si
rivolgerà ad un mercatino per comprare almeno uno dei regali da mettere
sotto l’albero.
Per quanto riguarda i viaggi, queste festività vedranno la crescita dei
turisti in città e borghi d’arte. A crescere saranno soprattutto gli
stranieri (+2,7%). Prevarranno turisti svizzeri, spagnoli, statunitensi,
francesi, polacchi e britannici. I mercati tendenzialmente stabili o in
leggero aumento sono i tedeschi, gli austriaci, scandinavi, olandesi,
belgi. Tra i mercati extraeuropei le segnalazioni di aumento più
significative sono state registrate per le provenienze dalla Corea del Sud
e Brasile.
È la previsione di Assoturismo Confesercenti per il Natale. Per le località
rurali e di collina, marine e del termale si stima invece un calo
rispettivamente del -1,9%, -5,7% e -6,4%. Pertanto questi flussi previsti
sembrano penalizzare le destinazioni come la Maremma.
Dall’indagine emerge un andamento non uniforme tra le diverse aree del
Paese. Indicazioni positive sono giunte dalle imprese del Centro (+1,5%) e
del Nord Est (+1%). Risultati di stabilità, con un trend di miglioramento,
sono attesi dagli imprenditori del Nord Ovest (-0,1%), mentre i numeri sono
negativi per le regioni del Sud e delle Isole (-3,1%).
«Nonostante gli effetti negativi dell’inflazione e le conseguenze della
difficile situazione internazionale – afferma *Andrea Biondi*, direttore
provinciale di Confesercenti Grosseto -, il turismo in Italia dimostra la
sua attrattività riuscendo a far segnare una crescita dei valori assoluti,
dimostrando una straordinaria capacità di adattamento ai cambiamenti della
domanda. Le città e i centri d’arte saranno i veri protagonisti di queste
vacanze di Natale, soprattutto per i turisti stranieri, merito anche di una
buona campagna di promozione all’estero, che manca al nostro territorio
maremmano, come più volte sottolineato da Confesercenti, perché le
tradizioni locali dei nostri borghi siano valorizzate e capaci di divenire
attrattori, ma i nostri imprenditori del turismo rimangono fiduciosi sulle
prenotazioni last-minute che potrebbero portare ad un miglioramento delle
percentuali di occupazione dei posti letto».