
(AGENPARL) – lun 18 dicembre 2023 PRENDE IL VIA IN AUSL ROMAGNA UNA TERAPIA AVANZATA PER LA
CURA DEI TUMORI DEL FEGATO
Uno dei pochi centri in Italia in grado di offrire questi strumenti terapeutici
innovativi
A partire da alcune settimane presso l’Ospedale “Morgagni – Pierantoni” di Forlì sono state
eseguite le prime terapie di radioembolizzazione intrarteriosa (TARE) su pazienti affetti da
tumori al fegato.
“La radioembolizzazione, Tare (acronimo di Trans Arterial Radioembolization) – spiega la
dottoressa Emanuela Giampalma, direttrice della Radiologia dell’ospedale di Forlì e del
Dipartimento di Diagnostica per immagini dell’Ausl Romagna- è una metodica che
prevede che delle microsfere contenenti una sostanza radioattiva vengano iniettate con
estrema precisione sul tumore, seguendo il flusso arterioso. Le microsfere, di pochi micron
di diametro, hanno la capacità di penetrare nel tumore e lì liberano attività radiante in un
raggio massimo di un centimetro, portando alla morte delle cellule tumorali stesse. Questa
modalità di trasporto, direttamente nei vasi arteriosi, consente di irradiare con alte dosi il
tumore, risparmiando i tessuti sani circostanti. Negli ultimi quindici anni sono stati trattati,
sia in Italia che nel resto del mondo, migliaia di pazienti, ottenendo risultati sempre più
incoraggianti e soprattutto vari trials randomizzati utili per includere la TARE nelle linee
guida per il trattamento dei tumori epatici, in particolare dell’epatocarcinoma.”
“Questa tipologia di trattamento – prosegue la dott.ssa Giampalma – per la sua
esecuzione richiede l’intervento, contemporaneo e coordinato, di diverse figure
professionali: clinici (epatologi e chirurghi), radiologi interventisti, medici nucleari e fisici
medici e, proprio per questa ragione, sono pochissimi i centri in Italia in grado di
realizzarlo, disponendo delle necessarie professionalità. In particolare, si è formato
all’interno dell’Ospedale “Morgagni- Pierantoni” di Forlì, un team interdisciplinare
composto da Radiologi Interventisti( Dott.ssa Emanuela Giampalma, Dott. Antonio
Vizzuso, Dott. Enrico Petrella), Medici Nucleari (Dott.ssa Federica Matteucci, Dott. Andrea
Moretti), Specialisti in Fisica Medica (Dott.ssa Cinzia Fabbri, Dott. Gianluigi Giorgetti, Dott.
Vincenzo D’Errico), Chirurghi (Prof. Giorgio Ercolani, Prof. Alessandro Cucchetti) Medici
Internisti (Prof. Paolo Muratori, Dott.ssa Daniela Tirotta) e Gastroenterologi (Dott. Carlo
Fabbri, Dott.ssa Elisa Liverani, Dott. Carlo Jung).”
“L’Ausl Romagna – conclude – con l’avvio di questa nuova modalità di trattamento si
conferma come centro di eccellenza a livello nazionale in grado di offrire ai propri cittadini
strumenti terapeutici innovativi e di alta complessità, evitando così di doversi spostare in
altri territori per poter ricevere le cure più adeguate.”