
(AGENPARL) – mer 13 dicembre 2023 *1500 POSTI DI LAVORO A RISCHIO PER LA CHIUSURA DEL MERCATO TUTELATO, 100
NELLA SOLA CITTÀ DI TARANTO. USB CHIEDE INCONTRO AL PREFETTO ALLA PRESENZA
DEI PARLAMENTARI E ANNUNCIA MANIFESTAZIONE PER LA PROSSIMA SETTIMANA *
La liberalizzazione del mercato dell’energia elettrica e del gas che si
compirà agli inizi del 2024 rischia di trasformarsi in uno dei più pesanti
licenziamenti di massa della storia recente.
Le disposizioni di legge adottate dal Governo Meloni infatti non solo
confermano la chiusura del Mercato Tutelato ad Aprile del prossimo anno, ma
prevedono anche la cancellazione della clausola di salvaguardia
dell’occupazione delle lavoratrici e dei lavoratori impiegati da circa 20
anni nei call center dedicati all’assistenza clienti.
Per effetto di queste scellerate decisioni politiche, 1500 lavoratrici e
lavoratori di tutta Italia, di cui 100 nella sola città di Taranto,
rischiano di perdere il proprio posto di lavoro entro poche settimane,
sacrificati sull’altare della riduzione del costo del lavoro, ad esclusivo
vantaggio delle aziende che subentreranno nella gestione del servizio dopo
il passaggio delle utenze al Mercato Libero.
Come se non bastasse, la situazione è aggravata dall’annuncio della società
Covisian, fornitore del servizio nel territorio di Taranto, del possibile
avvio di una procedura di licenziamento collettivo già in vista della
dichiarata scarsa redditività della commessa.
In questo quadro, l’USB di Taranto, dopo aver rivendicato in questi anni la
necessità di diversificare le attività del call center tarantino per
scongiurare questo finale ampiamente annunciato, oggi è al fianco delle
lavoratrici e dei lavoratori nel realizzare tutte le iniziative
istituzionali e di lotta per salvaguardare l’occupazione e le loro
condizioni materiali di lavoro e di vita.
Per queste ragioni, abbiamo già sollecitato la task force regionale sulle
crisi occupazionali, richiesto un incontro urgente al Prefetto di Taranto
alla presenza del committente Enel e dei rappresentanti dei Ministeri
competenti e preso contatti con tutti i parlamentari eletti nel territorio
ionico per richiedere il loro intervento in questa drammatica vertenza.
Annunciamo inoltre la realizzazione di uno sciopero con manifestazione per
le vie cittadine entro la prossima settimana, per restituire alle
lavoratrici e ai lavoratori di Covisian Taranto il protagonismo che
meritano di fronte allo spietato tentativo di approfittare della
liberalizzazione del mercato per lasciarli a casa e sostituirli con
personale precario e a basso costo, portando la protesta fin sotto le
finestre dei palazzi istituzionali.
*Ufficio Stampa USB Taranto*
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