
(AGENPARL) – ven 15 dicembre 2023 RAPPORTO MENSILE ABI1 – Dicembre 2023
(principali evidenze)
I più recenti dati, relativi agli andamenti dell’economia dell’area dell’euro e di quella
italiana, continuano a mostrare che gli effetti della politica monetaria restrittiva
realizzata dalla BCE si stanno manifestando. Gli effetti possono cogliersi anche nel
mercato bancario in Italia.
TASSI DI INTERESSE SULLA RACCOLTA
1. Il tasso praticato sui nuovi depositi a durata prestabilita (cioè certificati di
deposito e depositi vincolati) a novembre 2023 è salita al 3,81%. Ad ottobre
2023 tale tasso era in Italia superiore a quello medio dell’area dell’euro
(Italia 3,75%; area dell’euro 3,54%). Rispetto a giugno 2022, quando il
tasso era dello 0,29% (ultimo mese prima dei rialzi dei tassi BCE),
l’incremento è di 352 punti base.
2. Il rendimento delle nuove emissioni di obbligazioni bancarie a tasso fisso
a novembre 2023 è il 4,20%, con un incremento di 289 punti base rispetto
a giugno 2022 quando era l’1,31%.
3. A novembre 2023 il tasso medio sul totale dei depositi (certificati di
deposito, depositi a risparmio e conti correnti), è aumentato allo 0,95% dallo
0,92% di ottobre (0,32% a giugno 2022).
4. Il tasso sui soli depositi in conto corrente è cresciuto allo 0,51% dallo
0,50% di ottobre, tenendo presente che il conto corrente permette di utilizzare
una moltitudine di servizi e non ha la funzione di investimento (cfr. Tabella 1).
TASSI DI INTERESSE SUI PRESTITI
5. Tassi di interesse sulle operazioni di finanziamento a novembre 2023:
il tasso medio sulle nuove operazioni per acquisto di abitazioni è stato
il 4,48%, ad ottobre era il 4,35%;
il tasso medio sulle nuove operazioni di finanziamento alle imprese è
stato del 5,55%, ad ottobre era il 5,46%;
il tasso medio sul totale dei prestiti è stato del 4,75%, ad ottobre era
4,71% (cfr. Tabella 2).
MARGINE TRA TASSO SUI PRESTITI E TASSO SULLA RACCOLTA
6. Il margine (spread) sulle nuove operazioni (differenza tra i tassi sui nuovi
prestiti e la nuova raccolta) con famiglie e società non finanziarie a novembre
2023 risulta di 192 punti base.
Il rapporto mensile dell’Abi rende disponibili una serie di informazioni quantitative che sono in anticipo rispetto
ad ogni altra rilevazione in proposito. Tale possibilità è determinata dal fatto che le banche sono i produttori
stessi di queste informazioni.
RACCOLTA DA CLIENTELA
7. La raccolta indiretta, cioè gli investimenti in titoli custoditi presso le banche,
presenta un incremento di quasi 271 miliardi tra ottobre 2022 e ottobre
2023 (154,8 miliardi famiglie, 29,7 imprese e il restante agli altri settori, imprese
finanziarie, assicurazioni, pubblica amministrazione).
8. A novembre 2023 la raccolta a medio e lungo termine, tramite obbligazioni,
è cresciuta rispetto ad un anno prima (+17,8%), in accelerazione rispetto ad
ottobre 2023 (+16,1%).
9. I soli depositi, nelle varie forme, sono scesi a novembre 2023 del -4,2%
rispetto a novembre 2022 (-4,9% ad ottobre 2023).
10.A fronte del forte incremento della raccolta indiretta, la raccolta diretta
complessiva (depositi da clientela residente e obbligazioni) è risultata a
novembre 2023 in calo del -2,0% su base annua (-2,8% a ottobre 2023; cfr.
Tabella 3).
PRESTITI BANCARI
11.Il calo dei volumi di credito è coerente con il rallentamento della crescita
economica che contribuisce a deprimere la domanda di prestiti: a novembre
2023, i prestiti a imprese e famiglie sono scesi del 3,4% rispetto a un
anno prima, mentre ad ottobre 2023 avevano registrato un calo del 3,3%,
quando i prestiti alle imprese erano diminuiti del 5,5% e quelli alle
famiglie dell’1,1% (cfr. Tabella 4).
SOFFERENZE
12.Le sofferenze nette (cioè al netto di svalutazioni e accantonamenti già effettuati
dalle banche con proprie risorse) ad ottobre 2023 sono state 17,6 miliardi di
euro (17,7 miliardi a settembre). Se confrontato con il livello massimo delle
sofferenze nette, raggiunto nel novembre 2015 (88,8 miliardi), il calo è di 71,3
miliardi.
13.Il rapporto sofferenze nette su impieghi totali è all’1,04% ad ottobre 2023
(1,05% a settembre 2023; 4,89% a novembre 2015; cfr. Tabella 5).
Tabella 1
Italia: tassi d’interesse per gli investitori (medie mensili – valori %)
Tassi d’interesse bancari: famiglie e società non finanziarie
Rendimenti lordi dei titoli di Stato sul
mercato secondario
(statistiche armonizzate del SEBC)
Depositi in
Raccolta
Depositi con
Depositi in c/c
durata
Obbligazioni (depositi, pct e
in euro
prestabilita
obbligazioni)
(consistenze)
Tassi d’interesse raccolta postale
Buoni serie ordinaria
Obbligazioni
Raccolta
(nuove operazioni)
Depositi in c/c
Rend. Medio
Rend. medio
in euro
lordo annuo al 1° lordo annuo al 5°
nov-18
nov-19
nov-20
nov-21
-0,22
-0,50
-0,60
-0,27
nov-22
dic-22
gen-23
feb-23
mar-23
apr-23
mag-23
giu-23
lug-23
ago-23
set-23
ott-23
nov-23
Nota: per i tassi bancari ultimo mese disponibile stime SI-ABI.
1 Tasso medio ponderato. 2 include i depositi in c/c, depositi a durata prestabilita, depositi rimborsabili con preavviso, pct, obbligazioni
Fonte: Elaborazione Ufficio Analisi Economiche ABI su dati Banca d’Italia e SI-ABI
Tabella 2
Italia: tassi d’interesse bancari sugli impieghi e rendimenti guida (medie mensili – valori %)
Tassi d’interesse bancari sui prestiti in euro a famiglie e
società non finanziarie in Italia
Tassi interbancari
Tasso di riferim.
Totale (consistenze)
di cui: alle società non di cui: alle famiglie per
finanziarie (nuove
acquisto di abitazioni
operazioni)
(nuove operazioni)
Area euro
Giappone
Euribor a 3 mesi
IRS a 10 anni
a 3 mesi
a 3 mesi
a 3 mesi
nov-18
nov-19
nov-20
nov-21
-0,32
-0,40
-0,52
-0,57
-0,24
-0,06
-0,07
nov-22
dic-22
gen-23
feb-23
mar-23
apr-23
mag-23
giu-23
lug-23
ago-23
set-23
ott-23
nov-23
-0,02
-0,01
-0,01
-0,01
-0,02
-0,01
Note: per i tassi bancari ultimo mese stime SI-ABI.
1 Tasso medio ponderato.
2 Dato di fine periodo